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Coronavirus. Christian Jessen, da Malattie Imbarazzanti a “commenti imbarazzanti”: “Il coronavirus? Una scusa degli italiani per prolungare la loro siesta”

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Christian Jessen

Christian Jessen, fino ad oggi, era un medico televisivo non molto noto, per essere protagonista su Real Time, di un programma in onda sempre in seconda fascia: Malattie Imbarazzanti. Lo scopo del programma è quello di aiutare le persone con vari disturbi medici ma che sono troppo imbarazzate per mostrarle al proprio medico di fiducia. Il programma può inoltre aiutare anche gli stessi spettatori all’auto-diagnosi casalinga senza doversi recare dal proprio medico.

Jessen, oltre al sopracitato programma, ha presentato anche “Supersize vs Superskinny” (Supergrassi contro supermagri), e prodotto e narrato un documentario intitolato “Cure me, I am gay” (Curatemi, sono gay), su presunte terapie per “curare l’omosessualità”, che già di per sé lascia intuire una certa natura tendente all’ intolleranza, perciò, in realtà, non dovrebbero far scalpore certe sue dichiarazioni.

Comunque, interpellato radiofonicamente alla rete Fubar, il “medico”, secondo quanto riporta il quotidiano Independent, ha candidamente dichiarato: “Quello che dico potrebbe essere un po’ razzista, e mi toccherà scusarmi, ma non pensate che il coronavirus sia un po’ una scusa? Gli italiani, sappiamo come sono, per loro ogni scusa è buona per chiudere tutto, interrompere il lavoro e fare una lunga siesta”. Usa proprio il termine spagnolo, “siesta”, diffuso anche in inglese, alludendo a un prolungato riposino pomeridiano, ovvero nelle ore lavorative.

https://www.youtube.com/watch?v=sBNm12Ybvjs

 

A quel punto, il conduttore, gli chiede cosa ne pensa in merito alla decisione del Governo Britannico, nella fattispecie del Primo Ministro Boris Johnson, di ritardare la chiusura delle scuole per ottenere la cosiddetta “immunità di gregge” e relativo sacrificio dei più deboli:

“Concordo in pieno”, risponde il dottor Jessen. “Penso che sia un’epidemia vissuta più sulla stampa che nella realtà. In fondo anche l’influenza uccide migliaia di persone ogni anno. “Lo so, è tragico per le persone coinvolte, ma non si tratta di grandi numeri. Non colpisce le madri, non riguarda le donne incinte, e nemmeno i bambini per quanto sappiamo, perciò perché questo panico di massa? Diciamo la verità, è solo un brutto raffreddore. Non è una vera epidemia, o meglio, ovviamente lo è, ma ci preoccupiamo troppo. Beh, spero di non dovermi rimangiare queste parole!”

Diamo a questo medico un altro programma: “Parole Imbarazzanti”!

Crediti Foto: uktv/instagram

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