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Mei/Indipendenti

Mei, Rubrica. MUSICA IN GIALLO. Susanna Parigi, esemplare artistico di bellezza, ricerca e versatilità: studiatela!

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Di Roberta Giallo
Vi avevo avvertito.
D’ora in poi non più foto, ma fumetti, ritratti (o in digitale o a matita, con acquerelli o pennarelli)… ma non foto!
È così che desidero parlarvi degli artisti che amo, o che suscitano in me interesse, ammirazione, curiosità, mettendoci del mio, con le “arti” che mi si confanno; il disegno è una di queste.
Del resto tratteggiare con la matita e con i colori in qualche modo assomiglia a scrivere.
Si può “ritrarre” qualcuno o qualcosa con il segno grafico, ma anche con le parole, sebbene nello specifico una cosa arrivi là dove l’altra non potrebbe e viceversa. Allora esse si compensano, e compensare e compensarsi mette ordine nel mondo.
“Ritratti”.
Ecco, ho trovato un’altra parola chiave che mi aprirà altre porte, spero innanzitutto quelle del vostro autentico interesse suscitato in voi da questa mia rubrica in cui tira aria nuova.
E oggi scelgo di iniziare “questo nuovo look esteriore e interiore” della mia rubrica” con  Susanna Parigi, cantautrice e artista mastodontica ad ampio raggio, muovendomi con le parole e con un’immagine, un ritratto in fingerdrawing on ipad.
Credo che ogni cantautrice/tore (ma non solo) dovrebbe ascoltarla, immergersi nei suoi album, che ci rivelano un’anima creativa colma di talento, passione e costante ricerca.
La consiglio proprio come qualcosa che sarebbe bene studiare “a scuola”, perché Susanna Parigi è già un fatto storico, è già storia della musica, sia per il lungo percorso alle spalle _nonostante il suo sembiante sia quello di una ragazzina_ sia perché in lei colgo quella lucentezza propria delle anime autentiche, intellettualmente e artisticamente.
Quelle che se “approfondite”, ti spostano. Ti danno una spinta verso altri orizzonti da osservare.
Tanto per cominciare, vi consiglio l’ascolto di un paio di pezzi in cui il misticismo a cui mi conduce il cantato mi porta ad immaginarla come una “Strega Buona”, dotata di superpoteri:
“Dall’Anima al corpo” e  “Una porta nel tempo”, (Album “In Differenze” 2003) sono canzoni-viatico a cui abbandonarsi per giungere altrove.
Amata da musicisti e persino da filosofi, Galimberti è uno di questi, Susanna è esempio artistico vivente di pienezza, bellezza e versatilità.
Amatela, conoscetela meglio, studiatela! E rivolgetevi anche a Wikipedia, perché di starci, Lei, lo merita davvero!
A martedì.
Vostra,
Roberta Giallo.
UNA PORTA NEL TEMPO
LEGGI QUI L’ARTICOLO ORIGINALE SUL SITO DEL MEI.
Roberta Giallo

 

Crediti foto: Mei