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La folle estate in musica: la classifica dei tormentoni italiani 2022, dal peggiore al migliore

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Torna come ogni anno la classifica dei tormentoni estivi di OA Plus. Ecco la TOP 40 dell’estate 2022. Chi sarà alla numero 1?

Sì, è vero; quest’anno ce la siamo presa comoda per stilare una classifica dei tormentoni estivi del 2022; ma il motivo è presto spiegato. Non si può infatti non ammettere che sia stata un’annata di difficile lettura le hit italiane, con pochi brani andati veramente bene e tanti, tantissimi, finiti in un battibaleno nel dimenticatoio oppure mai partiti davvero.

Un fatto che dimostra quanto sia fluido il mercato discografico nostrano, sempre più imprevedibile e pregno di variabili. In attesa di capire cosa sia successo veramente vi proponiamo la nostra top 40, partendo dai brani “peggiori” fino ad arrivare a  quelli migliori: chi sarà alla numero 1?

LA CLASSIFICA DEI TORMENTONI ESTIVI DEL 2022

40. Aka7even feat Gue Pequeno, Loca

Perdoniamo Gué per essersi prestato a questo passaggio a dir poco allucinate dove, teniamoci forte, ci hanno messo mano la bellezza di dieci (10) autori per appena due minuti di musica. Terrificante e ambiziosissimo.

39. Irama, PAMPAMPAMPAMPAMPAMPAMPAM (clicca qui per la nostra recensione)

https://open.spotify.com/track/0AO2RPbzoaNRlNmnk70oRt?si=7767d7270d1e4277

E a proposito di ambizione non è andato assolutamente come previsto il tentativo in proprio di Irama, presentato come un singolo spregiudicatissimo (con tanto di parental advisory) e risultato sterile e sfornato probabilmente per dimostrare di saper cambiare registro passando dall’emozione di “Ovunque sarai” alla tamarraggine di questo episodio. Non ne sentivamo il bisogno.

38.  Carl Brave e Noemi, Hoola-Hop (clicca qui per la nostra recensione)

Classico caso di pezzo commercialmente favorevole ma troppo debole per incidere davvero. Un riciclo funzionale solo per il pubblico per una canzone già dimenticata.

37. Alessandra Amoroso feat DB Boulevard, Camera 209 (clicca qui per la nostra recensione)

Solito pezzo ritmato di Alessandra Amoroso, con la melodia tipica di Alessandra Amoroso, con l’attitude che ha contraddistinto la carriera di Alessandra Amoroso. Non coglie nel segno.

36. Tommaso Paradiso, Piove in discoteca (clicca qui per la nostra recensione)

Incredibile come, in relativamente poco tempo, l’approccio di Tommaso Paradiso risulti già vecchio. Gli anni Ottanta (per come li concepisce lui) sono oramai usurati, fattore che ha tolto al pezzo di Tommy – uno dei migliori della sua discografia tra l’altro – il suo smalto.

35. Gianni Morandi, La Ola (clicca qui per la nostra recensione)

La prima volta ti eccita, la seconda ti fa sorridere, la terza ti fa dire: “Dai, basta”. Il terzo capitolo del sodalizio Jovanotti-Morandi non ti spiazza più, diventando eccessivamente prevedibile. Un peccato.

34.  Ariete, Tutto (con te) (clicca qui per la nostra recensione)

un singolo che segna la consacrazione di Ariete, autrice di un successo-lampo, più pensato per i fan che per noi comuni mortali. Sui tappeti ritmici più calzanti ha ancora tanto da imparare.

33. Rettore feat Tancredi, Faccio da me  (clicca qui per la nostra recensione)

La coppia più strana dell’estate non trova l’amalgama giusta. L’indomabile Rettore schiaccia Tancredi, il quale non ha l’esperienza e il carisma adeguati per poter fronteggiare la Diva.

32. Franco 126 feat Loredana Bertè, Mare Malinconia (clicca qui per la nostra recensione)

Gioca di difesa Franco 126 nel brano che segna il suo passaggio definitivo al mainstream. Con Loredana è tutto più facile, ma il pezzo è troppo evanescente per farsi ricordare.

31. Sissi, Scendi (clicca qui per la nostra recensione)

La beniamina di OA Plus deve incantare il mondo a colpi di soul e R&B, non con questi episodi cartoonosi fin troppo scontati e non adatti alla sua personalità e alla sua attitude, assai differente e più sofisticata.

30. Samuel, Occhiali da sole (clicca qui per la nostra recensione)

Brano senza pretese per Samuel che fa il suo senza screditarsi ma anche senza affondare il colpo come sapientemente fatto l’anno scorso con “Cinema“.

29. Rocco Hunt feat Elettra Lamborghini, Caramello (clicca qui per la nostra recensione)

Il Rocchino Nazionale fa centro anche quest’anno, stavolta senza Ana Mena. Un plauso a lui per essere un vero e proprio hitmaker da ombrellone. Ma “Caramello”, malgrado tutto, stanca già al terzo ascolto.

28. Takagi & Ketra feat Tha Sup e Salmo, Bubble (clicca qui per la nostra recensione)

Il lato positivo è quello di ascoltare qualcosa di Takagu & Ketra diverso dai soliti standard; quello negativo è vedere coinvolti ThaSup e Salmo in un brano, molto da stadio, forse un po’ troppo lontano dal loro stile. Resta comunque buona l’idea.

27. Cerrone feat Colapesce & Dimartino, non chiamarmi mai (clicca qui per la nostra recensione)

https://open.spotify.com/track/2bVn2uJYv6HalXiHKxUoyF?si=8879d2e4255a40db

Il pezzo per noi, un po’ amanti delle hit estive ma anche hipsterini al punto giusto. Pop dance raffinata e senza pretese, tutta da cantare.

26. Tropico feat Cesare Cremonini e Fabri Fibra, Contrabbando (clicca qui per la nostra recensione)

Ma guarda un po’ cosa si è inventato Davide Petrella per il suo progetto Tropico. L’Hitmaker più desiderato d’Italia si iscrive alla lotta dei tormentoni tentando un blitz con l’amico Cesare Cremonini e con Fabri Fibra. Brano giusto, risultato un po’ strano.

25. Rkomi, Ossa rotte

Chiaro che la “main song” del Rkomi sia in realtà “5 gocce” con Irama. Eppure il giudice di X Factor ha convinto anche con questo pezzo, dalla risonanza minore, ma godibile al punto giusto.

24. Gemitaiz feat Neffa, Eclissi (clicca qui per la nostra recensione)

Quanto è bravo Neffa solo lui lo sa. Con “Eclissi” Gemitaiz manda un bel messaggio a noi, vecchi amanti del rap italiano, dicendoci: “Non siete soli”.  Coerente e inattaccabile.

23. Malika Ayane , Una ragazza (clicca qui per la nostra recensione)

Alleluia. Finalmente il pop italiano ha scoperto di potersi servire anche dei giovani producer del mondo urban e rap. In questo caso Greg Willen confeziona l’abito perfetto per Malika, pensando però più all’estetica della milanese che alla sua visione di suono. Si auspicano altri brani, magari più elettronici, funzionali a unire insieme due mondi per nulla distanti.

22. Sangiovanni, Scossa 

https://open.spotify.com/track/7aoU4HfD4yc1LhpyldWFtm?si=bdd89209596742d0

Amato dai giovanissimi, Sangio ha la capacità di scrivere delle melodie elementari facendole entrare nelle orecchie dell’ascoltatore senza che questo se ne accorga. C’è chi la canta sempre, e chi mente.

21. Pinguini Tattici Nucleari, Giovani Wannabe (clicca qui per la nostra recensione)

Il gruppo più forte del momento. Possono piacere (e piacciono tantissimo visti i sold out di San Siro e dell’Olimpico)  o meno; ma appare evidente come il fenomeno PTN vada approfondito. Troppo semplice rimarcare – come fatto anche da noi – la somiglianza generazionale con gli 883. C’è di più dietro questi ragazzi, bisogna capire cosa.

20. Boomdabash feat Annalisa, Tropicana (clicca qui per la nostra recensione)

Un pezzo un po’ meh salvato interamente dall’inciso, una vera bomba cantata da Annalisa, e da un produzione che sa il fatto suo. Dai Boomdabash è opportuno aspettarsi di più.

19. Irama feat Rkomi, 5 gocce (clicca qui per la nostra recensione)

Pezzo molto intelligente dal punto di vista della struttura, con una divisione delle parti tagliata con l’accetta. Ritornello killer e mega prod. Funziona.

18. Fabri Fibra feat Maurizio Carucci, Stelle 

Se la fa Fibra è sempre una hit. Estate a dir poco incredibile per il rapper di Senigallia, autore di un lungo tour da tutto esaurito spinto proprio dalla hit condivisa insieme alla splendida volce di Maurizio Carucci. A funzionare è sempre il contrasto: sulla cassa dritta e su delle vibes assolutamente positive, il fibroga esordisce con una barra violentissima: “Vorrei fare come al poligono, e sparare a un politico“. Fenomeno.

Rhove, Shakerando (clicca qui per la nostra recensione)

Possiamo dire che Rhove si è autodistrutto? Il pezzo più longevo dell’estate, pubblicato addirittura nel dicembre del 2021, si è piano piano sgonfiato non tanto per usura ma per l’atteggiamento dell’artista stesso, apparso molto poco riconoscente in alcune circostanze e ritratto spesso in atteggiamenti poco consoni sul palco. Harakiri.

17. Tananai, Pasta (clicca qui per la nostra recensione)

B-Side pensato, scritto, composto, prodotto e poi interpretato interamente per la piattaforma Tik-Tok. La componente ritmica accentuatissima del brano lo rende perfetto per gli audio del social cinese. Furbo ma non furbetto.

16. Jovanotti feat Sixpm, Sensibile all’estate (clicca qui per la nostra recensione)

Il cantante più vituperato del 2022, nel mirino degli ecologisti per via del suo Jova Beach Party, un tour che effettivamente ha avuto in alcuni casi un impatto non lieve sull’ambiente. Un fatto ovviamente divisivo che ha portato il toscano ad essere costantemente al centro della scena, tra gogna e sostegno. In altri tempi, questo delizioso e dolcissimo pezzo avrebbe sbarcato completamente il lunario. Vuoi per i tempi che cambiano, vuoi per tutto ciò che è scaturito dalle polemiche, le cose sono andate diversamente.

15. Fedez con Tananai e Mara Sattei, La dolce vita (clicca qui per la nostra recensione)

Impossibile non riconoscere a Fedez il merito, l’ennesimo, di aver trovato la quadra per la canzone dell’estate perfetta: non per nulla “La dolce vita” è stata per dispersione il brano più passato da radio e streaming, non trovando praticamente mai nella sua strada nessun rivale di pari livello. A conti fatti però, il pezzo rimane comunque un pastrocchio meravigliosamente orchestrato.

14. Francesca Michielin, Bonsoir (clicca qui per la nostra recensione)

Se siamo fortunati – ma non diciamolo troppo forte – la lunghissima ed estenuante parentesi di “Feat” dovrebbe essersi conclusa per sempre. Alleluia. Michielin torna in grande spolvero con dei pezzi home made, ripescando alcune atmosfere del fortunato disco “2640” riproposte in chiave più matura e con uno stile di cantato nuovo di zecca. L”abbiamo ritrovata.

13. Elodie, Bagno a mezzanotte (clicca qui per la nostra recensione)

E chi si può permettere di avere addirittura due brani in top 15 (Ops, spoiler) se non Elodie? “Bagno a mezzanotte“, scritto da un’Elisa in grande spolvero, ammalia per la melodia avvolgente e virtuosa della strofa che si va poi a scontrare in un inciso inaspettatamente statico e ritmato. Unico neo? Quella parola, “Alza”, declamata alla romana.

12. Myss Keta, Finimondo (clicca qui per la nostra recensione)

Paura e delirio a Gabicce Mare. Solo un’artista completamente fuori di testa come Myss Keta poteva immaginare uno scenario simile servendosi di un campione tratto da “Capello” di Edoardo Vianello. Hit esilarante, la prima di Keta nel mondo mainstream.

11. Anna, Gasolina (clicca qui per la nostra recensione)

Edoardo Vanello da una parte, l’inno delle Las Divinas dall’altra. Anna pesca il Jolly trasformando un anthem da teenager in una vera e propria miscela esplosiva utile a far risaltare la sua personalità. Applausi.

10. Ditonellapiaga, Disco (I love it) (clicca qui per la nostra recensione)

Apriamo il capitolo intitolato “Singoli pazzeschi passati inosservati senza motivo”: la prima della lista è Ditonellapiaga che in “Disco (i love it)” ha avuto il merito di proporre qualcosa di più audace pur parlando fondamentalmente sempre della stessa cosa. Elegante, garbata, affascinante nel giusto.

9. Margherita Vicario, Onde (clicca qui per la nostra recensione)

Il mondo forse non si merita Margherita Vicario, bravissima a proporre la sua visione di tormentone estivo declinandolo alla propria maniera. Si meritava di più, soprattutto considerando l’andazzo generale.

8. Baby K feat Mika, Bolero (clicca qui per la nostra recensione)

Singolone clamoroso passato incredibilmente quasi inosservato. Che rabbia! La Regina dell’estate per eccellenza Baby K decide dopo tanti anni al top di proporre per l’estate qualcosa di un po’ più ricercato, reclutando Mika in un passaggio dance anni 80, quasi da tempo delle mele, affascinantissimo e lontano dai canoni. Uno scandalo che non sia stato recepito nel modo giusto.

7. La Rappresentante Di Lista, Diva (clicca qui per la nostra recensione)

Una, dieci, cento, mille Dive. La forza di sentirsi Diva, la potenza di essere una Diva. LDR sfornano una chicca a tutto synth mantenendo sempre il focus sulla propria poetica: sentirsi liberi, sentirsi belli, sentirsi vivi.

6. Elodie, Tribale (clicca qui per la nostra recensione)

Tre sole parole utili a far capire l’importanza del brano: Paola e Chiara Renaissance. Passo e chiudo.

5. Madame, L’eccezione (clicca qui per la nostra recensione)

Un pezzo che dimostra tutta la componente camaleontica di Madame in un singolo (forse commissionato?) a fortissima trazione vintage in cui emerger il tormento, la dolcezza, lo stupore e la disperazione. Talento purissimo, certezza assoluta.

4. Blanco, Nostalgia (clicca qui per la nostra recensione)

Archiviata l’experience sanremese con Mahmood (mamma mia sembra passata una vita) Blanco torna a fare Blanco. E quando Blanco fa Blanco non ce n’è per nessuno: il pezzo ricalca infatti tutti i migliori punti di forza del nostro con un pop animalesco, aggressivo e soffice allo stesso tempo.

3. Dargen D’Amico, Ubriaco di te 

Il mainstream, grazie a Sanremo e X Factor, si è accorto dell’esistenza di Dargen D’Amico, un vero e proprio genio della musica italiana recente, seppur i brani più conosciuti non rendano particolare giustizia all’artista (consigliamo di ascoltare “Nostalgia istantanea“, un vero e proprio capolavoro, per capire la fattura del personaggio in questione). Malgrado tutto, “Ubriaco di te” rappresenta il cosiddetto pacchetto completo, in quanto iper orecchiabile e divertentissima, sia nel testo che nella musica. Semplicemente irresistibile.

2. Marco Mengoni, No stress (clicca qui per la nostra recensione)

Due indizi fanno una prova. Se “Ma stasera” ha fatto breccia nel 2021 anche attingendo a piene mani da altri successi più o meno famosi: in “No stress” Mengoni dimostra di saper camminare tranquillamente con le sue gambe, proponendo un pop apertissimo ma, alla fine dei conti, a modo suo. Ficcante ed ammiccante. Notevole.

1. Ana Mena, Mezzanotte (clicca qui per la nostra recensione)

Concedeteci il lusso di essere, una volta tanto, Nazional Popolari. Visto che in classifica non ha trovato il piazzamento che merita, ci pensiamo noi a mettere Ana Mena al primo posto della nostra chart. Perché è giusto così: “Mezzanotte” ha infatti tutte le caratteristiche per essere a tutti gli effetti il brano estivo per eccellenza: melodia suadente, un ritornello esplosivo, un droppettone che schiaccia l’occhio agli anni novanta e soprattutto quella santa, spregiudicata e necessaria tamarraggine genuina tipica dell’estate. Noi ci facciamo un altro giro con l’iberica, ci risentiamo nel 2023!

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