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In crociera dopo il Coronavirus (con tampone), ecco cosa ho notato

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Costa Deliziosa, crociera post Coronavirus

Crociera post Coronavirus: Quali sono le differenze rispetto al passato? Le normative sanitarie vengono rispettate? Come sono organizzate le diverse attività di bordo? Tra restrizioni e perplessità, le compagnie di navigazione tentano il ripristino delle loro attività salpando, finalmente, verso la normalità.

Fratelle e sorelli d’Italia, crocieristi di tutto lo “Stivale” benvenuti in questo nuovo articolo! Oggi, cari “Nerd in Viaggio”, cerco di rispondere alle domande, più frequenti, che vengono poste su questo argomento…

Imbarco

A settembre, con la ripartenza delle compagnie di navigazione, ho deciso di salpare, a bordo di Costa Deliziosa, per un viaggio all’insegna del “Bel Paese”. L’itinerario, infatti, mi ha permesso di visitare alcune città (o borghi) adagiate/i sulla costa orientale dell’Italia: Trieste, Bari, Corigliano-Rossano, Catania e Siracusa.

No, ASPETTATE! Non cambiate articolo! Va bene ok! Vado al dunque e vi racconto, nel post Coronavirus, come sono organizzate le procedure d’imbarco…

Il coordinamento della società, in tutta onestà, mi ha piacevolmente stupito. Il check-in online, da espletare 72 ore prima della partenza, consente di completare alcune pratiche burocratiche in autonomia. Stampare i documenti di viaggio da casa, dunque, riduce i tempi di attesa ed evita possibili assembramenti. Stessa cosa dicasi per l’autocertificazione medica (da compilare online sul sito costacrociere.it). Ora, lodando il porto di Trieste per la pulizia impeccabile di ogni locale, stilo l’elenco delle procedure che (una dopo l’altra sotto gli “occhi attenti” degli addetti ai lavori) seguono il deposito-bagaglio (fuori dal terminal) e precedono l’ingresso vero e proprio sulla nave:

  1. Rilevazione temperatura con termoscanner
  2. Ritiro codice a barre (personale) d’apporre sulla provetta del tampone
  3. Tampone rapido
  4. Attesa, di 40/50 minuti, nell’apposita sala rispettando il distanziamento sociale (a disposizione bevande)
  5. Check-in (consegna documenti viaggio già stampati) e ingresso in nave (se tampone negativo)

Accoglienza a bordo

La cabina era pronta nell’immediato, sanificata e pulita in maniera impeccabile. Al suo interno è possibile trovare il kit con 5 mascherine chirurgiche. Ho notato, invece, l’assenza del classico diario di bordo: scelta probabilmente dovuta alla volontà di ridurre possibili contagi da contatto (e la quantità di carta prodotta). La valigia, come sempre, non ha tardato ad “arrivare”. Successivamente, alcuni membri dell’equipaggio mi hanno “indirizzato” verso il ristorante al “Ponte 9”, quello solitamente adibito a buffet. Tutto questo con frequente “sanificazione mani” e indossando (sempre) la mascherina. Era consigliato non recarsi fisicamente presso i vari punti d’informazione, ma piuttosto provvedere online alle varie prenotazioni. Due possibili soluzioni, poi, per completare la prova d’emergenza: eseguirla recandosi (immediatamente) presso il punto di ritrovo dove, sotto la supervisione dell’equipaggio, la si svolge in maniera “privata” oppure nella maniera classica, ma con maggior attenzione verso il distanziamento sociale.

Ristorazione 

Colazione e pranzo, a differenza del passato, vengono servite con la stessa modalità della cena: selezionando le portate da un menù. Quest’ultimo, tramite QR code, è consultabile sul proprio smartphone (tutto molto semplice). Soluzione molto tecnologica, ma forse non adatta a tutte le fasce d’età. Ovviamente il cameriere, oltre che assegnare il posto e servire le pietanze, rimane a disposizione per qualsiasi necessità. Eliminato, dunque, il “buffet libero” come eravamo soliti “aggredire”. Questo, non sta a significare meno quantità (o meno scelta) di cibo a disposizione; per saziare ulteriormente l’appetito basterà semplicemente richiedere un eventuale “bis” oppure una differente portata. Ho visto gente fare, “tris”, “poker”, “cinquine” e addirittura “tombole” senza problema alcuno…se non per le povere toilette nel post-digestione.

Escursioni 

Ora si possono acquistare, se si desidera scendere dalla nave, solo escursioni fornite dalla compagnia. In gruppi ristrettì, sempre utilizzando la mascherina, si visitano le varie destinazioni. Sono previste multe rigide (ed eventualmente divieto di rientro a bordo) per chi abbandona il gruppo o non fa uso dei dispositivi di protezione.

Benessere e salute 

Il centro benessere offre una vasta gamma di trattamenti e massaggi. A disposizione davvero un’infinita scelta: al fango, all’argilla, al talco, al cioccolato, al prosciutto cotto etc. Per le normative anti-COVID (ovviamente) non si può fruire del bagno turco e della sauna. La palestra, invece, è a totale disposizione dei clienti ma, dopo l’utilizzo dei macchinari, è necessario procedere individualmente alla sanificazione. Vengono richiesti, all’ingresso, nome e cognome per garantire eventuale tracciabilità in caso di positività.

Attività di bordo

Le varie attività di bordo, come ad esempio balli, yoga e giochi per i più giovani, vengono organizzate ma sulla base di piccoli gruppi (regolarmente distanziati). Le feste legate alle serate a tema, che prevedevano il classico affollamento (esempio serata bianca), sono momentaneamente sospese.

Affluenza attuale

Attualmente, a bordo, non ci sono tantissime persone. Se da un lato questo permette di godersi appieno la nave, con maggior cura verso il cliente da parte dell’equipaggio, dall’altro è necessaria una riflessione: il turismo è una risorsa importante per la nostra economia.

Conclusioni

Viste tutte le norme precauzionali e la necessità del settore turistico di “accendere” nuovamente i motori, consiglierei a chiunque di riprendere la navigazione a bordo di queste fantastiche navi che, visti i protocolli sanitari adottati, oggi (come non mai) sono le uniche “zone verdi” d’Italia. Importante, in ogni caso, adeguare le nostre abitudini alle attuali disposizioni per riprendere a viaggiare nel massimo rispetto di tutti i passeggeri.

Dal testo alle immagini, ecco il video dell’imbarco

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Crediti Foto: Venturelli Bruno