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Tananai, Tango e la forza del sottotesto

Tananai, con grande eleganza, non ha voluto sbandierare ai quattro venti durante il Festival di Sanremo la genesi della sua meravigliosa “Tango” che oggi, a un anno dallo scoppio del conflitto bellico in Ucraina, acquista ancora più senso

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Recensione Tananai
Front cover del singolo "Tango"

TANGO| LA RECENSIONE

Più volte, durante lo scorso Festival Di Sanremo 2023 abbiamo tacciato l’ottimo Tananai di eccessiva piacioneria; ma abbiamo sbagliato; Anzi, abbiamo clamorosamente sbagliato, commettendo il più classico dei buchi nell’acqua che solo chi è intellettualmente disonesto non può ammettere. Ma siccome c’è sempre tempo di recuperare lo diciamo: altro che piacione! L’artista ha dimostrato di essere una persona molto elegante, in quanto se avesse rivelato a tempo debito la reale ispirazione della sua “Tango” (Universal Music Italy) il suo piazzamento nella classifica finale sarebbe stato molto più in alto del quinto posto.

Proprio così. Se solo il nostro avesse sbandierato ai quattro eventi che sì, i protagonisti della sua canzoni non erano due ragazzi qualsiasi, bensì Maxim e Olga, coppia di innamorati ucraina separati per forza a causa del conflitto bellico scoppiato esattamente 365 giorni fa, l’attenzione verso il brano sarebbe stata molto più centrata, focalizzata e oculata. Ma il cantautore milanese non ha voluto farlo, saggiamente, lasciando parlare soltanto la musica, oltre che le immagini sciorinate poi in un videoclip pazzesco (impossibile non piangere) confezionato ad hoc dalla regia di Olmo Parenti.

Ed è questa meraviglia di detto-non detto e questo gioco tra testo e sotto testo che rende “Tango” un vero e proprio gioiellino dei nostri tempi, un mix perfetto tra melodia, espressività e scrittura di altissimo rilievo. Come già detto durante la Kermesse poi, il vero punto di forza del pezzo sta nel suo contrasto – realizzato alla perfezione dal Tananai stesso con il supporto di Davide Simonetta e Paolo Antonacci – tra impianto meramente tradizionale e se volgiamo sanremese (malgrado qualche sparutissimo innesto e squarcio electro) e la scrittura, giovanile, scorrevole, raffinata. Il tutto a servizio di un’interpretazione molto composta (ma quanto è migliorato vocalmente rispetto allo scorso anno?) e rispettosa dei due personaggi.

A dare il colpo di grazia è poi la coda del ritornello, ripetuta non a caso anche nella coda dell’episodio, quel “Tornerai lunedì, ma non è mai lunedì” di enorme potenza dirompente che oggi, a un anno di distanza dallo scoppio della guerra, acquista molto più senso. Grazie di cuore, Alberto.

VOTO: 9

AGGETTIVO:  COMMOVENTE

ARTISTA: TANANAI
SINGOLO: TANGO
ANNO: 2023
ETICHETTA: UNIVERSAL MUSIC ITALY
AUTORI: ALBERTO COTTA RAMUSINO (TANANAI), ALESSANDRO RAINA, DAVIDE SIMONETTA, PAOLO ANTONACCI

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