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Pietra di Bismantova, gioiello del climbing italiano

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Pietra di Bismantova (foto drone)

Tra le montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano svetta la Pietra di Bismantova. Scopriamo insieme i sentieri escursionistici “CAI” del luogo.

Itinerario

L’itinerario, di tipo escursionistico, ha uno sviluppo ad anello di circa 5,5 km. La maggior parte del percorso si sviluppa su sterrato o sentiero. Tempo di percorrenza 2 ore e 30 minuti circa.

  • Partenza: Piazzale Dante (parcheggio)
  • Arrivo: Cima della Pietra di Bismantova (1041m) + r Piazzale Dante
  • Segnavia: CAI bianco-rosso 697
  • Lunghezza totale itinerario: 5,5 Km circa

“Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,

montasi su Bismantova e ‘n Cacume

con esso i piè; ma qui convien ch’om voli;

dico con l’ale snelle e con le piume

del gran disio, di retro a quel condotto

che speranza mi dava e facea lume”

-Dante, Purgatorio, canto IV-

Il Tracciato

La Pietra di Bismantova è da sempre il simbolo dell’Appennino Reggiano. La sua sagoma taglia l’orizzonte della “SS63” da Reggio Emilia e diventa sempre più imponente man mano che si raggiunge Castelnovo ne’ Monti, il centro più importante della zona sviluppatosi all’ombra del “colosso di pietra”. Dante Alighieri ammirò questa montagna nel 1306, rimanendo affascinato a tal punto da utilizzarla come fonte d’ispirazione per il Monte del Purgatorio. In questo luogo giungono numerosi atleti, o più semplicemente appassionati d’arrampicata, per allenarsi e fare pratica in quella che viene considerata una delle maggiori “palestre di roccia” d’Italia. La “Pietra” si è formata in epoche remote in un ambiente marino, già proprio così! Risulta infatti piuttosto semplice reperire fossili come conchiglie, denti di pesci o alghe. Il monolito raggiunge un’altezza di 1.041 metri sulla sommità, facilmente raggiungibile grazie ai sentieri CAI. Questa vetta è salita spesso agli onori della cronaca per tristi vicende. Alcune sono legate addirittura a leggende del passato. Si dice infatti che sulla cima della rupe si radunassero le streghe e che, in occasione dei riti satanici, il Diavolo si mostrasse loro.

Il Sentiero Natura – CAI 697

Il percorso prende il via dal parcheggio in Piazzale Dante ed è assistito dalla segnaletica CAI 697. Il “Sentiero Natura” è un percorso ad anello lungo circa 5,5 km adatto a tutti. Dal punto di partenza, una scalinata conduce in breve all’ ”Eremo della Pietra di Bismantova”, una piccola Chiesa che sembra incastonata nella roccia. Si prosegue in direzione della sommità, seguendo le indicazioni segnaletiche, su di un percorso in terra battuta con pendenza costante ma leggera. Il tracciato s’inerpica poi tra le rocce fino a immettersi nel pianoro della cima. Lo spettacolo da quassù lascia senza fiato. Lo strapiombo, davvero impressionante, termina nel parcheggio a valle e fa apparire le auto come piccoli modellini. Un “salto” di quasi 300 metri. Da qui è possibile passare in rassegna tutte le cime appenniniche più importanti, come il “Monte Cimone” o il “Cusna”.

Ripercorrendo il sentiero nella vegetazione si ritorna sul percorso CAI 697. Seguendo le indicazioni e la strada sterrata in discesa, si raggiunge l’area archeologica “Campo Pianelli”. La storia di questo sito risale all’Età del Rame, quando ci furono i primi insediamenti. Le numerose campagne di scavi, condotte a partire dalla metà del 1800, riportarono alla luce tombe, reperti e i resti di una capanna risalente all’Età del Bronzo. Il percorso assume ora un andamento pianeggiante e costeggiando tutto il lato Sud della montagna, permette di avere punti d’osservazione meravigliosi sul monte, perfetti per numerose soste fotografiche. Si rientra, infine, al parcheggio in Piazzale Dante.

https://www.instagram.com/p/B80-TIKC-K6/

 

Informazioni utili

La Pietra di Bismantova si trova a Castelnovo né Monti in provincia di Reggio Emilia. Il punto di riferimento e di partenza, è il parcheggio in Piazzale Dante. Sono presenti due strutture in cui è possibile pranzare, o semplicemente sorseggiare qualche bibita fresca, con prodotti del territorio. Il rifugio, storico edificio della zona, viene preso d’assalto da scalatori e visitatori intenti ad “accaparrarsi” un pezzo del famigerato gnocco fritto. Portate un bella scorta di acqua e se avete il pranzo al sacco, mangiare sulla sommità della rupe offrirà una vista e una sensazione impagabile. Vestitevi comodi con scarpe adatte al trekking. 

Non perdete occasione di visitare questo luogo incantato degli Appennini reggiani, approfittando magari di una bella giornata di Sole per fare una passeggiata in solitaria oppure in compagnia. Lo scenario naturale e le splendide vedute vi ripagheranno degli sforzi fatti.

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