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“Sopravvivere agli amanti”, ottima la prima per i John Qualcosa

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SOPRAVVIVERE AGLI AMANTI | LA RECENSIONE

Il titolo, “Sopravvivere agli amanti”, è un omaggio a “Only lovers left alive”, uno dei capolavori di Jim Jarmusch – pietra miliare della cinematografia indipendente statunitense – considerato fra i cento film migliori del decennio 2010-2020; già questo simboleggia non poco la levatura dell’album in questione, che ha visto la luce il 15 aprile 2020, interamente prodotto dai suoi autori AmbraMarie e Raffaele D’Abrusco, in arte e in musica i John Qualcosa.

Lei si fa conoscere dal grande pubblico nel 2009 grazie alla partecipazione alla seconda edizione del talent show musicale X Factor, consacrazione iniziale di un talento già annunciato fin dalla tenera età (partecipa alle trasmissioni televisive “Canzoni sotto l’albero” e “Bravo Bravissimo” a soli undici anni), dopodiché solo grandi e meritate soddisfazioni: dalle esperienze in tv come vj alla collaborazione con Omar Pedrini, passando per la fortunata pubblicazione del singolo “Urla”, nientedimeno che per la Warner, e approdando quindi al sodalizio col bassista e cantante Raffaele D’Abrusco, che insieme al batterista Mattia Degli Agosti, al batterista Filippo Cornaglia e Alex Carnevali (mix e mastering), danno vita ad un lavoro di nove tracce in italiano assolutamente particolare e godibile nel suo cantare fuori dal coro.

In barba alle tendenze modaiole e sterilmente indie del momento infatti, le voci splendide di AmbraMarie e Raffaele D’Abrusco, complementari nell’espletamento dell’unione fra il candore caldo di lei e la ruvidità di lui, realizzano un disco squisitamente sui generis che fatica, per fortuna, ad incasellarsi in un genere musicale ben specifico; la title track è un po’ il singolo – manifesto del lavoro in questione, che si presenta omogeneo nell’intenzione e nella messa in pratica di un’identità ben precisa, un rock in italiano che in qualche modo ricorda, non a caso, i sentimenti così come li hanno cantati i Timoria, viscerali, diretti e potenti. Dall’altra parte però un rimando vero e proprio associabile al cantautorato dei John Qualcosa è amabilmente ben complesso da ponderare, in quanto la teatralità e la letterarietà del lavoro in questione sfuggono a qualsiasi catalogo, nel risultato di un viaggio sonoro all’insegna di parole fortemente evocative, simboliste, quasi piccoli fotogrammi cinematografici che evocano scenari più che situazioni contingenti.

Il merito di questo disco pertanto risiede nella sua unicità, nelle parole accorte e studiate che si adagiano su un sound cangiante nella coerenza, suonato egregiamente. Questo album ha gli echi piacevoli di una favola, che come tutte le favole parla di amore e morte, e vede nelle fattezze musicali di AmbraMarie e Raffaele D’Abrusco i sacerdoti detentori del dono sacrale delle passioni vorticanti, che si traducono in un’opera prima decisamente all’altezza della sua pretenziosità.

VOTO: 7.5/10

AGGETTIVO: FAVOLISTICO 

TRACKLIST:

  1. Sopravvivere agli amanti
  2. 15 Million Merits
  3. Il ladro e la strega
  4. Sfacelo azzurro
  5. La mia Amsterdam
  6. Questioni irrisolte
  7. Una canzone quasi felice
  8. Un secolo di polvere
  9. Una canzone dei Doors

TITOLO: SOPRAVVIVERE AGLI AMANTI

ARTISTA: JOHN QUALCOSA

ANNO: 2020

ETICHETTA: AUTOPRODUZIONE

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