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Buon compleanno Diego Armando Maradona! Una playlist per i suoi 60 anni

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“Alcuni lo confusero con Dio, e quando sei poco più che un bambino non hai motivo di mettere in dubbio l’opinione dei grandi”. Basta e avanza questa frase di Jorge Valdano per riassumere al meglio cosa ha rappresentato la figura di Diego Armando Maradona. Per molti il più forte calciatore di tutti i tempi; per due popoli, quello argentino e quello napoletano, il capopopolo che li ha guidati al riscatto; per tutti, un’icona dentro e fuori dal campo, e in quanto tale amato o odiato senza via di mezzo.

Naturalmente una figura quasi mistica – basta farsi un giro per le strade di Napoli o Buenos Aires per capire che l’aggettivo è tutto fuorché iperbolico – come quella di Diego ha presto travalicato i confini del calcio e dello sport per dilagare in ogni ambito: arte, cinema, letteratura e, soprattutto, musica non potevano rimanere estranei al carisma unico del Diez argentino. E allora quale occasione migliore dei 60 anni di Maradona per fare un viaggio in musica a lui dedicato?

La prima tappa non può che essere Napoli. Nella città partenopea è diventato tutt’uno con il popolo, con il quale il rapporto è stato estremo nel bene e nel male. E naturalmente i tributi in canzone si sono sprecati. L’indimenticabile Pino Daniele ha omaggiato Diego nel “Tango della buena suerte“, mentre Jovine gli ha dedicato “‘O reggae ‘e Maradona“. Sempre restando a Napoli, come non citare Peppe Servillo, che nel suo disco “Futbol” – ispirato all’opera di Osvaldo Soriano – ripropone il classico confronto fra Maradona e Pelè: su chi dei due fosse stato il migliore, nessun dubbio, “Maradona era meglio e Pelè“.

Pur essendo fieramente tifoso rossoblu, il bolognese Gaetano Curreri ha tratteggiato la parabola dell’uomo e del giocatore Maradona nel pezzo del 2002 degli Stadio “Doma il mare, il mare doma“.

La seconda tappa del viaggio porta immancabilmente in Argentina. Impossibile contare le canzoni dedicate al Pibe: Maradona, infatti, è stato omaggiato in tutte le forme possibili e immaginabili. Dal tango alla milonga, passando per rock (“La mano de Dios” di Rodrigo), ska (“Gloria al Diez” dei Pampa Yakuza), trap (“Maradona” di Novato) e chi più ne ha più ne metta.

Fuori dall’Argentina, molto ispirato dalla figura di Diego Armando Maradona è stato sicuramente Manu Chao, che del Diez ha cantato tanto assieme ai suoi Mano Negra (“Santa Maradona“) quanto da solista (“La vita tombola“).

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Crediti foto: LaPresse