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Con “Oxanna”, Anna Oxa canta la generazione disincantata del ’78

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OXANNA | LA RECENSIONE

Nell’Italia della fine degli anni ’70 il ciclone punk arriva, anche se in ritardo e anche se in maniera completamente diversa. Sulla scia delle proteste studentesche del ’77, il cambio generazionale tocca tutti gli ambiti, anche quello musicale: i mostri sacri del progressive rock o del cantautorato vengono messi in discussione e i nuovi giovani cercano argomenti, suoni, modelli diversi.

La sedicenne Anna Oxa, pugliese di Bari e con il papà albanese, sembra arrivare come un oggetto venuto dallo spazio lontano. Lo sguardo tagliente, il look androgino, la voce graffiante e il sound post punk sono il perfetto pacchetto che la lancia nel mercato: il suo primo singolo Un’emozione da poco arriva secondo a Sanremo nel 1978, candidandosi subito come successo discografico.

A supporto del singolo esce il primo album della Oxa, Oxanna, che amplia e non di poco il discorso intrapreso con Un’emozione da poco. Oxanna infatti è al centro di un quadrivio di post punk, pop gotico, rock e melodia italiana.

Fatelo con me, scritta da Ivano Fossati, ci mostra la Oxa come una versione distorta e sporca di Mia Martini, lasciva e sensuale nel suo tratteggiare la perturbante e allettante promessa del sadomasochismo. Con il suo incedere da big band, quasi una marcia infernale, Fatelo con me è un manifesto generazionale di un’Italia diversa e disturbante.

Anna si muove con disinvoltura nei brani rock, quasi in stile Velvet Underground, come Un cielo a metà), e riesce a mostrarci una femminilità diversa, come nella proto country Sara non piange mai, dove la protagonista ci mostra tutto il girl power condiviso dalla cantante.

C’è spazio per tutto in Oxanna: Tu non sei l’America sembra avvicinarsi al soul americano (forse non a caso), e al contempo non sembra così dissimile da un certo pop attuale, persino indie nel suo piglio melodico nel finale.

E non c’è bisogno di ricordare perché Un’emozione da poco sia un classico: tra la sua strofa rock martellante (che anticipa Eye of the tiger di ben 4 anni!) e il gotico ritornello, con la Oxa quasi come una Cocciante al femminile, il brano raccoglie talmente tante idee musicali, vocali e strumentali (il lavoro d’archi è incredibile) che ancora oggi, se uscisse, sarebbe innovativo.

Oxanna è un grande disco: un esordio incredibilmente forte, capace di mostrarci i tanti volti della esordiente Anna Oxa, guerriera, diva, sporca, sensuale, violenta e dolce. Un disco che non sembra invecchiato per niente, da sentire e riscoprire.

VOTO: 8/10

AGGETTIVO: GUERRIERA

TRACKLIST:

  1. Fatelo con me
  2. Così va se ti va, e questo finché mi andrà
  3. Un cielo a metà
  4. Sara non piange mai
  5. Tu non sei l’America
  6. Un’emozione da poco
  7. Pelle di serpente
  8. Dove
  9. Un click d’ironia
  10. Se devo andare via

ALBUM: OXANNA

ARTISTA: ANNA OXA

ANNO: 1978

ETICHETTA: RCA

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