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Cartabianca, Bianca Berlinguer intervista Malika Chahly, la 22enne cacciata di casa perché lesbica

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In questi giorni si sta parlando molto di Malika Chalhy, la ragazza di Castelfiorentino (Firenze) cacciata di casa dalla sua famiglia perché lesbica e fidanzata con una ragazza da 9 mesi. Un gravissimo episodio di omofobia che sta riscontrando un grossissimo impatto mediatico, anche grazie al servizio de Le Iene, in cui si raccontava per la prima volta tutta la vicenda.

Malika Chalhy è stata ospite ieri sera al programma “Cartabianca”, condotto da Bianca Berlinguer. L’intervista è iniziata facendo sentire i messaggi vocali che la madre le ha mandato su Whatsapp mesi fa. “Hai voluto farci toccare il fondo co, questa cosa […] Sei stata messa su da queste bucaiole, puttane, che non hanno niente da perdere […] ho messo su una famiglia per ritrovarmi cosa? Uno schifo! Speriamo mi porti alla morte queste e mi sotterri, così mi avrai sulla coscienza”, questi sono solo alcuni degli insulti che la madre ha rivolto alla figlia.

Nel salotto di Bianca Berlinguer, Malika ha commentato le parole della madre:

“Quella di mia mamma è stata una reazione disumana.
L’ho vissuta male e la vivo male tuttora.
La cosa che mi ha fatto più male è stato non sentirmi accettata né voluta in quella casa.
Quando i miei scoprirono che giocavo a calcetto, arrivammo alle mani. Mi dicevano che giocando sarei diventata lesbica.
Quando ho conosciuto la mia attuale ragazza ho toccato con mano per la prima volta la felicità. La cosa più bella che mi è successa in 22 anni”.

La giornalista ha chiesto come avesse reagito, invece, il padre. Malika ha risposto che lui è molto succube alla coniuge: Se non ci fosse mia mamma, forse dopo qualche giorno papà mi avrebbe richiamato. E’ lei a condizionarlo molto. Vorrei che lui fosse padre”invitandolo così a prendere una posizione a difesa della figlia.

IN STUDIO CON LEI ANCHE VLADIMIR LUXURIA: “NON PUOI RIPUDIARE TUA FIGLIA”

In studio ospite anche Vladimir Luxuria, che fin da subito si è schierata dalla parte della 22enne:

“Non c’è niente più contronatura che smettere di essere mamma mentre una figlia sta raccontando la verità e dice di di essersi innamorata.
C’è già tanto odio fuori, i figli vanno protetti, non si trasformano.
Se Malika non riuscirà a ricongiungersi con la sua famiglia, potrà contare sull’affetto di chi le vuole bene e ora la sta aiutando.”

Luxuria ha voluto anche lanciare un appello alla madre, chiedendole di riaccettare la figlia nella sua vita: “Non puoi ripudiare così una figlia, dopo averla tenuta in grembo per nove mesi e averla messa al mondo“, ha dichiarato.

 

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MALIKA CHALHY, CACCIATA DI CASA DOPO IL COMING OUT: UNA RACCOLTA FONDI IN SUO SOSTEGNO

Malika Chalhy è stata protagonista di un drammatico episodio di omofobia, che l’ha vista cacciata di casa dopo aver dichiarato la sua famiglia di essere lesbica. Subito dopo la famiglia ha cambiato la serratura delle porte per non consentirle più di entrare e riprendere i suoi vestiti e gli effetti personali. C’è di peggio: la madre è andata in Municipio per togliere la residenza alla figlia e per richiedere di disconoscerla. Da quel momento Malika è ufficialmente senza dimora. Perché la ragazza potesse avere almeno i vestiti, ha dovuto chiamare le Forze dell’Ordine, che l’hanno scortata fino a casa sua e chiesto alla madre di darle i suoi effetti. Appena ha visto i Carabinieri, la madre ha gridata loro: “Io non conosco questa ragazza”

Sempre la madre, inoltre, le ha mandato numerosi messaggi vocali su Whatsapp in cui la insultava, le accollava la responsabilità di “aver distrutto una famiglia”. Addirittura le augurava il cancro. Malika, tuttavia, ha ricevuto anche sostegno dalle sue amiche e dalla sua fidanzata, che la ospitano regolarmente per la notte.

La storia di Malika ha avuto un effetto mediatico potentissimo. Diverse sono state le celebrità che l’hanno voluta sostenere – da Elodie e Fedez ad Alessia Marcuzzi, fino ad arrivare a Mahmood. Sua cugina ha aperto una raccolta fondi per sostenerla e attualmente ha ottenuto oltre € 145,000. La ragazza ha fatto sapere che parte del ricavato andrà in beneficenza a qualche centro antiviolenza.

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