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J-Ax, “Una voglia assurda”: il singolo della gioia post quarantena

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A 5 mesi dall’uscita dell’ultimo studio album “Reale”, J-Ax torna con un nuovo singolo, che non si discosta di un millimetro da quanto già proposto.

L’ultimo studio album di J-Ax è andato molto bene in termini commerciali. Pop rap nazionalpopolare fino al midollo, fatto per piacere tanto ai fan hardcore che all’ascoltatore occasionale che lo trova in heavy rotation sulle radio, “ReAle” aveva come difetto principale il riproporre una minestra riscaldata innumerevoli volte. Lo stile di J-Ax è ormai un marchio di fabbrica da cui il rapper milanese non si discosta più: base ultra pop, testo immediato che racconta le magagne dello showbiz intersecandole con i mali e i vizi dell’italiano medio, marketing aggressivo incentrato sulla figura dell’ex bad boy della periferia milanese. Ovviamente il singolo oggetto della recensioni non si sposta di un millimetro dalle suddette caratteristiche.

TESTO | UNA VOGLIA ASSURDA

“L’industria della musica è fallita
Ma io ho un futuro perché ora so fare pizza margherita
La libreria di Netflix l’ho finita
Ora voglio fare binge watching alla vita
Gli influencer qua nessuno se li fila
Fare le dirette mi stava antipatico da prima
Asintomatico alla sfiga
Sono cresciuto come i peli sulle gambe alla tua tipa
Ma questo suona i tranqui, questo suona i funky
Perché ormai puoi darmi schiaffi solo con i guanti

Come la musica, tra alti e bassi, attimi infiniti
La vita è fatta di istanti, ma uniti

E se rispetto la distanza
Ché tanto tutto passa
Allora dimmi perché

Ho una voglia assurda
Di stare tra la gente, urlare come in curva
Cantare Acqua Azzurra, nudi in riva al mare
Perdere un po’ la testa
Stare in strada a ballare
Entrare ad ogni festa
Che poi sì, che ci importa stiamo qui
Fino all’alba con in tasca la felicità
Ci baciamo tutti ?
Ci baciamo tutti ?

E se potessi andare al mare ora sopporterei tutto

Anche quelli con il salvagente a fenicottero
E se in cielo vedo l’inviata di Non è la D’Urso
Mi tiro giù il costume e le faccio l’elicottero
Anche il fan di Brunori Sas ora sogna il club e Gig D’Ag
Perfino il pezzo estivo di J-Ax
Adoro il traffico della città
Il mio odio per la gente è sparito come i no vax
Al futuro penso poco perché mi manca il presente
E il passato vorrei fosse remoto
Tipo chat di gruppo, andrà tutto bene, non so
So solo che vorrò più bene a tutto

E se rispetto la distanza

Ché tanto tutto passa
Allora dimmi perché

Ho una voglia assurda
Di stare tra la gente, urlare come in curva
Cantare Acqua Azzurra, nudi in riva al mare
Perdere un po’ la testa
Stare in strada a ballare
Entrare ad ogni festa
Che poi sì, che ci importa stiamo qui
Fino all’alba con in tasca la felicità
Ci baciamo tutti ?

Ho una voglia assurda

Di scottarmi le spalle
Della sabbia dentro le scarpe
Ho una voglia assurda
Quando giocano in spiaggia
E la palla poi m’arriva in faccia
Che poi sì, che ci importa, stiamo qui
Fino all’alba con in tasca la felicità
Ci baciamo tutti ?”

Se la base è un classico tormentone estivo con ritmo latino e un pò di raggaetton, il testo offre qualcosa di più interessante, per lo meno a livello sociologico. Come sappiamo J-Ax ha come tratto distintivo la capacità di essere in perfetta sintonia con l’uomo medio italiano, di cui fustiga (sempre più bonariamente) i vizi e racconta (sempre più acriticamente) le piccole gioie. Il testo in questione non fa eccezione: tolte le ormai sempre più stanche frecciattine allo star system, i versi raccontano la voglia di socialità e divertimento estivo dell’italiano appena uscito dalla quarantena. La quarantena non è mai nominata, così come ciò che la scatenata: il Covid 19. Tutto rimosso e chiuso nel passato remoto dei brutti ricordi, J-Ax canta la voglia di gettarsi nelle piccole gioie della vita sociale. La retorica della ripartenza alla milanese (di cui il portavoce musicale scelto dalle istituzioni è nientemeno che Ghali) dove dopo un periodo di sofferenza collettiva siamo tutti più cresciuti e ripartiremo più uniti, si intravede in controluce, segno che il mainstream musicale ha accettato senza alcun problema la retorica governativa, nonostante il mondo della musica (e dall’arte) dall’esecutivo sia stato dimenticato. Il testo in soldoni è un insieme di semi banalità e retorica dei grandi media tritati con le voglie e i desideri dell’italiano medio che non vede l’ora di rimuovere 3 mesi di restrizioni alla sua socialità… nazionalpopolare nel senso deteriore del termine insomma, ma da J-Ax ormai nessuno si aspetta qualcosa di più.

VOTO: 5/10

AGGETTIVO: SCONTATO

SINGOLO: UNA VOGLIA ASSURDA

ARTISTA: J-AX

ANNO: 2020

ETICHETTA: EPIC

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