Musica

“Mi manca” di Bugo ed Ermal Meta è il perfetto ritratto della nostalgia

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4 anni fa

21 Settembre 2020

Uno è venuto alla ribalta nell’ultima edizione del Festival di Sanremo, durante l’arcinoto siparietto con Morgan culminato nel suo abbandono del palco, ma fa dischi da vent’anni e spopolò nel 2008 con la cantatissima “C’è crisi”, ed è Bugo; l’altro è diventato uno dei nomi di riferimento del pop italico nel giro di pochi anni, ma viene dalla gavetta con la band “La fame di Camilla” e da anni da autore per altri, e con “altri” si intendono nomi della levatura di Renga, Patty Pravo, Red Canzian, Francesco Sarcina, Giusy Ferreri, Marco Mengoni, tanto per fare qualche nome, ed è Ermal Meta.

Insieme danno vita a “Mi manca”, secondo singolo estratto dall’album “Cristian Bugatti” (vero nome di Bugo) fuori il 7 febbraio 2020 per la Mescal: quasi due milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube per un brano bello, semplice, sincero e diretto che è un inno rivolto un po’ di più a chi ha passato gli “anta” e che, parafrasando il testo molto intenso di Bugo, a volte “si manca” e chiede al proprio ipotetico interlocutore se anch’egli si manchi e se faccia fatica a riconoscersi in un tempo in cui ci si è dimenticati di quello in cui ci si sporcava di fango correndo ed inciampando meravigliosamente nel verde dell’erba pulita, si rideva a perdifiato, si vivevano fino in fondo le emozioni e si era troppo impegnati a viverle e a goderne per poterle imprimere fotograficamente.

Un omaggio commovente ai bambini spensierati di un’epoca che sembra lontanissima e che il connubio delle voci calde di Bugo e Meta canta con forza e potenza strazianti nel ricordo struggente e sempre vivo nonostante il tempo della contemporaneità non ci lasci tempo, e ci laceri fino a far sbiadire quelle polaroid che questa notevole ballata pop ha il potere di ricomporre e ricolorare fino a farle ridiventare vivide, intense e vive, nell’album delle rimembranze di ognuno di noi. Ciliegina sulla torta, la magistrale interpretazione dell’attrice Ambra Angiolini nel videoclip del brano diretto da Eros Galbiati, la quale, con la sola espressività del viso e del corpo, interpreta con straordinaria potenza comunicativa ogni singola parola del brano in questione, portatore sano di pura gioia e rimpianto.