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Coronavirus, la Campania chiude le scuole. Azzolina “Decisione gravissima”

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Scuole chiuse

L’ordinanza dopo il picco dei contagi nella Regione, in Campania scuole e Università chiuse fino al 30 ottobre. Solo le matricole del primo anno potranno seguire le lezioni in presenza. Azzolina: “Decisione gravissima”

Scontro tra Governo e Regioni

Tra Governo e Regioni è scontro sulle scuole, dopo la decisione della Campania di chiudere gli istituti fino al 30 ottobre. Provvedimento volto a contrastare la recrudescenza di Covid-19 e giudicato “Gravissimo” dal “Ministro dell’Istruzione” Lucia Azzolina

“Se non vogliamo sacrificare la scuola, si può incrementare il lavoro in smart working. La mattina, non sono solo gli studenti a salire sui mezzi pubblici. Lasciare a casa gli alunni è inaccettabile, se vogliamo considerare i numeri dei contagi nelle scuole”.

Le misure sono state prese dalla Regione Campania perché, nelle ultime 24 ore, è stato superato il saldo di 800 unità tra nuovi casi e guariti, parametro che il governatore De Luca aveva indicato come soglia per “chiudere tutto”.

Il presidente dell’Emilia-Romagna e della “Conferenza delle Regioni”, Stefano Bonaccini, propone di dilatare gli orari scolastici su tutta la giornata, cioè mattino e pomeriggio

“La capienza all’80% dei mezzi pubblici, in ore di punta, si fa fatica a controllare” osserva Bonaccini.

A tale riguardo, ha sottolineato, un’eventuale decisione spetta al Governo.

Rimodulazione del trasporto pubblico

Scettico sulla rimodulazione del trasporto pubblico l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco

“Nel giro di poche settimane non si possono rivoluzionare i trasporti di una Regione o una Nazione. Si tratta di investimenti importantissimi, molte risorse da mettere in campo. Non è qualcosa che può essere demandato ad Enti Locali, si tratta di aumentare il parco autobus e i treni delle metropolitane. Sono investimenti enormi. Si era pensato ad alternative che potessero alleggerire l’ora di punta, come l’ingresso scaglionato o il ritorno massiccio allo smart working. In attesa di rinforzare l’infrastruttura si potrebbe pensare a queste misure alternative”.

Vietate le feste 

Nella nuova ordinanza, della Regione Campania, si vietano inoltre le feste in luoghi pubblici aperti al pubblico, privati (al chiuso o all’aperto) e si sospendono le attività di circoli ludici e ricreativi. Vietate anche le cerimonie civili e religiose. Agli Enti e agli uffici competenti, viene raccomandato di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza. Bar e ristoranti, invece, non possono vendere cibo d’asporto dalle 21.00, mentre resta consentito il “delivery” senza limiti di orario. Sono inoltre state adottate “misure rigorose” con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e di ridurre al massimo la mobilità “difficilmente controllabile”.

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Crediti Foto: Shutterstock.com

 

 

 

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