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Coronavirus, fuorisede casertano precario fa una donazione al Policlinico di Pavia

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Donazioni al Policlinico San Matteo di Pavia, che è oberato di lavoro a causa dell’emergenza, sono arrivate da parte di un ragazzo meridionale e precario, Francesco Di Stasio, che ha deciso di restare al Nord e inviare dei soldi all’Ospedale, perché “La vita degli altri è nelle nostre mani”.

Crediti Foto: Profilo Twitter Francesco Di Stasio

Cresciuto a Sessa Aurunca in provincia di Caserta dalla sua nascita nel 1989, Francesco Di Stasio, dopo aver completato i suoi studi nell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, vive a Torino. È dottorando in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica del Politecnico di Torino. La sua, come quella di tanti coetanei, è una vita fatta di precarietà e incertezze. Nonostante il continuo pensiero per la sua famiglia di origine, Francesco è rimasto al Nord, perché “la sicurezza degli altri è più importante delle mie comodità”, e “biasimo chi è sceso dai genitori” ha detto. Vivendo a pochi passi dal focolaio principale del Nord Italia, Francesco ha deciso di fare una donazione alla fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, che in queste ultime settimane sta facendo fronte ad una emergenza nel reparto di malattie infettive senza precedenti. “ Ho scelto di donare invece di spendere risparmi in ‘sfizi’, perché la vita degli altri è nelle nostre mani. Gli ospedali hanno bisogno di aiuto”.

Il perché delle Donazioni al Policlinico di San Matteo di Pavia  

In barba agli anti meridionali, Francesco Di Stasio è un esempio da seguire. “Non voglio elogi, solo che altre persone mi imitino e donino al Policlinico San Matteo, perché stanno lavorando per salvare vite umane e non possiamo restare indifferenti. Siamo una comunità, e la vita del prossimo dipende da noi”. Il dottorando Di Stasio ha poi esortato gli altri a fare una donazione. “Il policlinico San Matteo di Pavia ha allargato il reparto di malattie infettive, il personale medico tutto sta facendo un lavoro estenuante che merita tutta la nostra stima. È importante che facciamo sentire loro la nostra vicinanza, facendo donazioni che gli consentano di continuare a fare tutto il possibile affinché nessuno resti indietro e tutti i pazienti ritornino a casa”. Le donazioni verranno usate per pagare medicinali, attrezzature e nuovo personale. Per poter donare, il Policlinico San Matteo di Pavia ha creato questo link, clicca qui.

Le testimonianze del personale medico del Policlinico di Pavia  

Sono tante le testimonianze sui media riguardo l’emergenza al Policlinicodi Pavia. Un’infermiera di 32 anni messinese che vuole restare anonima, ha dichiarato a Tempo Stretto di “avere paura e che nonostante si trovi ad affrontare quella che sarà l’esperienza più dura” della sua carriera da infermiera “non ha mai neppure lontanamente pensato di scappare da Pavia per tornare dai suoi affetti al sud”. “Non sono un’eroina, è il mio lavoro” ha dichiarato a Tempo Stretto.  “E’ il nostro lavoro, quello che abbiamo scelto. Purtroppo quello che tutti i giorni si propone ai miei occhi è Tanto,Troppo; vedere gente implorare Aiuto, vederli in un lasso di tempo brevissimo non riuscire più a respirare autonomamente, essere qui ora, è un atto dovuto e di responsabilità, questo è il mio posto. Non biasimo i miei coetanei che sono scappati verso il sud, forse se il mio lavoro fosse stato un altro anche io avrei potuto cedere al terrore. La paura è davvero tanta”. Anche lei ha invitato a fare le donazioni.

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Crediti Foto: Profilo Facebook Francesco Di Stasio, Profilo Twitter Francesco Di Stasio, Sito crowfunding Policlinico San Matteo Pavia