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Juventus-Milan e Napoli-Inter, share del 33,96% e del 32,3%. Ma il calcio non doveva guardarlo nessuno?

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Juventus-Milan - Semifinale di ritorno Coppa Italia 2019/2020 share TV

Boom di ascolti per Juventus-Milan e Napoli-Inter. Il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, giocate allo “Juventus Stadium” di Torino e al “San Paolo” di Napoli, hanno fatto registrare uno share del 33,96% e del 32,3%. Le sfide, terminate col risultato di 0-0 e 1-1, hanno proiettato la squadra bianconera e i partenopei nella finale del trofeo nazionale

La solita ipocrisia all’italiana

Ci sono “detti popolari” che entrano, prepotentemente, nella mente di ognuno di noi. Alcuni di questi, poi, colpiscono per la tremenda veridicità del loro significato intrinseco. È il caso, ad esempio, del famoso: “Ognuno tira l’acqua al proprio mulino“. Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da contestazioni e manifestazioni, volte a “gridare” un forte senso di disdegno, verso gli organi sportivi tutti. Queste “proteste” sono giunte da parte dei sostenitori dei vari club italiani, quelli che sostengono di essere i veri “tifosi“. Alcuni sono arrivati addirittura, in maniera alquanto poetica e del tutto organizzata, ha rilasciare comunicati stampa nei quali, attraverso parole particolarmente complesse, suggerivano di sospendere il campionato.

“Di fronte a gravi tragedie o pandemie, come quella da Coronavirus, deve essere la vita umana a trionfare! A discapito, ovviamente, di semplici attività sportive destinate solo allo svago del rispettivo pubblico di destinazione”

Parole sagge queste e probabilmente anche “sacrosante“, ma proviamo ad analizzare alcune fonti di provenienza. Non farò nomi, ma facendo una rapida “verifica incrociata” emerge immediatamente un dato curioso. Tra i “supporter” e i presidenti, più indignati dalla situazione e volenterosi di “fermare il calcio italiano“, troviamo quelli delle squadre che più hanno deluso le aspettative stagionali. Compagini che, a discapito di una presentazione estiva in “pompa magna“, hanno meritato posizioni in classifica, prima dello stop, a ridosso delle retrocessione. Oppure giunte da sostenitori convinti di “giocarsi il titolo finale” e che invece, con ogni probabilità, dovranno addirittura rinunciare a un piazzamento UEFA.

Il calcio è un azienda

Molte persone faticano a comprendere che il calcio è un azienda vera e propria e che piaccia oppure no, tra quelle che portano più introiti all’economia del “nostro Paese”. Dietro a “questo mondo” non ci sono solo ricchi calciatori, ma tutta una serie di lavoratori e professionisti del settore (dal magazziniere al giornalista), che grazie a questo “semplice” sport, sfamano le proprie famiglie.

Voglia di calcio dopo il Coronavirus

Ad attenuare un po’ l’appetito ci aveva pensato la Bundesliga. Qualsiasi campionato, dopo un “periodo di astinenza da calcio” così duraturo, sarebbe stato spettacolare. Gli italiani hanno fame di calcio e per tanti cittadini del “nostro Paese”, questo sport è parte integrante del DNA. Dopo tre mesi senza pallone, la riprova è giunta nelle semifinali di Coppa Italia. Gli ascolti su RAI 1, per Juve-Milan e Napoli-Inter, sono stati elevatissimi: quasi 8,3 milioni di spettatori, con share del 33,96%, per la gara giocata a Torino e 7,119 milioni, con share del 32,3%, per quella di Napoli. Per capirci: il festival di Sanremo ha fatto numeri di poco superiori.

Ripartenza

Certo, giusto ammetterlo, sono state partite particolari. L’attenzione del pubblico era rivolta negli sguardi dei calciatori, intenta a scovare qualche segno di preoccupazione. Toccante, durante il minuto di silenzio per le vittime del Covid-19, l’applauso rivolto ai rappresentanti di medici e infermieri. Infine, un pensiero per il racconto della partita: l’emozione nelle voci dei telecronisti era palpabile, ma altamente giustifica.

I numeri

Su RAI 1, nella giornata di venerdì 12 giugno, sono stati circa 8,3 mln gli spettatori sintonizzati. Giusto per avere qualche confronto, su RAI 3, il film “Notte prima degli esami” ne ha registrati 807 mila. Su Canale 5, “Notting Hill”, 2 mln. Su Rete 4, invece, 1,356 mln per la trasmissione “Quarto grado-le storie”. Nella giornata di ieri, sabato 13 giugno, 7,119 mln gli utenti sintonizzati sulla sfida di Napoli. 1,864 milioni (share del 9,2%) fatti registrare dal film “Guardia del corpo” su Canale 5.

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