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Diodato e l’esordio con “E forse sono pazzo”. Storia di un predestinato

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Cover "E forse sono pazzo"

Il trionfatore dell’ultima edizione del Festival Di Sanremo già nel 2014 mandava chiari segnali su cosa sarebbe diventato successivamente: il miglior cantuatore della scena italiana.

E FORSE SONO PAZZO | LA RECENSIONE

La quadra perfetta non si raggiunge mai per caso. Anche se Antonio Diodato in sole tre produzioni è riuscito a confezionare il disco pop d’autore perfetto. “Che vita meravigliosa”, dove è inserito anche “Fai rumore, brano che ha trionfato alla settantesima edizione del Festival di Sanremo, è infatti la summa calibrata dei due dischi di inediti precedenti, “Cosa siamo diventati” (2016) ed “E forse sono pazzo“, ristampato nel 2014 per Narcisse dopo la trionfale rivelazione nella sezione Nuove Proposte della Kermesse festivaliera con Babilonia.

La prima fatica discografica di Diodato è, niente più e niente meno, il suo biglietto da visita: ruvida e malinconica, energica ed intimista, un tira e molla emozionale che sarà ancora più evidente nel lavoro successivo per essere poi bilanciato ad hoc nell’ultima uscita.

Tredici passaggi – tra cui una splendida cover di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè e una bonus track – di complessa semplicità, in cui il cantautore originario di Taranto è riuscito, fin dagli albori, a coniugare la freschezza del cantautorato italiano con un sound dal respiro più britannico senza cadere nell’oblio macchiettistico e stucchevole.

Tra gli episodi più riusciti da evidenziare necessariamente “Capello Bianco” e “E non so neanche tu chi sei“, in cui il nostro si ispira al movimento indipendente (quando ancora non si chiama indie) italiano dei primi dieci anni del nuovo millennio, ma anche il folk di “Ubriaco” e “Se solo avessi un altro”, brano dove mette alla prova la sua altissima tessitura vocale.

Pulito ma ruvido, malinconico e intimista, guizzante e riflessivo. Diodato, già nel 2014, tracciava la strada per la nuova musica italiana d’autore, dove oggi è diventato, con ampio merito, il massimo rappresentante. Chapeau.

VOTO: 8/10

AGGETTIVO:  PREDESTINATO

TRACKLIST:

1. Mi fai morire
2. Ubriaco
3. Ma che vuoi
4. E forse sono pazzo
5. I miei demoni
6. Panico
7. Capello bianco
8. Patologia
9. Amore che vieni amore che vai
10. Se solo avessi un altro
11. E non so neanche tu chi sei
12. Gli alberi
13. Babilonia {{BANNER_DIODATO_Babilonia}}
14. I miei demoni (live)

ARTISTA: DIODATO

ALBUM: E FORSE SONO PAZZO

ANNO: 2014

ETICHETTA: LA NARCISSE

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