Recensioni

Se mi vuoi è il capolavoro di Diodato

Diodato colpisce ancora: “Se mi vuoi” ipnotizza l’ascoltatore grazie a una produzione mastodontica e un’interpretazione ricca di pathos ed erotismo. Una perla rara nel nostro Paese

Pubblicato

2 anni fa

24 Dicembre 2022

Fabrizio Testa

Front cover del singolo "Se mi vuoi"

SE MI VUOI | LA RECENSIONE

Zitti tutti, canta Diodato, Ovvero uno dei pochi artisti in Italia che non rilascia mai dei brani a caso, anzi. Qualsiasi episodio del genio pugliese, dal più leggero a quello più impegnato, si porta infatti dietro un grandissimo spessore; e anche “Se mi vuoi“, canzone facente parte della colonna sonora de “Diabolik 2 – Ginko all’attacco” e uscita il 18 novembre scorso per Carosello Records non fa eccezioni, colpendo per brillantezza e pathos.

Un pezzo che si porta dietro una componente quasi dimenticata in Italia, quella del virtuosismo. Appoggiato su un tema portante enunciato dalla compagine orchestrale “diretta” da una produzione a dir poco stupefacente e solida di Tommaso Colliva, il cantautore fluttua nello spettro sonoro prima con calibrata dinamica, per poi lasciarsi andare a virtuose capriole vocali, sfoderando una tecnica preziosa (rara da ascoltare in campo maschile) e soprattutto una sensualità insita nella poetica del cantante, bravissimo a far “parlare” la musica, disegnando con la melodia e con delle parole semplici ma tagliate con l’accetta tutto il tessuto cinematografico del brano.

Passato forse inopportunamente sotto traccia, “Se mi vuoi” (titolo importante che rimanda al capolavoro di Pino Daniele e Giorgia) segue il filone del precedente “La profondità degli abissi” di Manuel Agnelli. Ma se nel capitolo del leader degli Afterhours l’ingrediente principale era il mistero e la cupezza, in quello di Diodato regna un erotismo anni 70 raffinato e sfacciatissimo. Parliamo, senza alcun dubbio, della canzone italiana più bella del 2022. Da lasciare letteralmente senza fiato.