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Nuove uscite

Puka Shell’s Bling, la band figlia del Salento e di Bristol sull’onda dirompente del nuovo soul italiano. Fuori il singolo che dà luce ai loop mentali e a un threesome musicale inedito

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Lauryyn, Emanuele Naima e Anoir Ben Hadj Amara hanno dato vita ad un trio R&B che prende il nome da una canzone incentrata sulla paura di entrare in un loop mentale senza vie d’uscita.

Tra i nuovi massimi esponenti del soul italiano spiccano loro: i Puka Shell’s Bling, la band dalle sonorità multicromatiche che si è formata in Salento ed è attualmente attiva a Bristol, la città del trip hop.

L’evoluzione del suono di matrice britannica, che ingloba in sé house, dance, reggae, free-jazz, hip hop, funk, dub e punk, passa dunque dai Puka Shell’s Bling, il terzetto R&B composto dalla cantante Aurora De Gregorio in arte Lauryyn, dal chitarrista Emanuele Naima, con una carriera solista già avviata, e dal bassista Anoir Ben Hadj Amara.

Il loro nuovo singolo “Puka Shell’s Bling”, seguito di “Wild Harbour”, è il biglietto da visita dei tre artisti pugliesi e dà il nome all’intero progetto.

Il brano, pubblicato il 9 Luglio con la distribuzione su tutte le piattaforme digitali di Artist First, è disponibile in formato singolo e videoclip ed è attualmente in ascesa nella OA Plus Italian Chart, la nota week parade con le 10 migliori produzioni musicali del momento.

PUKA SHELL’S BLING

“Puka Shell’s Bling” è la traccia che ha dato il nome alla band, nonché prima composizione dei Puka Shell’s Bling.

Le influenze afro-beat, R&B e neo-soul condivise dal trio hanno dato vita ad una canzone che dipinge un’unica visione: un tributo al tramonto.

La canzone parla della paura di essere abbandonati dalla ‘luce’, ritrovandosi nel turbine dei pensieri e di instabilità, ma si snoda sulla consapevolezza che non esiste una strada per perdersi. Il sole è tramontato e la luce ritorna, tutti i giorni.

La spiaggia (che è una metafora sull’evasione dall’ordinario), la danza collettiva, i colori caldi che tanto gli appartengono sono alcuni degli elementi evocati in questo intricato flusso musicale.

Il brano è stato scritto e prodotto dai Puka Shell’s Bling, e mixato da Antonio Dema nello studio “Cascina Dema” a Martano. Il mastering è di Giovanni Versari.

La copertina del singolo è stata realizzata da Will Rochira, il videoclip da Francesco Stabili.

BIOGRAFIA

Puka Shell’s Bling è un progetto musicale pop/R&B fondato a Lecce, nel 2018, da Anoir Ben Hadj Amara, Aurora De Gregorio ed Emanuele “Naima” Perrone.

Quando Emanuele ed Anoir, amici d’infanzia, incontrano Aurora è amore a prima vista ed i loro percorsi si fondono.

I percorsi individuali, seppur con tanti ostacoli, si uniscono, dando vita a una “multicromia” del gruppo. Le influenze dei tre musicisti sono multiformi: si va dal funk all’r&b al raggae, dal neo-soul al pop, dal rock all’hip hop, dall’ambient alla musica classica.

Numerosi sono gli incontri individuali con tanti artisti della scena musicale italiana, europea e qualche connessione con gli Stati Uniti. La scelta di scrivere in inglese è dovuta sia al background musicale sia a un senso di appartenenza al mondo intero, senza confini né barriere: “One nation under a groove”.

Il gruppo è attualmente attivo a Bristol e il loro primo singolo, “Wild Harbour, è stato pubblicato il 21 gennaio 2021.

https://youtu.be/uQ_axNFXUn8

WILD HARBOUR

“Wild Harbour” è il singolo d’esordio dei Puka Shell’s Bling. Distribuito su tutte le piattaforme digitali da Artist First, il brano, scritto e arrangiato dal trio pop r&b salentino e prodotto da Antonio Dema De Marianis per Cascina Dema Studio di Martano, nasce durante una jam session, in un clima di forte confusione e incertezza che rispecchia il periodo attuale.

Il titolo “Wild Harbour” è una dedica a Porto Selvaggio, luogo magico del Salento che caratterizza l’infanzia dei Puka Shell’s Bling. Nell’immaginario musicale dei tre musicisti, infatti, è un costante luogo d’incontro suggestivo: chitarre acustiche, mare, bosco e natura selvaggia, tramonti pieni, colori forti, acqua ghiacciata e forti profumi mediterranei.

Il videoclip trascina l’ascoltatore nel “caos ordinato” che si percepisce ascoltando il brano. I quattro elementi naturali (acqua, terra, fuoco e vento) invadono lo spazio e il tempo e si fondono con la voce di Aurora De Gregorio e gli strumenti di Anoir Ben Hadj Amara (basso) ed Emanuele Naima (chitarra).

Una lunga visione più che una vera e propria trama: luci, colori e sagome raccontano la storia di Wild Harbour attraverso un’estetica “liquida” che scorre nello sguardo dello spettatore. Il videoclip è stato ideato e realizzato da Euphobia.ofn, progetto artistico/audiovisivo figlio di Emanuele Gatto e Deborah Zaccaria.

“Abbiamo sempre paura, tendiamo a scaricarla dando colpe a chi ci circonda, ma in fondo vorremmo solo lasciarci andare e viverci l’amore a pieno e condividerlo. Abbiamo tutti bisogno d’amore, funziona così”, sottolinea Aurora De Gregorio.

Anche la copertina del singolo d’esordio è curata da Will Rochira.

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Crediti Foto: ILENIA TESORO