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Merate, incendiate le auto di due giornalisti

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Ore di forte paura hanno accompagnato il Direttore della testata giornalistica on line “Merateonline” e della collega, nonchè sua compagna di vita, nella serata di lunedì, quando entrambe le loro autovetture hanno preso contemporaneamente fuoco. Claudio Brambilla, 66 anni e Luisa Biella, 58, ancora sotto choc, hanno visto ridursi ad un cumulo di lamiere le loro Porsche Macan e la Dodge Nitro.

Sul gesto non ci sono assoluti dubbi che sia di natura dolosa vista la stessa tempistica dell’accaduto, resta da capire solo da parte di chi e perché, e ci sono volute un paio d’ore da parte dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme che sono divampate in ogni angolo delle automobili.

Luisa Biella, emozionata, ma non spaventata, racconta con rabbia i particolari di quella che poteva essere un’autentica tragedia e dove avrebbero potuto entrambi perdere la vita:

“Ero scesa in strada solo cinque minuti prima con la mia nipotina. Non riesco a pensare quello che sarebbe potuto accadere se avessi aspettato anche solo un istante in più prima di rientrare. Avevo appena chiuso la porta quando abbiamo sentito un frastuono incredibile. Qualcuno gridava, pensavamo a una lite, invece ci stavano chiamando per avvisarci. Mi sono affacciata, ho visto le fiamme altissime. Un inferno”.

Purtroppo questa non é la prima volta che la Biella subisce atti intimidatori da parte di ignoti: “Evidentemente diamo fastidio a qualcuno. Di inchieste ne abbiamo fatte tante e abbiamo sollevato molta polvere sotto il tappeto, ma arrivare a fare qualcosa del genere è davvero inconcepibile”.

E nonostante non siano mai arrivate minacce, il lavoro da parte della giornalista è stato svolto senza pentimenti e senza voltarsi mai indietro, anche quando altri atti gravi l’hanno sorpresa nel corso della professione:

“Mi hanno tagliato le gomme, ho trovato chiodi fuori dall’uscio di casa. È accaduto diversi anni fa e non sono mai stati scoperti i colpevoli. Questa volta però chi ha agito è davvero andato oltre. La strada dove è divampato l’incendio è molto stretta, a ridosso di un’altra abitazione, vicino a una cabina elettrica. Abbiamo davvero temuto il peggio”.

Sono molti i messaggi di solidarietà arrivati ai due giornalisti, tra questi spicca quello dell’Associazione lombarda dei giornalisti: «Invitiamo le autorità competenti a far luce al più presto sull’accaduto agendo nei confronti degli eventuali responsabili affinché non vengano a ripetersi atti intimidatori nei confronti di chi fa informazione“.

 

 

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Crediti Foto: puntomagazine/instagram

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