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Franco126, “Stanza singola”: dismessa la trap si passa a dell’ottimo indie pop

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Franco126 l’avevamo conosciuto per i suoi esordi trap-indie. Con questo disco d’esordio la prima cifra stilistica scompare, e onestamente nessuno ne sente la mancanza, mentre l’indie si fonde con il cantautorato per diventare il nuovo asse portante del progetto.

STANZA SINGOLA | LA RECENSIONE

Franco126 (al secolo Federico Bertolini) è un artista romano classe 1992. Inizialmente avventuratosi in una forma molto peculiare di indie-trap alla Carl Brave, avvicinatosi alla love gang capitana da Ketama126, con il disco d’esordio è riuscito a convincere critica e pubblico, per una volta stretti in un abbraccio senza recriminazioni. Com’è possibile? Coadiuvato dall’ottimo produttore Stefano Ceri, il nostro propone un indie-pop scuola The Giornalisti, Tommaso Paradiso, ecc influenzato pesantemente dal cantautorato romano di Califano e da quello “classico” di Lucio Dalla. Un mix sulla carta improponibile, eppure capace di produrre piccole perle d’intimismo sospeso fra amarezza ed autoironia.

Il primo singolo rilasciato fa intuire da subito le atmosfere dell’album. Molto pop ben fatto, cantato fra il mesto e l’annoiato, testo intimista ruotante intorno ad un amore in crisi, Franco126 riaggiorna i canoni dell’indie senza pescare dal linguaggio della Trap. Le atmosfere e la narrazioni tipiche del cantautorato romano sono evidenti e sono un valore aggiunto: rifiutando qualsiasi indulgenza localista, l’artista capitolino le rielabora in chiave nazionale.

Il secondo singolo è un brano dall’atmosfera malinconica sulla perdita di un amico d’adolescenza. Piccolo perla cantautoriale, un brano da ascoltare rigorosamente al soli nel chiuso della propria camera.

Il terzo singolo non poteva essere che un feat Tommaso Paradiso. Testo che ruota attorno alla nostalgia per un amore finito per reciproche incomprensioni, la collaborazione fra i due artisti è riuscita molto bene. Qui l’ombra è quella di Lucio Dalla, ma non è un problema: i due ragazzi evitano accuratamente l’effetto nostalgia.

Il brano più indie del lotto. Canzone dai toni malinconico autoironici su una vita passata fra noia e progetti iniziati e mai finiti, il videoclip ha come protagonista il trapper Ugo Borghetti. Canzone meno incisiva ed elaborata delle precedenti, mostra il lato più “leggero” di Franco126: e a noi va bene così.

Per completare il quadro delle atmosfere dell’album bisogna parlare di “Oi oi”, canzone basata su un’autoironia leggera e dal ritmo estivo-ballabile. Un brano riempitivo di discreta fattura, esattamente come la successiva “Vabbè”, basata sullo stesso mood.

In definitiva un album carino, orecchiabile, dai testi intimisti ben costruiti ed innervati di un’autoironia tipicamente romana mai invadente. Bomba dischi ha vinto la scommessa, producendo un disco capace di accontentare tutti: dai fan del cantautorato, a quelli del pop di qualità passando per l’indie. Vale la pena di dargli un’ascoltata.

VOTO: 7/10

AGGETTIVO: autoironico

TRACKLIST

  1. San Siro – 4:01
  2. Stanza singola (feat. Tommaso Paradiso) – 3:17
  3. Brioschi – 3:39
  4. Fa lo stesso – 3:26
  5. Parole crociate – 3:07
  6. Nuvole di drago – 4:18
  7. Frigobar – 4:25
  8. Oi oi – 3:14
  9. Vabbè – 3:35
  10. Ieri l’altro – 3:51

ALBUM: STANZA SINGOLA

ARTISTA: FRANCO126

ANNO: 2019

ETICHETTA: UNIVERSAL, BOMBA DISCHI

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