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Migranti clandestini, idee mirabolanti per scongiurarne l’arrivo

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Un anno fa, nell’ottobre del 2019, dentro un camion abbandonato nell’Essex, in Gran Bretagna, furono ritrovati alcuni migranti vietnamiti che cercavano raggiungere proprio il Regno Unito. Erano tutti morti asfissiati.

Migranti clandestini

Da quel periodo la situazione dell’immigrazione clandestina si è fatta più scottante nel Regno Unito. Le autorità britanniche hanno dovuto affrontare, soprattutto questa estate, un aumento considerevole di sbarchi clandestini provenienti da oltremanica.

L’accusa dei ministri inglesi – ricordiamo che siamo nell’era della Brexit e dei suoi sostenitori al governo – è rivolta alla Francia, che non eseguirebbe controlli adeguati nella zona di Calais, città francese sul canale, dove la situazione disastrosa di un grosso campo profughi è spesso causa di numerose evasioni e rivolte.

La spiaggia di Calais

La spiaggia di Calais. Crediti Foto: LaPresse

Trattati sì trattati no

I trattati di Dublino III prevedono che i migranti debbano fare richiesta d’asilo nel paese Ue che li vede approdare all’interno dell’Unione, condizione molto favorevole ai paesi non-mediterranei. Ma la rottura con l’Unione Europea annullerebbe fondamentalmente ogni trattato relativo anche all’immigrazione, e Londra finirebbe per non aver più nulla da poter recriminare al governo di Macron. Insomma, L’Uk vorrebbe botte piena e moglie ubriaca.

Reti anti-migranti

In questi giorni i media britannici hanno riportato la nuova idea del Comandante per la Minaccia dei Clandestini nel Canale, figuro istituito per far fronte con più forza all’‘emergenza’ migranti (i numeri sono estremamente bassi in relazione alle entrate non legali in altri paesi, come Italia e Grecia). L’ex marine DanO’ Mahoney, cui è stato affidata questa carica, ha mostrato come grazie a reti che bloccano le eliche dei gommoni e delle barche la marina britannica potrà fermare lontano da riva le imbarcazioni illegali provenienti dalla Francia, per poi imbarcare i migranti sulle motovedette che monitorano la Manica e rispedirli dritti a Calais.

Un’idea che però si scontra con il rifiuto da parte di Parigi di riaccogliere questi migranti fuggiti, fatto che ne ritarderà, o addirittura annullerà, l’attuazione. Le magnifiche sorti e progressive stanno subendo diverse battute d’arresto in questo periodo.

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Crediti Foto: LaPresse