Seguici su

Musica

TV. Junior Cally a Sanremo 2020: le cantanti donne contro il “rapper mascherato”

Pubblicato

il

Sanremo 2020 Junior Cally polemica: le cantante donne contro il rapper con la maschera

Ecco le cantanti donne schierate contro Junior Cally a Sanremo 2020: Loredana Berté, Ornella Vanoni, Paola Turci, Grazia Di Michele, Rossana Casale, Roberta Giallo…

La partecipazione di Junior Cally alla prossima edizione del Festival di Sanremo continua a far parlare e non sembrano placarsi le polemiche. Il “rapper mascherato” sarà ufficialmente nel cast di Sanremo 2020 con un brano dal titolo “No grazie”.

Ad essere oggetto dell’infiammata discussione, che impazza nel web e sempre più anche nei salotti televisivi, non è l’inedito che verrà presentato sul palco del Teatro Ariston bensì alcune produzioni precedenti. Tra le canzoni entrate nel mirino di chi vorrebbe Junior Cally squalificato dalla kermesse c’è Si chiama gioia, caratterizzata da un testo a dir poco forte in cui troviamo frasi che sembrano inneggiare al sessismo. Un messaggio, praticamente, che non ha nulla a che vedere con la lotta contro la violenza sulle donne; anzi tutt’altro.

“Lei si chiama Gioia , beve e poi ingoia.

Balla mezza nuda, dopo te la dà.

Sì chiama Gioia, perché fa la tro*ia, sì, per la gioia di mamma e papà.

Questa non sa cosa dice, porca tro*ia, quanto chiacchiera?

L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa, c’ ho rivestito la maschera”

canta nel suo pezzo del 2018 il rapper romano, all’anagrafe Antonio Signore.

Ma questo non è l’unico brano a “sconvolgere” per la rudezza e l’aggressività di un linguaggio che, secondo il protagonista della vicenda, appartiene tradizionalmente alla sfera del genere rap.

Nel repertorio di Junior Cally, infatti, troviamo testi e descrizioni in cui la donna viene vista semplicemente come un oggetto da possedere. Nel passato l’artista che si muove tra il rap e la trap ha anche citato artiste ben più famose di lui, come in Regola 1 dove immagina senza nessun rispetto di andare a letto con la cantante Giusy Ferreri (Metti da bere bro dentro i bicchieri/Che ce la beviamo molto volentieri/Ma dopo uccidiamo ‘sti carabinieri/E sì ci scopiamo (fra) Giusi Ferreri) ma anche altri personaggi patinati come Greta Menchi ed Elisabetta Canalis.

C’è da dire che Cally, che nella sua carriera non ha sempre indossato la maschera diamantata, ha cercato di spiegare che non ha mai voluto l’intento di denigrare le donne, e anche se non ha chiesto scusa esplicitamente per i suoi vecchi pezzi, ha affermato di essere assolutamente contro la violenza sulle donne con alcune dichiarazioni sui social.

Quello che succede è che Junior Cally parteciperà al 70° Festival di Sanremo come tutti gli altri cantanti, nonostante le polemiche di cantanti donne, esponenti della politica e vari personaggi di spicco del mondo della cultura, del giornalismo, etc.

Giusto o meno, Amadeus crede che quello che è stato scritto nel passato non abbia nulla a che vedere con il presente e soprattutto con la canzone che verrà presentata in gara, che a quanto pare ha un argomento adatto alla platea sanremese. Anzi, No Grazie sembra essere uno dei brani più apprezzati dai giornalisti che hanno fatto il pre-ascolto di tutti i brani di Sanremo 2020.

Grazia Di Michele contro Junior Cally a Sanremo: “Le sue produzioni fanno accapponare la pelle”

Le polemiche, ad ogni modo, ci sono state, ci sono e sicuramente ci saranno ancora. Tra le prime artiste a schierarsi contro Cally c’è stata una che con il palco di Sanremo ha avuto diretta esperienza: Grazia Di Michele.

Attraverso le pagine di Optima Magazine, la cantante di Amori diversi (in gara nel nostro contest “Vorrei cantarti fra cent’anni”) ha espresso senza mezzi termini tutto il suo sdegno: “Il cantante Junior Cally, direttamente assunto da Amadeus nel novero dei “big” di Sanremo, ha un profilo discutibile, essendosi guadagnato la visibilità con produzioni musicali da far accapponare la pelle”.

La cantautrice romana spiega che probabilmente il rapper sia stato scelto da Amdeus per le sue perfomance online, dove può vantare milioni di visualizzazioni. Per la De Michele è un grande no e rimane convinta del fatto che “un trapper che ha il background di Cally (e non è il solo) non dovrebbe partecipare al Festival e ottenere la consacrazione che da questo deriva”.

Junior Cally, polemica sui testi delle sue canzoni. Ornella Vanoni: “Terribile e osceno”

Ma Grazia non è stata l’unica artista donna a scagliarsi contro la scelta di far approdare Junior Cally su un palcoscenico importante e influente come quello di Sanremo. Anche Ornella Vanoni ha voluto dire la sua e lo ha fatto non rivolgendosi ad Amadeus, ma direttamente ai giovani. Infatti proprio i fruitori della musica rap e trap potrebbero boicottare, secondo lei, l’ascesa festivaliera di Cally.

Su Twitter ha scritto: “Sono i giovani sani di mente e ce ne sono tanti che devono bloccare la partecipazione di Junior Cally perche questa e’ la musica che li dovrebbe rappresentare, e’ terribile osceno”.

Loredana Bertè avverte Sanremo: “Niente Premio Mia Martini a chi nei testi promuove la violenza”

Ad entrare a gamba tesa nella questione c’è stata anche Loredana Bertè, sorella della mai dimenticata Mia Martini a cui è dedicato il Premio della Critica che tradizionalmente viene assegnato nella serata finale della kermesse.

L’interprete di Sei bellissima non cita direttamente Junior, ma il riferimento al rapper con la maschera è più che chiaro. Loredana chiede di mettere dei paletti per quanto riguarda l’assegnazione del premio nominato a sua sorella: “Chiedo ai giornalisti della Sala Stampa dell’Ariston di escludere, a priori, una possibile candidatura al “Premio della critica Mia Martini” di qualsiasi artista che promuova attraverso i suoi testi violenza fisica o verbale verso le donne o misoginia in generale”.

E poi ricorda e spiega ancora: “Mia sorella è stata per anni vittima di bullismo “verbale” e non credo che avrebbe mai voluto che il suo nome venisse associato a certi “soggetti” che andrebbero SQUALIFICATI (come avvenuto di recente e giustamente in un’altra trasmissione di successo) per istigazione alla violenza sulle donne e per il pessimo messaggio che arriva ai giovanissimi. Grazie”.

Festival di Sanremo 2020, Junior Cally e le polemiche sulla sua presenza in gara: la mossa di Rossana Casale e la lettera aperta ad Amadeus di Roberta Giallo

Oltre a Vanoni, Bertè e Di Michele, hanno provato a fare qualcosa anche Rossana Casale e la cantautrice Roberta Giallo. La prima ha confessato sui social di aver provato a sensibilizzare (dopo l’articolo dell’amica e collega Grazia Di Michele) le pochissime colleghe donne che quest’anno parteciperanno al Festival dei fiori in gara, ma senza successo e con invece grande delusione.

https://www.facebook.com/cantantiitaliane/photos/a.797564560279132/2669198019782434/?type=3&theater

Roberta Giallo, poliedrica cantautrice presto al Festival di Cannes con il film Il Conte Magico in cui ha partecipato in qualità di attrice, dal canto suo ha pensato di contattare direttamente il direttore artistico di Sanremo 2020 con una lettera aperta in cui si appella a varie cariche pubbliche, e non solo.

La “pupilla” di Lucio Dalla denuncia la scarsa considerazione intellettuale data alle donne in questo settantesimo Festival della Canzone Italiana e, conseguentemente,  si è schierata contro Junior Cally: “È stato selezionato per partecipare alla manifestazione musicale più importante d’Italia, che rappresenta la nostra cultura popolare (oltre ad essere trasmessa in mondovisione) e ha forte impatto mediatico sulle vecchie e nuove generazioni, il rapper Junior Cally, conosciuto per l’utilizzo ricorrente di frasi violente e offensive nei confronti delle donne”.

Junior Cally a Sanremo: cosa ne pensa Paola Turci

Nelle ultime ore ha detto la sua, molto discretamente, anche Paola Turci che con un semplice “ben detto” ha commentato il post di Luca Sofri, direttore del giornale Il Post, in cui si legge: “Non si censurano i testi o le espressioni artistiche, certo, ma almeno dire che una cospicua parte di quelli di cui si parla sono schifezze di aggressività e ribellismi conformisti, esibizionisti e infantili, si può. Difendere il diritto non è assolvere il contenuto”.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS
Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *