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SANREMO HISTORY. “Vorrei ricordarti fra cent’anni”: la sfida delle edizioni. Il 1983 batte per un soffio il 1986. Oggi in sfida 1990 e 1991

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Il 1983 batte per un solo voto in più della nostra giuria di redazione il 1986! Oggi in sfida due edizioni vicinissime nel tempo: 1990 e 1991

 

E’ il lungo percorso che ci porterà a decretare l’edizione principe delle 69 che si sono svolte finora del Festival di Sanremo. Dal 7 gennaio al 4 febbraio una sfida al giorno con il sistema degli scontri diretti stile tabellone tennistico. Tutti i giorni alle 13 vi renderemo conto dei risultati della sfida del giorno prima e vi presenteremo la sfida del giorno successivo: sedicesimi di finale, ottavi, quarti, semifinali e finale che decreterà quella che, secondo la redazione di OA Plus, è l’edizione più bella del Festival di Sanremo.

A passare il secondo turno degli ottavi di finale nell’ambito della sfida lanciata dal nostro contest “Vorrei ricordarti fra cent’anni” è stata, per un solo voto in più, l’edizione del 1983 contro quella del 1986. 

Per il 1983 avevamo scelto questi 5 brani: MARGHERITA NON LO SA  Dori Ghezzi; VACANZE ROMANE Matia Bazar; L’ITALIANO Toto Cutugno; VITA SPERICOLATA  Vasco Rossi; 1950 Amedeo Minghi

L’edizione del 1983 del Festival di Sanremo, la 33esima, fu condotto da Andrea Giordana affiancato da Isabel RussinovaAnna Pettinelli ed Emanuela Falcetti, all’epoca le tre presentatrici del programma musicale Discoring.

A fare scalpore fu Vasco Rossi, alla sua seconda ed ultima partecipazione al Festival come cantante in gara, con Vita spericolata, divenuta poi una delle sue canzoni più famose (nonostante il pessimo piazzamento nella gara: si classificò infatti al penultimo posto), che nella serata finale, in polemica con l’organizzazione, lasciò il palco mentre il suo brano era ancora in esecuzione, rivelando così al pubblico che gli artisti si stavano esibendo in playback.

Quasi per contrappasso, non altrettanto brillante si rivelerà invece la carriera musicale della vincitrice di quell’edizione: Tiziana Rivale, che si aggiudicò la vittoria della kermesse con il brano Sarà quel che sarà, la quale, in seguito alla vittoria del Festival, registrò modesti riscontri di vendite e di popolarità, tanto che, dopo alcuni anni, scomparirà dalla scena musicale.

Altre canzoni di quell’edizione, assieme alla già citata Vita spericolata, che riscossero un ottimo successo di vendite furono la quarta classificata Vacanze romane dei Matia Bazar (vincitori del Premio della critica) e, soprattutto, la quinta classificata, L’italiano di Toto Cutugno, che vendette milioni di copie in tutto il mondo ed è ancora oggi considerata il pezzo più famoso del repertorio di Cutugno; tutti i brani citati sono divenuti in poco tempo degli evergreen della musica italiana. Non ultimo, il brano con cui Amedeo Minghi esordisce al Festival, 1950, subito eliminato e anche risultato ultimo nel concorso sperimentale del Totip: il brano si rivelerà uno dei suoi più apprezzati, e un classico della canzone d’autore italiana.

Il festival del 1983 vide la partecipazione di un giovane esordiente Marco Armani con il brano “E’ la vita”, che gli valse il decimo posto.

Salutiamo dunque il 1986, per il quale avevamo scelto questi 5 brani: ADESSO TU Eros Ramazzotti; IL CLARINETTO  Renzo Arbore; SENZA UN BRICIOLO DI TESTA Marcella Bella; E’ TUTTO UN ATTIMO Anna Oxa; LEI VERRA’ Mango. 

E oggi in sfida il 1990 e il 1991

 

Per il 1990 abbiamo scelto questi 5 brani:

UOMINI SOLI  Pooh

GLI AMORI Toto Cutugno

VATTENE AMORE Mietta/Amedeo Minghi

LA NEVICATA DEL ’56  Mia Martini

DISPERATO Marco Masini

 

 

Il quarantesimo Festival di Sanremo si tenne dal 28 febbraio al 3 marzo 1990 e fu presentato da Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci, quest’ultima alla sua seconda conduzione del Festival dopo quella del 1988.

Il Festival del 1990 segnò una straordinaria svolta: fece rientrare l’orchestra (assente da dieci anni) e tentò la formula dei cantanti stranieri abbinati a quelli italiani che tanto funzionò negli anni sessanta, artisti che si esibivano però fuori gara.

Due gli esordi ‘canori’ assoluti di questo festival: Rosalinda Celentano, figlia terzogenita di Adriano e Claudia Mori, e Silvia Mezzanotte, quest’ultima diventata dieci anni dopo la voce dei Matia Bazar.

Vincitori della kermesse nella sezione Big risultarono i Pooh con il brano Uomini soli mentre tra le Novità s’impose Marco Masini con la canzone Disperato; grande successo di vendite fu riscontrato anche dalla canzone, terza classificata tra i Big, Vattene amore cantata in coppia da Amedeo Minghi e Mietta, divenuta in breve tempo un vero e proprio tormentone.

Mia Martini si aggiudicò per il secondo anno consecutivo il Premio della critica, con la canzone La nevicata del ’56 scritta per lei da Carla Vistarini, Luigi Lopez, Fabio Massimo Cantini e Franco Califano.

L’interpretazione di Ray Charles, abbinato a Toto Cutugno, fu accolta da cinque minuti di applausi: Cutugno rivelò anni dopo di avere rischiato la squalifica assieme al cantante statunitense: Ray Charles diede un’interpretazione del brano basandosi sul provino originale di Gli amori che Cutugno gli aveva spedito, e che era stato successivamente modificato in quattro battute.

Fu con il 76,26% di share la seconda finale più vista di sempre.

Ad abbandonare la competizione è invece il 2005, per il quale avevamo scelto questi brani: “Angelo” di Francesco Renga, “Che mistero è l’amore” di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, “Mentre tutto scorre” dei Negramaro, “Ovunque andrò” delle Vibrazioni e “Da Grande” di Alexia.

Per il 1991 abbiamo scelto questi 5 brani:

SE STIAMO INSIEME Riccardo Cocciante

SPALLE AL MURO Renato Zero

PERCHE’ LO FAI? Marco Masini

GLI ALTRI SIAMO NOI Umberto Tozzi

SPUNTA LA LUNA DAL MONTE Pierangelo Bertoli/Tazenda

 

https://youtu.be/XX8qfcq9ky8

 

Il quarantunesimo Festival di Sanremo si tenne dal 27 febbraio al 2 marzo 1991 e fu presentato da Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech.

In questa edizione il Festival tornò a svolgersi al Teatro Ariston, riaperto dopo un anno di lavori di restauro ed ampliamento. Anche in questa edizione ci fu spazio per gli artisti stranieri ad affiancare i big italiani, ma pochi furono poi quelli che incisero il brano.

Vincitore dell’edizione che si assicurò poi il Telegatto come miglior trasmissione musicale dell’anno fu tra i Big Riccardo Cocciante con la canzone Se stiamo insieme, che precedette un sontuoso Renato Zero con quella “Spalle al muro” scritta per lui da Mariella Nava. Tra le Novità trionfò invece Paolo Vallesi con il brano Le persone inutili.

A dispetto del tredicesimo posto nella classifica finale del Festival, grande successo di vendite fu ottenuto dal bizzaro brano Siamo donne cantato in coppia da Sabrina Salerno e Jo Squillo, divenuto uno dei tormentoni musicali di quell’anno.

Rod Stewart venne cacciato perché l’organizzatore non acconsentì a fargli eseguire un solo brano invece dei due previsti.

La novità di questa edizione fu l’introduzione della giuria demoscopica come mezzo di votazione dei cantanti.

 

Chi vincerà fra il 1990 e il 1991? Il verdetto come sempre domani, alle 13!

 

La prossima sfida sarà invece tra il 1994 e il 1987.

 

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