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Coronavirus, cosa cambia per chi viaggia

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Ferrovie Stato Milano

Azioni di contrasto a livello internazionale e i consigli della Farnesina. Aerei, treni e bus: la situazione nei giorni del coronavirus

Il passaporto italiano era uno dei più “invidiati” a livello globale. Numerose erano infatti le porte che era in grado di aprire. Porte che una dopo l’altra il coronavirus, col suo carico di contagio, sta serrando in maniera perentoria. Noi italiani siamo infatti diventati, nel giro di pochissimo tempo, i sorvegliati speciali alle frontiere.

La situazione in Italia

All’interno del territorio nazionale le uniche persone che non possono effettuare spostamenti sono i residenti della fatidica “zona rossa”. Si parla quindi degli abitanti di una decina di comuni del lodigiano e del centro Veneto. Al fine di contenere il contagio, per loro è scattata una vera e propria limitazione territoriale: possono muoversi liberamente all’interno dell’area rossa, ma non oltrepassarla. Per il resto dei cittadini italiani, la situazione è in evoluzione. Treni, voli e trasporti “su strada”, che collegano le varie località della nostra penisola, viaggiano regolarmente. Ovviamente non sono da escludere possibili disagi sugli orari dei mezzi.

Rimborsi Treni

Le compagnie Trenitalia e Italo garantiranno un rimborso per i clienti che hanno acquistato un biglietto fino al 23 febbraio 2020 e che, a causa del coronavirus, decideranno di rinunciare al viaggio. Tutto ciò indipendentemente dalla tariffa e dalla tratta. I tickets di Trenitalia saranno rimborsati con un bonus elettronico, d’importo pari al valore del biglietto acquistato, utilizzabile entro un anno dalla data di emissione. Per quanto concerne i treni, sono state intraprese azioni di emergenza. Il personale di bordo è dotato di mascherina, mentre i dispenser di gel disinfettante per le mani sono stati installati lungo le carrozze.

La situazione in Europa

La Romania ha predisposto una quarantena obbligatoria per chi arriva dall’area lombarda o veneta, mentre la Gran Bretagna per chiunque provenga dal Nord Italia. Al momento quindi non è consigliato viaggiare oltre-Manica. La Francia ha invece richiesto ai propri cittadini un periodo di “auto-isolamento” per chi rientra dalle regioni colpite maggiormente dal virus. Al momento comunque i maggiori Paesi europei non impongono particolari limitazioni. Risultano invece sempre di più i governi che consigliano ai propri cittadini di non viaggiare verso il “Bel Paese”. Va registrata la decisione della compagnia aerea di bandiera bulgara, “Bulgarian Air”, che ha sospeso tutti i suoi voli da e per Milano fino al 27 marzo. L’Austria ha bloccato per ore, alla frontiera del Brennero, alcuni treni in arrivo dall’Italia facendo poi rientrare la situazione. Al momento non sembrano essere previsti blocchi.

La situazione nel resto del mondo

Il caso più emblematico è accaduto nella mattinata di lunedì 23 febbraio, con un aereo “Alitalia” bloccato sull’isola Mauritius nell’oceano Indiano. Circa 40 passeggeri, sui 212 totali, provenivano da Lombardia e Veneto. Poco dopo è arrivata anche una comunicazione ufficiale del ministro degli Esteri locale, che di fatto ha chiuso i confini dell’isola ai cittadini italiani provenienti da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La decisione più drastica è stata presa dal Kuwait, che ha sospeso tutti i voli da e per l’Italia. Inoltre, tutti i cittadini stranieri che hanno visitato il nostro Paese, nelle ultime due settimane, non potranno entrare nello Stato del Golfo. Il Sudafrica ha annunciato che sottoporrà i visitatori in arrivo dall’Italia a controlli medici supplementari.

Eventuale chiusura delle frontiere

È doveroso infine ricordare che i Paesi che al momento hanno chiuso le frontiere ai cittadini cinesi sono molti di più, fra questi troviamo ad esempio la Russia.

Non è escluso, dunque, che misure del genere possano essere adottate anche nei confronti dell’Italia (terzo Paese al mondo per numero di contagi).

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Crediti Foto: LaPresse