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Sanremo 2024

Loretta Goggi rifiuta l’idea di essere co-conduttrice a Sanremo 2024. E fa bene

Loretta Goggi ha dichiarato di non voler tornare a Sanremo in qualità di co-conduttrice, valutando la cosa soltanto se le venisse offerto il ruolo di Direttrice Artistica. Ecco perché ha ragione da vendere

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Amadeus e Loretta Goggi

Da qualche giorno stanno facendo discutere le parole di Loretta Goggi, tornata in grande spolvero con il suo nuovo show “Benedetta Primavera“, riguardo l’annoso rapporto che da ormai da qualche anno imperversa tra Sanremo e la rappresentanza femminile. La conduttrice infatti sia nel classico giro di interviste pre show che durante la puntata inaugurale ha trattato l’argomento facendo rilevare da una parte la controversia delle quote rosa, dall’altro ricordando che, in occasione del “suo” Festival, quello del 1986 (fu la prima conduttrice principale nella storia delle kermesse) la presenza delle donne fu decisamente cospicua.

Goggi non ha tutti i torti. Tralasciando il 2020 traballante, pregno di gaffes anche da parte di Amadeus che spesso parlava delle co-conduttrici rimarcando principalmente solo la loro bellezza, nel corso della gestione dell’anchorman il ruolo della donna al Festival si è fossilizzato in un meccanismo scandito da presentazione-cambio d’abito-presentazione, inframezzato dall’immancabile monologo.

Chiunque abbia calcato il palcoscenico negli ultimi anni ha sempre avuto il suo ritaglio di spazio, il momento per poter veicolare davanti all’Italia intera un messaggio, una battaglia, un manifesto identitario. I monologhi tuttavia, la maggior parte delle volte, si rivelano però un buco nell’acqua, un’occasione mancata. E il motivo è presto spiegato. Stare in televisione è un compito arduo. Dopotutto non ci si improvvisa conduttrici e tenere la scena in solitaria per più di cinque minuti, parlando tra l’altro spesso di argomenti non proprio semplici da poter sciorinare (spesso si toccano grandi temi come la condizione della donna, il razzismo, la percezione degli altri) può diventare addirittura anche controproducente. E lo sanno bene parecchie personalità che, seppur con lodevoli intenti, sono risultate tremendamente inefficaci.

Probabilmente anche da questo aspetto è partita la riflessione di Loretta, la quale ha espresso la sua opinione in un’intervista rilasciata a “Famiglia Cristiana“, riportata anche dall’agenzia di stampa ANSA: “Contro la “donna decorativa” mi batto da sempre. Per non esserlo e per raggiungere la credibilità di oggi ho faticato molto. Se avessi inseguito la consacrazione di “bella” nel mondo dello spettacolo, forse sarei durata meno. Sanremo resta un palcoscenico internazionale ed esserci è importante. Ma al posto delle conduttrici invitate quest’anno avrei seguito la strada di Sabrina Ferilli che, ospite della kermesse, disse: “Ma perché devo spiegare che ci faccio a Sanremo? Sono qui perché sono Sabrina Ferilli“.

Con il suo solito piglio ironico, Loretta Goggi ha centrato il punto, dimostrando quanto – la maggior parte delle volte – la figura di co-conduttrice si accartocci su sé stessa, riuscendo a far sfigurare anche le professioniste ampiamente abituate a stare davanti alle telecamere Di fatto, probabilmente anche a causa dei motivi che abbiamo appena spiegato, la presentatrice per una sera si ritrova con pochissima azione di manovra: pochi interventi, spesso solo presentazioni, pochissima spontaneità (seguono sempre un copione scritto dagli autori con gag che il più delle volte non funzionano) e una manciata di minuti per convincere gli spettatori di essersi meritate l’occasione di poter salire su quel palco. Troppo poco per una responsabilità così grande.

E proprio per questo motivo – a ragion veduta – Loretta ha già dichiarato al settimanale “Gente” di non essere interessata a un ruolo del genere: “A fare la co-co non ci sto, non mi interessa. Sanremo è una grande responsabilità e mi piacerebbe prendermela tutta. Ci tornerei solo come direttore artistico, il Festival assomiglia alle scelte e ai pensieri di chi lo crea“. Anche in questo caso parole molto centrate, utilizzate non a caso anche da Amadeus durante questi anni, soprattutto per rispondere alle critiche riguardo cast e orari di chiusura improponibili.

Consapevoli di non poter vedere Goggi nel ruolo di Art Director (specie dopo l’Ama trionfo di questi anni), sarebbe bello se l’attuale Direttore Artistico dalla prossima edizione la invitasse come ospite o concorrente e incominciasse a smussare gli angoli del suo piccolo capolavoro, rimodulando la presenza femminile (perché non scegliere una donna che sia davvero una conduttrice per tutte e cinque le serate e non una comparsa?) e migliorando ancora il Capitolo riguardante gli ospiti internazionali e le cantanti donne in gara, ancora non sufficienti. Succederà?

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Crediti Foto: Andrea Butera

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