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Musica Italiana, Recensioni. “Indirizzo Portoghese” di Patrizia Laquidara, un disco prezioso

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Il primo decennio del nuovo millennio è stato particolarmente fortunato per la sfera jazz italiana, entrata a pieno titolo anche nel circuito mainstream, complici le partecipazioni al Festival di Sanremo di artisti come Amalia Grè (di cui abbiamo recensito l’ultimo album, “Beige”) Nicky Nicolai (2005), Ivan Segreto (2006), Simona Bencini (2006), Karima (2009). Ad aprire questo felice filone sono stati, nel 2003, Sergio Cammariere nella sezione Campioni (terzo con “Tutto quello che un uomo“) e Patrizia Laquidara, la quale ha fatto il suo esordio discografico il 28 novembre 2003 conIndirizzo Portoghese“, pubblicato per Genius/Virgin Records.

Il disco, anticipato da “Lividi e fiori”, brano proposto proprio al Teatro Ariston conquistando il Premio della Critica Mia Martini sezione nuove proposte, è un Long Playing importante: una testimonianza diretta di quanto sia prezioso  il jazz d’autore e, allo stesso tempo, difficile da eseguire, considerata la ridotta produzione di lavori discografici proiettati in questo versante.

Indirizzo portoghese” è uno di quegli album che ricorderemo ancora per lunghissimo tempo. Un disco invecchiato benissimo, celebrato nel 2016 con una repack in occasione del quindicesimo anniversario. Ma cosa ha reso questo album unico nel suo genere? Sicuramente il contrasto tra gli effetti vocali e una strumentazione per lo più acustica e asciutta, accompagnato da tocchi di classe firmati da musicisti come Fausto Mesolella, Ferruccio Spinetti (in “Le Rose“) e penne di classe come Mario Venuti e Kaballà senza dimenticare l’intervento di Pasquale Mineri, noto per le collaborazioni con Peter Gabriel e Claudio Baglioni.

Il jazz latino, tra bossa nova e tradizione brasiliana, incanta l’ascoltatore immerso in un turbinio di ritmi diversi, tra tango, accezioni più pop e sfumature medio-orientali, ornate da una tessitura vocale che spazia da Teresa Salgueiro dei Madredeus fino ad arrivare a Ornella Vanoni. Con versi di un ermetismo mai stucchevole (“Mielato“), impregnato di melodia a tratti cullante (“Per causa d’amore“), altre volte ficcante, conturbante e volutamente disturbante (“Indirizzo portoghese“, “Sciroppo di mirtilli“, “Kanzi“), Patrizia Laquidara dona inoltre due ottime cover, “Uira Puro” e la più celebre “Cu Cu Cu Paloma“, quest’ultima supportata dal solo uso degli archi, ben orchestrati come nel caso dell’episodio sanremese, realizzando uno dei progetti di debutto più riusciti della musica recente, iniziando poi un percorso ricercato, complesso, non immediato ma straordinariamente affascinante.

VOTO: 9/10

AGGETTIVO:  PREZIOSO

TRACKLIST:

1. Mielato
2. Indirizzo portoghese
3. Caotico
4. Dentro qui
5. Sciroppo di mirtilli
6. Kanzi
7. Agisce
8. Le rose
9. Essenzialmente
10. Per causa d’amore
11. Uirapuro
12. Lividi e fiori
13. Cu cu rru cu cù

ALBUM: INDIRIZZO PORTOGHESE

ARTISTA: PATRIZIA LAQUIDARA

ANNO: 2003

ETICHETTA: GENIUS RECORDS/VIRGIN RECORDS

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