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Rosa Chemical, Made In Italy funziona ma è arrivato il tempo della rivoluzione

Rosa Chemical ha stregato Sanremo 2023 con una vera e propria orgia estetica. Ma il nostro ha le carte in regola per cambiare i connotati al pop italiano. Per farlo, serve osare

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Rosa Chemical Made in Italy

MADE IN ITALY| LA RECENSIONE 

Un’esplosione calcolata. Tra i grandi protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo non si può non citare Rosa Chemical, artista che sul palco dell’Ariston ha portato, grazie alla sua “Made in Italy“, un messaggio importantissimo da veicolare, un inno genderless alla fluidità e alla libertà sessuale ma così tanto indispensabile come in questo momento. Per farlo il nostro si è affidato a un canone ben preciso, perfetto per il momento ma da andare a scandagliare in vista delle prossime uscite.

Sì perché appare evidente come ci sia una differenza significativa tra la “Made in Italy” proposta nella città ligure e quella che poi si è comunque ben comportata nelle radio e in streaming (certificato dal disco di platino). Inutile girarci intorno: la performance, impreziosita da un  make up da capogiro, da un outfit iper cool e da un posing da urlo, ha contribuito alla buona riuscita di un pezzo che, preso singolarmente, fatica a reggere il confronto con l’esibizione.

Rosa Chemical ha saggiamente deciso di presentarsi davanti al pubblico con un bel compromesso del proprio stile, portando in scena un delirio elettronico in salsa burlesque con tanto di riferimenti disseminati alla lezione di Renato Carosone. Un tratto molto caratteristico e radiofonicamente molto forte che ha consentito all’artista di trovare immediatamente breccia negli ascoltatori mainstream.

Adesso che però il successo, quello vero, è arrivato, Rosa dovrà riuscire a resistere alle tentazioni e non accontentarsi, provando ad unire la coolness editoriale a quella musicale, optando dunque per delle scelte più audaci e scandalosamente pop, per citare il grande Francesco Bianconi. Già in passato infatti il musicista ha dimostrato di saper confezionare delle proposte molto accattivanti e, allo stesso tempo divisive (pensiamo al ciclo di “Polka“).

La rivoluzione passa soprattutto dal dissenso. E lui ha tutte le carte in regola per stravolgere, veramente, i canoni del pop italiano. In sostanza, occorre superare l’effetto Achille Lauro, pilastro di una nuova rivoluzione estetica che però non è riuscita a compiere il passo più importante. Restiamo fiduciosi.

VOTO: 7

AGGETTIVO:  INTELLIGENTE

ARTISTA: ROSA CHEMICAL
SINGOLO:  MADE IN ITALY
ANNO: 2023
ETICHETTA: UNIVERSAL MUSIC ITALIA
AUTORI: DAVIDE SIMONETTA, MANUEL RONCATI, OSCAR INGLESE, PAOLO ANTONACCI

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