Seguici su

Recensioni

Marco Mengoni, Due vite: un pezzo trasversale costruito alla perfezione

Un trionfo totale, previsto e meritato. “Due cuori” si conferma l’unico vero brano trasversale e Nazional Popolare di Sanremo 2023, merito di una costruzione da manuale e di un ritornello avvolgente e cantabile

Pubblicato

il

Recensione Mengoni Due vite
Front cover del singolo "Due vite"

DUE VITE | LA RECENSIONE

Non poteva che andare così. C’era soltanto un brano davvero trasversale alla settantatreesima edizione del Festival di Sanremo 2023. Ed era quello di Marco Mengoni; proprio così, “Due vite” ha vinto con ampio merito la kermesse più importante d’Italia, concedendosi il lusso di rimanere sempre in testa durante tutte le cinque serate, sintomo di un trionfo totale. Ma a cosa si deve tutto questo successo?

Rimanendo particolarmente fedele al mood della sua trilogia “Materia” (il cui terzo capitolo è atteso in questo 2023), il cantante di Ronciglione è riuscito a confezionare il brano Nazional Popolare per eccellenza, quello per intenderci capace di unire generazioni, classi sociali e ambienti completamente diversi, complice un ritornello, cantabile ed aperto, accompagnato da una struttura intelligente e per certi versi non scontata.

La particolarità più interessante della pagina di musica – composta dall’hitmaker Davide Petrella insieme allo stesso Mengoni e Davide Simonetta è certamente la sua costruzione, tutta issata in un crescendo quasi nascosto ma estremamente funzionale. Differentemente da “Alba” di Ultimo, molto didascalico e quindi prevedibile, la rincorsa di Marco si appoggia su una strofa in cui viene sciorinato un vero e proprio fiume di parole, sfociando poi in un bridge strettissimo che apre un inciso senza sapere al primo ascolto da quale parte ti porterà. Il cambio nel ritornello, di primissimo acchito brusco, illumina subito però l’atmosfera con una melodia quadrata e avvolgente che lascia poi spazio nuovamente alle strettoie della strofa, stavolta supportate da una cellula ritmica pulsante.

La tensione quindi esplode completamente nello special, dove finalmente il cantante esce fuori tutta la voce sfociando poi in una variazione sull’ultimo refrain, funzionale per i virtuosismi nella dimensione live in quello che, a conti fatti, si presenta come un riassunto lungo 3:45 di tutte le caratteristiche artistiche del Mengoni che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi dieci anni: c’è il Marco de “Pronto a correre” che, più maturo, incontra quello di “Cose che non ho” e di “Atlantico“, approdando forse alla dimensione definitiva di “Materia“, quella che lo colloca in pianta stabile in quel pop dalle sfumature soul di cui il nostro Paese ha bisogno. Un desiderio? Vederlo cantare a Liverpool, nel contesto dell’Eurovision Song Contest, in lingua inglese. Perché il brano ha concretamente tutte le fattezze del caso per poter conquistare anche il cuore del vecchio continente. Vediamo che succederà.

VOTO: 9

AGGETTIVO:  PERFETTA

ARTISTA: MARCO MENGONI
SINGOLO: DUE VITE
ANNO: 2023
ETICHETTA: EPIC/SONY
AUTORI: DAVIDE PETRELLA, DAVIDE SIMONETTA, MARCO MENGONI

LEGGI Maneskin e “Rush!”. La ricerca della funzionalità

Clicca qui per mettere “Mi piace” a HIT NON HIT – Blog & Press

Clicca qui per seguire OA PLUS su INSTAGRAM

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al GRUPPO OA PLUS

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *