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Musica Italiana, INTERVISTA. Raim, dal “Labirinto” di Sanremo Giovani al primo album: “Federica Abbate scrivimi un brano!”

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Raim di Sanremo Giovani: intervista

È stato uno dei protagonisti di Sanremo Giovani. Con il suo brano “Labirinto”, selezionato tra le 20 canzoni semifinaliste, si è fatto notare non solo per una proposta originale e dal forte respiro internazionale, ma anche per un’ottima presenza scenica e una voce potente.

Dopo il percorso con il nome di Raimondo Cataldo, che l’ha visto protagonista al Festival di Castrocaro e poi a The Voice Of Italy, il giovane cantante mantovano torna con il nome d’arte Raim, che rappresenta un’evoluzione e un nuovo inizio artistico. In anteprima per OA Plus, ha annunciato che Il 6 dicembre 2019 verrà lanciato ufficialmente in radio e su tutte le piattaforme digitali di musica il singolo Labirinto, a cui seguirà la pubblicazione del suo primo album per G-Records; prodotto da Ciro Scognamiglio, autore anche del brano cantato a Italia Si! su Raiuno.

Raggiunto telefonicamente, abbiamo trovato un Raim sereno e soddisfatto dell’esperienza che l’ha portato ad un passo dal palco di Sanremo 2020, parlandoci del suo prossimo progetto discografico e lanciando un appello alla collega Federica Abbate.

INTERVISTA a RAIM

Ciao Raim, prima di tutto come stai dopo questa avventura alle selezioni di Sanremo Giovani? 

Sto veramente bene! Sono tornato a casa glorioso, perché l’impresa di entrare nei venti semifinalisti di Sanremo Giovani era quasi impossibile. Era una guerra contro i colossi, però è stata un’esperienza bellissima. L’ho vissuta a pieno, concentrato nel proporre il mio progetto al meglio ed è stato veramente bellissimo; quindi sono molto sereno!

C’è un po’ di delusione? Ti aspettavi di passare nella sfida con Fadi?

Guarda, la speranza di poter andare avanti ovviamente c’era. Il primo a crederci sono io, però adesso stiamo già lavorando al progetto, stiamo ultimando l’album e sono davvero contento anche così!

Hai partecipato alle selezioni di Sanremo Giovani con Labirinto, di cosa parla la canzone e quale messaggio volevi comunicare con questo brano?

Labirinto nasce da un mio pensiero, ne ho parlato al mio autore, che è Ciro Scognamiglio, e lui è riuscito a interpretarlo, scrivendo un bellissimo testo. Il labirinto di cui si parla nella mia canzone è un labirinto di sentimenti, una situazione dalla quale a volte è difficile uscirne; dove si è alla ricerca di risposte, anche se a volte le risposte non si vogliono per forza. Quindi c’è chi riesce ad uscirne e chi invece prova piacere nel restare all’interno di questo labirinto di emozioni.

Raim: intervista al cantante di Sanremo Giovani in gara con il brano "Labrinto"

Mi hai detto che l’autore del brano è Ciro Scognamiglio, mi racconteresti qualcosa di più su come è nato questo pezzo così particolare?

Ciro è anche il mio produttore. Stavamo lavorando ai brani che poi saranno nell’album, eravamo a casa sua e io stavo esternando questo mio pensiero, confrontandoci come facciamo di solito, e lui è riuscito a tramutare in parole questo mio pensiero. Avevo voglia di descrivere e raccontare questi conflitti interiori che tutti, bene o male, proviamo: dagli amori finiti, alle amicizie finite, alle divergenze in famiglia. Insomma, mi piace che nei miei testi, nei miei brani, le persone possano identificarsi in varie situazioni. È questa la cosa che cercavo anche con Labirinto!

Labirinto è accompagnato anche da un videoclip ufficiale, disponibile al momento solo su RaiPlay. C’è una data per l’uscita su youtube e per il lancio della canzone in radio e sulle piattaforme musicali?

Esatto, il video è uscito Su RaiPlay ma dal 6 dicembre insieme al singolo su tutti i digital store, sarà sul mio canale ufficiale di YouTube.

https://www.instagram.com/p/B5AkCiPqEig/?utm_source=ig_web_copy_link

Mi parli del tuo progetto discografico?

La volontà è quella di creare un progetto italiano, ma caratterizzato da sonorità internazionali. Sicuramente manterremo questa linea, che poi è la linea di Labirinto, il pezzo presentato a Sanremo Giovani. Quindi ti direi che l’album avrà questo respiro internazionale!

Quindi sarà un album tutto italiano? Oppure ci saranno anche brani in inglese?

Questo album sarà interamente in italiano. Adesso ci stiamo ancora ragionando, magari ci sarà qualche bonus track, chissà! Però si… questo sarà interamente in italiano!

Parliamo del tuo nome d’arte. Tu ti chiami Raimondo Cataldo e adesso hai scelto questo pseudonimo, che se ho capito bene per te rappresenta un nuovo inizio….

Esatto, perché io ho già un percorso come Raimondo Cataldo. La volontà di cambiare questo nome, che poi è stato Raim, era proprio per vestire un progetto con un nome più internazionale. Nasce da questo il nuovo nome d’arte!

A proposito di Raimondo Cataldo, tu negli ultimi anni hai fatto un bel percorso: nel 2017 Castrocaro, nel 2018 The Voice e nel 2019 Sanremo Giovani: come hai vissuto queste tre esperienze, simili ma comunque diverse fra loro. Che differenza c’è stata per te, proprio a livello personale?

La differenza, se devo trovarla, è la consapevolezza! Ogni volta che affronto una nuova esperienza, mi sembra di essere più consapevole rispetto a quella prima; e questa è una cosa molto bella perché è sintomo di crescita. Stiamo studiando e lavorando davvero tanto per i nuovi progetti, così come è stato per Sanremo Giovani. Quindi le vivo davvero a mille (ride NDR) e cerco di rimanere il più concentrato possibile!

A The Voice hai fatto parte del team di Albano e poi hai anche partecipato al suo show su Canale 5, si è fatto sentire in questo periodo?

Si si, devo dire che Al Bano è sempre molto presente! E lo è stato anche durante questa esperienza a Sanremo Giovani. Mi ha fatto il suo “in bocca al lupo”. Si è creato davvero un bellissimo rapporto tra di noi, molto bello!

Secondo me, Raim, tu tra tutti i 20 semifinalisti di Sanremo Giovani sei stato quello che si è fatto notare di più a livello locale; sia per quanto riguarda il tuo timbro che per la padronanza tecnica. C’è da dire che però ultimamente sembra che la musica italiana stia andando in un’altra direzione e la padronanza dello strumento voce, saper cantare bene, sembra quasi di secondaria importanza. Cosa mi dici su questo?

Quello che dici è verissimo. Noi abbiamo volutamente presentato questo tipo di progetto perché io penso che in realtà il fruitore di musica ascolti quello che gli viene proposto, quello che gli viene dato, anche se poi tutto ovviamente è dettato dai gusti personali. Diciamo che hai ragione: mancano da tempo cantanti che cantano veramente, e quindi abbiamo fatto leva su questo! Poi io arrivo da uno studio del canto melodico, della musica dove la melodia la fa da padrona; quindi non potevo non fare così!

Quali sono i tuoi idoli musicali? Chi ti ha ispirato nel tuo percorso da cantante?

Io ho scoperto la musica a cinque anni, quando a casa ho trovato la videocassetta del film di Michael Jackson. Da quel giorno ricordo che mi si è aperto un mondo! Quindi sono partito proprio con la musica internazionale, anche perché io sono il più piccolo di quattro fratelli e loro ascoltavano soprattutto questo genere di musica.

In più mio padre ascoltava i Pink Floyd; mia mamma Whitney Houston, Celine Dion… quindi è nata in me per forza di cose questa vena internazionale! Crescendo poi mi sono appassionato anche agli artisti nazionali e quello che ha segnato di più la mia adolescenza, la mia crescita artistica, è stato Renato Zero. Mi piace il suo modo di scrivere e di far musica!

Tornando a Sanremo Giovani, tu adesso sei fuori dalla gara, ma quali fra e 20 canzoni ti è piaciuta di più? Per chi fai il tifo, se lo fai?

Te ne do due, una esclusa e una che è ancora in corsa: delle escluse mi è piaciuto molto il brano di Federica Abbate, mentre per i brani in gara ti direi che faccio il tifo per Leo Gassman. Mi è piaciuto tanto sia come persona e sia l’inedito che ha presentato, davvero bello!

La buttò la, magari ti piacerebbe avere una canzone con la firma di Federica Abbate?

Hai colto un punto fantastico delle cose che sto pensando in questo periodo! Federica Abbate già la stimavo, non la conoscevo direttamente e ho imparato a stimarla ancora di più conoscendola di persona. Data la stima che ho di lei, sarebbe un onore cantare un pezzo scritto da Federica. Infatti se ci sta leggendo…. Federica scrivimi un brano (Ride NDR), io aspetto! Sarebbe un onore grandissimo, davvero!

Quest’anno sei arrivato vicinissimo al prestigioso palco dell’Ariston, ci riproverai?

Assolutamente si!

Molto ragazzi che hanno partecipato o hanno provato a partecipare a Sanremo Giovani, hanno in seguito ripiegato su Amici di Maria De Filippi. Tu parteciperesti al talent di casa Mediaset?

Ti dico la verità, l’anno in cui ho partecipato a The Voice avevo effettuato provini anche per Amici. Sono sincero, quindi… assolutamente si, se ci fosse stata l’opportunità di partecipare avrei partecipato più che volentieri!

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