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I Maneskin contro gli artisti che non condannano Putin. «Sono dei paraculi»: parola di Damiano David

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Damiano David dei Maneskin in un sexy scatto promozionale

Cresce l’attesa per il ritorno di Damiano David e Maneskin sul palco dell’Eurovision Song Contest 2022. La super band augura la vittoria alla Kalush Orchestra in segno di solidarietà al popolo ucraino e critica i colleghi che non si espongono contro Putin

«Sull’Ucraina non si possono avere incertezze, non esistono zone grigie. È una guerra ingiustificata e ingiustificabile. Non c’è spazio per la discussione: è sbagliato sotto tutti i punti di vista. Putin è un dittatore moderno, un tiranno». Parole chiare e veritiere quelle di Damiano David, sex symbol e frontman dei Maneskin.

La band romana, che ha riportato il rock e l’Italia sul tetto del mondo, torna a parlare della necessità di esporsi a favore dell’Ucraina, denigrando chi appoggia, anche in silenzio, i crimini di guerra della Russia in nome della de-occidentalizzazione. Perché se c’è un capo invasore di nome Vladimir Putin, c’è anche chi esegue i suoi ordini criminali e chi, anche dall’Italia, non rispedisce la propaganda russa al mittente, inciampando nelle ormai immancabili teorie complottistiche e fake news.

Damiano David, che fa della musica e della popolarità le sue armi per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della difesa dei diritti umani, già nella recente esibizione al Coachella Festival aveva urlato: «Free Ukraine, fuck Putin». Una presa di posizione che gli è costata la reazione furiosa degli hater filorussi. Ma a riguardo ha commentato: «Lo rifarei. Tutta la vita, tutti i giorni. Sono sconcertato dalla reazione che c’è stata. E anzi, invito altri artisti a farlo. Perché come personaggi pubblici abbiamo un potere enorme: la tendenza a essere sempre neutrali per non perdere o guadagnare pubblico la trovo antiartistica, paracula».

Una grande verità che aggiunge un valore umano ai Maneskin. I quattro ragazzi di “Zitti e buoni” sono pronti a infiammare con il loro indiscutibile talento e la loro sessualità fluida e ammiccante la puntata finale dell’Eurovision Song Contest, che andrà in onda in diretta eurovisiva tra poche ore del Pala Olimpico di Torino. Sul palco che li ha resi famosi in tutto il mondo torneranno ad esibirsi come ospiti, dopo la vittoria dell’anno scorso, per presentare, oltre ad un omaggio a Elvis Presley, “Supermodel”, inedito appena pubblicato e che trae ispirazione dal loro periodo americano e dalla vacuità di certi personaggi ossessionati dalla popolarità e dal successo.

Il nuovo singolo bomba, prodotto da Max Martin per Sony Music, strizza l’occhio ai Nirvana, ma anche ai Red Hot Chili Peppers: «Abbiamo tanti riferimenti, e tra questi ci sono anche i Nirvana e la scena musicale californiana. Il brano è il risultato di tante influenze messe insieme» dichiarano. Con la nuova musica e tutto quello che verrà, come il “Loud Kids Tour”, che partirà il 31 ottobre da Seattle, si riaccendono dunque i riflettori sull’autenticità di Damiano David, Ethan Torchio, Victoria De Angelis e Thomas Raggi e sulla loro libertà di essere quello che preferiscono essere. Un concetto ribadito anche attraverso gli abiti di scena e le foto in cui, in più di una occasione, si sono mostrati senza veli. «Il tabù sul nudo è un vecchio concetto, come il fatto di attribuire un sesso solo in base agli organi sessuali: ognuno deve essere libero di fare quello che preferisce, anche con il proprio corpo».

Sarà difficile bloccare l’onda LGBT dei Maneskin di cui tutti abbiamo ancora bisogno. I vincitori uscenti dell’Eurovision si preparano al grande ritorno e si augurano di passare la corona a Kalush e Orchestra, gli artisti ucraini favoriti alla vittoria con cui solidarizzano: «La loro voce è più autorevole della nostra. La loro vittoria sarebbe un bel messaggio di sostegno». Ma non solo: «A Mahmood e Blanco diciamo: spaccate!»

 

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