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Spunta la tassa anti-Covid nello scontrino: sovrapprezzo da 2 a 4 euro. Consumatori tartassati e il Codacons denuncia: “illegale”

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Mancava solo questa, per i consumatori già alle prese con un ritorno nei negozi che, come segnalato dal Codacons, ha visto anche aumenti del 25%, specie da parrucchieri ed estetisti, ma anche in alcuni bar dove i caffè sono schizzati a un +20 cent a tazzina.

L’associazione di consumatori denuncia diverse segnalazioni di scontrini che riportano un sovrapprezzo “che va mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti”, ha specificato il Presidente Carlo Rienzi. Il Codacons parla di “un vero e proprio far west illegale che potrebbe configurare il reato di truffa, e contro cui il Codacons presenta una denuncia alla Guardia di Finanza e all’Antitrust”.

Ma c’è di più. Sempre Rienzi aggiunge infatti che “si registrano casi di centri estetici che obbligano i clienti ad acquistare in loco un kit monouso costituito da kimono e ciabattine, alla modica cifra di 10 euro”. E chi non versa questa sorta di tassa e rifiuta l’acquisto del kit non può sottoporsi ai trattamenti.

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