Seguici su

Viaggi

Da Napoli a Zocca per vedere la casa di Vasco, denunciati per violazione del decreto

Pubblicato

il

Milano, Vasco Rossi in concerto a San Siro

Cinque ragazzi a bordo di un’auto, partita da Napoli e diretta verso Zocca (MO), sono stati denunciati per violazione del decreto sulle norme per il contenimento del coronavirus

Zocca (MO), 11 Marzo

A bordo di un’auto, partita da Napoli e diretta verso Zocca (MO), cinque ragazzi sono stati fermati dalle forze dell’ordine proprio nei pressi del Comune modenese. I carabinieri, impegnati nel controllo sulle violazioni del decreto ministeriale per il contenimento del coronavirus, hanno provveduto immediatamente ad effettuare i controlli.

“Veniamo da Napoli e siamo qui per vedere la casa di Vasco”

La giustificazione, che ovviamente non rientra nei casi in cui uno spostamento è concesso, non ha evitato ai cinque ragazzi di ricevere la denuncia per violazione del decreto, emanato dal Governo, sulle norme contro il Covid-19.

Ieri pomeriggio è scattata quindi la denuncia per i cinque fan del rocker, due ragazzi e tre ragazze tra i 18 ed i 23 anni, causa la violazione dell’articolo 650 del codice penale.

Vasco a Los Angeles

In queste ore il cantante si trova “bloccato” a Los Angeles e nei giorni scorsi si era già fatto portavoce della campagna #iorestoacasa. Su Instagram, attraverso un post, ha comunicato:

“Corona… quando il gioco si fa duro i duri cominciano a ballare! Sto cercando di tornare in Italia. Ad ogni costo!”.

Lo scrive il Blasco attraverso un collage di foto in cui indossa una mascherina nera, accompagnato dall’hashtag #volicancellati, che fa capire la difficoltà di rientrare nel nostro Paese in questo momento.

https://www.instagram.com/p/B9lYMA-hImR/

Non sappiamo se questi ragazzi sapessero dell’esatta ubicazione di Vasco Rossi, ma speriamo certamente che altri non salgano a bordo di un aereo per raggiungerlo.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS
Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS

Crediti Foto: LaPresse

 

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *