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“SANREMO IL FESTIVAL – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin”: il libro di Nico Donvito con la prefazione di Amadeus va a ruba

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Nico Donvito parla dell’importanza del Festival di Sanremo nel libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Maneskin”, appena uscito e già alla seconda ristampa

Stiamo entrando nel vivo di una nuova folle settimana dove l’unico, o quasi, argomento su cui parlare è il Festival di Sanremo con le sue canzoni, le sue vallette, i suoi ospiti e le immancabili polemiche.

Per rispolverare l’importanza dell’evento televisivo e musicale unico al mondo, a pochi giorni dall’edizione del 2022, è disponibile il libro “SANREMO IL FESTIVAL – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin”.

Si tratta di un saggio di 192 pagine scritto dal giornalista Nico Donvito, attivo su Recensiamo Musica, che si avvale della prefazione di Amadeus, il conduttore e direttore artistico che si appresta a chiudere il trittico di edizioni a suo nome. Se ancora non lo sapete, Sanremo 2022 inizierà martedì 1 febbraio.

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LIBRO

Dal 25 gennaio è disponibile, sui digital store, “SANREMO IL FESTIVAL – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin”, edito da D’idee, il primo libro del giornalista Nico Donvito, profondo estimatore, studioso e osservatore della kermesse canora che, quest’anno, spegnerà le sue 72 candeline.

Il volume è impreziosito dalla prefazione firmata da Amadeus, che si appresta a condurre la sua terza edizione consecutiva, e dalla copertina disegnata da Riccardo Mazzoli, che ha realizzato le caricature di alcuni dei protagonisti della storica rassegna. Da Domenico Modugno a Claudio Villa, passando per Nilla Pizzi, Gigliola Cinquetti, Iva Zanicchi, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Fausto Leali, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Al Bano, Orietta Berti e i Måneskin, indiscussi vincitori della passata edizione.

Non poteva mancare la fitta schiera di conduttori che hanno reso grande la manifestazione, rappresentata in primo piano dallo stesso Amadeus e da Pippo Baudo, mentre nella quarta di copertina trovano spazio gli omaggi a Mike Bongiorno, Raffaella Carrà, Loretta Goggi, Carlo Conti, Fiorello, Paolo Bonolis, Piero Chiambretti e Nunzio Filogamo, voce che ha inaugurato le prime edizioni radiofoniche con il suo inconfondibile “Cari amici vicini e lontani”.

Uno slogan che ha ispirato lo stesso autore: «Ho riflettuto su quanto sia cambiato il Festival negli anni e su quanto, per certi versi, sia rimasto socialmente uguale e irrimediabilmente fedele a se stesso. Dalla ricostruzione post bellica alla ricostruzione post Covid, per intenderci. Nel corso dei decenni, Sanremo ha raccontato il nostro Paese, in tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Seppur con una liturgia tutta sua, la rassegna ha saputo rinnovarsi pur mantenendo intatta la propria natura. In fondo, come potremmo definirla se non una ruspante rappresentazione allegorica, in note e paillettes, di un’Italia che cambia e che, per certi aspetti, non vuole mai cambiare?».

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SINOSSI

Per molti il Festival è quell’evento televisivo che ci catalizza davanti allo schermo per una settimana all’anno, uno spettacolo colorato, uno psicodramma tragicomico collettivo, un carrozzone fiorito stracolmo di cantanti, presentatori e vallette.

La verità è che Sanremo è un vero e proprio fenomeno di costume, la favola musicale più bella di sempre, lo specchio canterino del nostro Paese. L’obiettivo di questo volume è quello di cercare di raccontare questi settantuno anni di vita e di storia italiana, perché il Festival non è soltanto Domenico Modugno che allarga le braccia, il finto pancione di Loredana Bertè o Bugo che lascia Morgan da solo sul palco, ma tanto altro ancora da scoprire, custodire e tramandare.

Sanremo è Sanremo si suol dire, anche se nessuno di noi è mai riuscito a spiegarne veramente il perché. Questo libro non vuole essere altro che un ulteriore determinato e appassionato tentativo.

AUTORE

Nico Donvito è nato a Milano nel 1986.

È un giornalista attivo in ambito musicale. Collaboratore per diverse realtà del settore, decide di realizzare il suo primo libro dedicato al Festival di Sanremo, una passione che lo accompagna da sempre. Il suo primo ricordo, non a caso, è legato proprio alla popolare kermesse canora, quando all’età di tre anni e mezzo rimase folgorato da “Vattene amore”, il celebre brano portato alla ribalta da Mietta e Amedeo Minghi.

Il suo sogno? Assistere in platea alla centesima edizione della manifestazione, continuando fino a quel giorno a realizzare interviste per approfondire e sviluppare l’arte del racconto.

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SANREMO IL FESTIVAL – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin

di Nico Donvito

Edizione D’Idee

Pag 192

 

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Grafica a cura di: ANDREA BUTERA