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Musica internazionale

“A Christmas Cornucopia” di Annie Lennox è (ancora) il disco di Natale che non ti aspetti

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A CHRISTMAS CORNUCOPIA | LA RECENSIONE

Un po’ come il temporale a pasquetta, le lumache dopo la pioggia, “non è tanto il caldo, quanto l’umidità”, puntuali a dicembre arrivano anche le rivisitazioni dei grandi classici del repertorio natalizio mondiale: non resta che rassegnarsi a questo destino tutto renne e lustrini che, a quanto pare, sembra toccare prima o poi a tutte le grandi star della musica, o quasi. “A Christmas Cornucopia” è il turno della cantautrice scozzese sessantacinquenne Annie Lennox, la “Grace Jones bianca”, fondatrice di uno dei gruppi più iconici del synth pop britannico, gli Eurythmics, che nel 2010 pubblica il lavoro per Island Records. Beh, c’è da dire che quando si tratta di una voce così, vale la pena di ascoltare a ripetizione anche brani come “Silent Night” o “The first Noel”: le dodici tracce de “A Christmas Cornucopia” sono tutte reinterpretazioni di alcuni fra i più celebri brani di Natale tradizionali più un inedito scritto dalla Lennox, “Universal Child”, che vanno a comporre un album in cui, tutto sommato, lo stile ed il timbro inconfondibile della cantante vanno a soppiantare la melassa e le melodie lente e poco andanti che la tradizione di Babbo Natale a volte impone, nel risultato di un ascolto in fin dei conti meno noioso del previsto. Certo, c’è poco e niente dell’androgina scozzese che ha ridisegnato i contorni dell’elettronica pop mondiale con brani di una potenza artistica ineguagliabile quali “There must be an Angel”, “Sweet dreams”, “Love is a stringer”, “Who‘s that girl”, ma il lavoro si rivela comunque godibile, il carisma vocale della Lennox emerge laddove può, rendendo l’ascolto natalizio tuttavia meno convenzionale del previsto.

Nonostante sia passata quasi una decade dalla pubblicazione, senza dubbio “A Christmas Cornucopia” mantiene la sua originalità grazie a quella punta di darkside che l’artista spruzza ove possibile, con la sua voce magnetica, potente ed ipnotica, meravigliosamente supportata dall’orchestra di trenta elementi. “Ho conosciuto queste canzoni, questi canti nel corso della mia vita, li ho cantati quando ero piccola. Sono in me. Sono una parte enorme della mia vita. Quindi non è una selezione arbitraria. I rapporti con quei pezzi di musica erano già lì prima che mi avvicinassi alla registrazione”, dichiarò la Lennox in occasione dell’uscita dell’album, che a maggior ragione vale la pena di riascoltare, anche solo una volta, anche solo per lasciarsi cullare dalla sua voce, sempre amabilmente a metà fra la ruvidezza ed il candore.

VOTO: 7/10

AGGETTIVO: CANDIDO 

TRACKLIST: 

Angels from the Realms of Glory

God Rest Ye Merry, Gentlemen

See Amid the Winter’s Snow

Il est né, le divin enfant

The First Noël

Lullay Lullay (Coventry Carol)

The Holly and the Ivy

In the Bleak Midwinter

As Joseph Was a Walking

O Little Town of Bethlehem

Silent Night

Universal Child

ALBUM: A CHRISTMAS CORNUCOPIA

ARTISTA: ANNIE LENNOX

ANNO: 2010

ETICHETTA: ISLAND RECORDS

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