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Mina, l’icona gay è oramai la musa imprescindibile di Ferzan Ozpetek. Per “Le Fate Ignoranti” in versione serie tv canta “Buttare l’amore”

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Mina, l'icona gay è oramai la musa imprescindibile di Ferzan Ozpetek. Per "Le Fate Ignoranti" in versione serie tv canta "Buttare l'amore"

Il nuovo dono di Mina al regista è “Buttare l’amore”. Una sigla stupenda per l’attesissima serie LGBT di Disney+, uscita finalmente oggi 13 aprile

Mina si riconferma icona gay e diva regina dei grandi registi gay. Nel cuore di Pedro Almodovar è scoppiata da subito. Un amore di vecchia data che l’artista spagnolo ha rinnovato anche con Dolor Y Gloria, film del 2019 illuminato da una sua canzone degli anni ‘ 60, Come sinfonia. Più recente, invece, l’incastro filmico con Ferzan Ozpetek. Per il regista turco, in Italia dal 1978, oramai è una musa imprescindibile. Con Luna Diamante ha preso forma il suo ultimo film La Dea Fortuna, attualmente disponibile su Netflix.

Ora il bis con un’altra opera LGBT, Le Fate Ignoranti – la Serie, su Disney Plus da oggi, mercoledì 13 aprile. L’inedito di Mina che fa da meravigliosa colonna sonora all’adattamento televisivo del popolare capolavoro della cinematografia recente, Le Fate Ignoranti, si intitola “Buttare l’amore” ed è firmato da Gianni Bindi e Matteo Mancini, con Franco Serafini all’arrangiamento.

Tra il regista e la Suprema c’è ormai un’amicizia di lungo corso, tant’è che Mina ha potuto leggere in anteprima tutti gli script degli otto episodi della serie per poi regalargli questo bellissimo brano che fa da sigla al progetto e da cui è stato tratto un video musicale, realizzato imprescindibilmente dallo stesso Ferzan.

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È una persona dalla quale sono dipendente. – ha detto dichiarato l’amabile regista ai giornalisti – Quando ho scritto il romanzo è la prima persona che l’ha letto. Anche la sceneggiatura della ‘Dea Fortuna’ e anche quella di questa serie. Lei si mette a leggere tutta la serie, ti commenta tutto, ti dice i punti deboli subito e li indovina immediatamente”. E su Luna diamante rivela: “Alle dieci e mezza di sera mi ha inviato questa canzone che ho fatto montare su una scena, e lei me l’ha regalata. Anche stavolta me l’ha regalata”. Un regalo per tutti noi, amanti della Tigre immortale e delle vere dive della canzone, quelle di un tempo.

Il padre de Le Fate Ignoranti ha così ‘motivato’ la realizzazione della serie tv:

“L’idea di trarre una Serie dal film Le Fate Ignoranti è stata di Tilde Corsi. Quando me ne ha parlato la prima volta, più di due anni fa, non ne ero convinto.
Poi però Gianni Romoli mi ha fatto notare che la nostra storia in versione ‘seriale’ ci avrebbe permesso di raccontare quello che nel film era appena accennato: tutto il ‘prima’ e cioè la storia tra Massimo e Michele, che nel film era solo un preambolo.
Inoltre, potevamo approfondire le storie di tutti quei personaggi che animano la casa di Michele, che nel film erano appena tratteggiati. Ne abbiamo eliminato qualcuno e ne abbiamo inseriti alcuni completamente nuovi rispetto al film, come ad esempio la coppia formata da Annamaria e Roberta.
Il soggetto principale della Serie è lo stesso del Film, ma con delle differenze. Innanzitutto, il film era tutto raccontato dal punto di vista di Antonia e lo spettatore scopriva insieme a lei un mondo nuovo, trasgressivo ma accogliente e non giudicante chela apriva al superamento del lutto e al cambiamento.
Nella Serie invece i punti di vista sono molteplici, tutti i personaggi partono insieme. Nel 2001 c’era un desiderio di apertura, di voglia di cambiare punti di vista, di sperimentare nuove conoscenze e la nostra storia si collocava perfettamente in quel clima.
Ora la stessa storia, venti anni dopo, si ritrova collocata in un momento molto diverso, di ripiegamento in se stessi e chiusura verso l’altro da sé. Il mondo delle Fate ignoranti che allora sembrava un allegro invito alla diversità e alla novità ora invece è una zattera in difesa, pronta a resistere ai nuovi venti di restaurazione che soffiano, più o meno espliciti, nel mondo”.

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TRAILER

Per gli episodi della prima serie de Le Fate Ignoranti, dal 13 aprile su Disney +, il cineasta Ferzan Ozpetek ha formato una squadra fortissima: la produttrice Tilde Corsi, il creatore Gianni Romoli, il regista Gianluca Mazzella e gli attori Cristiana Capotondi, Eduardo Scarpetta, Luca Argentero, Serra Yilmaz, Ambra Angiolini, Anna Ferzetti, Burak Deniz, Carla Signoris, Filippo Scicchitano, Edoardo Purgatori, Lilith Primavera, Edoardo Siravo, Samuel Garofalo, Maria Teresa Baluyot e Giulia Greco.

La serie Le Fate Ignoranti (titolo internazionale The Ignorant Angels), composta da 8 episodi, è creata da Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek e scritta in collaborazione con Carlotta Corradi e Massimo Bacchini. Alla regia Ferzan Ozpetek e Gianluca Mazzella, suo collaboratore da oltre vent’anni.

Il nastro delle Fate si riavvolge e si riparte dalla scena iniziale:

Quando Massimo, il marito di Antonia, rimane ucciso in un incidente, la donna scopre che suo marito aveva una relazione con un giovane uomo, Michele.
Antonia, devastata dalla notizia, si ritrova a indagare sulla vita segreta del marito e stringe un’amicizia inaspettata e coinvolgente con Michele e la sua cerchia di amici eccentrici che erano per suo marito quasi una seconda famiglia.
Grazie a tutti loro lei riuscirà a cambiare il suo punto di vista sulla vita, ma imparerà di nuovo ad amare?

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VIDEO

TESTO

Ora lo so cosa cerchi di più, ma non sono io.
Vedi cos’è quel difetto di te che ci limita?
Forse un’altra me ti accontenterà.

Dimmelo tu cosa manca di più, posso farcela.
Forse non c’è più passione perché sei soltanto mio.
Prima c’era lei, prima c’era lei, ora solo noi.

E così io ti guardo buttare l’amore.
Resto qui e finisco per farmi del male.
Passerà! Serviranno altre mille persone
e va bene così.

Anche se poi tutto quello che vuoi potrei dartelo,
affari miei se decido di no: sono libera!
Quello che farei non te lo dirò.

Stupido, sai chi si mette nei guai per un brivido!
Ti tradirei, non ti credere mai, non giurarmelo.
Forse ti amerei, forse ti amerei se non fossi io.

E così io ti guardo buttare l’amore.
Resto qui e finisco per farmi del male.
Passerà! Serviranno altre mille persone
e va bene così.

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CREDITI FOTO: SHUTTERSTOCK