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TV, Musica. Non c’è pace per Marco Carta: Il PM ha fatto ricorso in appello. Riaperto il caso del furto alla Rinascente

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Per Marco Carta, ex vincitore di Amici e di Sanremo, sembrava finito il periodo terribile. Come ricorderete e come qui scritto, il cantante sardo, assieme ad una sua amica, era stato accusato di avere rubato 6 magliette alla Rinascente, reato per cui ,il pm Nicola Rossato, aveva chiesto otto mesi di carcere e una multa di quattrocento euro, ma lui si era da sempre detto innocente, tanto da andare a gridare la sua estraneità dei fatti in tv da Barbara D’Urso. Carta, dopo aver chiesto il rito abbreviato, è stato assolto. Emozionato e felice aveva detto Adesso posso riprendere ancora più forte la mia musica e le mie giornate, ora posso tornare a sorridere”

Voci di corridoio, infatti, davano il cantante come uno dei concorrenti del Festival Di Sanremo 2020; alla notizia da noi data, non era seguita nessuna conferma e nessuna smentita, motivo per cui, si è creduto che, quantomeno, la trattativa fosse in corso.

Purtroppo, però, la notizia arrivata in queste ore, smonta tutta la felicità di Carta: Il PM, ha fatto ricorso e ha chiesto di riaprire il caso. La motivazione riguarda le placchette antitaccheggio: secondo il Giudice, rimuovendole e avendole nascoste in bagno, avrebbe indubbiamente contribuito al furto, atto confermato da un testimone oculare. Per lui è colpevole e va condannato.

Tutto da rifare, quindi, per Marco, ma, soprattutto, una notizia terribile da sostenere sotto le feste, e che,  in vista del Festival di Sanremo targato Amadeus, potrebbe contribuire ad interrompere le “eventuali” trattative in corso ad una sua partecipazione.

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