Recensioni

Michele Bravi, Falene: una semplicità non scontata

Pubblicato

3 anni fa

11 Luglio 2021

Fabrizio Testa

Michele Bravi confeziona un singolo estivo con i Sophie and The Giants chiaramente standardizzato ma che riesce a colpire con un paio di chicche di buon gusto.

FALENE| LA RECENSIONE

Della profondità e della straordinaria eleganza interpretativa di Michele Bravi ne abbiamo parlato a lungo, anche in queste pagine, specie in occasione del suo bellissimo album “La geografia del buio“. Non è stato però ancora sufficientemente sottolineato il suo lancio come autore anche per hit altrui: il suo nome appare infatti tra i credit di “Señorita“, brano di Nina Zilli e Clementino che si sta facendo spazio in mezzo a una concorrenza agguerrita. E in mezzo a questa concorrenza si ci è buttato anche lui, e non con un pezzo debole, anzi.

Il brano proposto per l’estate 2021 dal cantautore di Città di Castello è infatti un episodio di buona fattura, “Falene“, eseguito insieme a Sophie and the Giants e pubblicato il 18 giugno 2021 per Virgin/Universal. Capiamoci. Non siamo di fronte a nulla di innovativo né di particolarmente rivoluzionario ma al classico passaggio pre confezionato che riesce tuttavia a non stufarti grazie a un paio di chicche di gusto e non particolarmente usurate.

Due infatti sono gli aspetti che rendono più che digeribile un passaggio molto standardizzato: il ritornello, condito da una melodia abbastanza stretta ma estremamente orecchiabile, e la partecipazione dei britannici, dove la frontgirl canta in lingua italiana, creando quell’effetto straniante un po’ “L’amore immaginato” di Piero Pelù e Angunn risultando comunque molto credibile.

Si tratta dunque di un significativo upgrade rispetto alla precedente “Nero Bali“, uscita nel 2018 e realizzata in condivisione con Elodie e Guè Pequeno, soprattutto sul fronte testuale: un bella metafora notturna dell’attrazione delle falene verso la luce, riassunta nel verso più rappresentativo tra tutti: “Mentre balli tra le ombre con un velo di diamante sulla fronte“. Una semplicità non scontata.