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Musica

Ella Eyre, cantautrice inglese ispirata ai “monsoni che si riversano in un ambiente idilliaco”

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di Arianna Caracciolo

Ella McMahon, meglio conosciuta con il nome d’arte Ella Eyre, è una cantante pop, R&B, neo soul, drum and bass e compositrice britannica. Ella Eyre è nata nel 1994 ed è cresciuta a Ealing, a ovest di Londra. Suo padre era  giamaicano e faceva lo chef, sua madre è maltese e di professione “cake designer”. Ella Eyre – nuotatrice agonistica prima di iniziare a cantare professionalmente – ha studiato musica e teatro alla Millfield School di Somerset e alla BRIT School for Performing Arts and Technology, dove viene scoperta grazie a un “vocal coach” nel 2011. Nel luglio 2012 firma un contratto discografico con la Warner/Chappell Music seguito, poco dopo da un contratto discografico con la Virgin EMI. Le influenze musicali di Eyre includono Lauryn Hill,  Etta James, Basement Jaxx e Hans ‘immer. È conosciuta soprattutto per le sue collaborazioni con i Rudimental nel singolo “Waiting All Night” (2013) – che nel  Regno Unito ha vinto il Brit Award 2014  come singolo britannico dell’anno – con DJ Fresh nel singolo “Gravity” (2015), con  Sigala nei singoli “Came Here for Love” (2017) e “Just Got Paid” (2018). Nell’agosto 2013 è apparsa al fianco del rapper Wiz Khalifa nella traccia “Think About It” dall’album Hotel Cabana del produttore  Naughty Boy. La canzone è stata pubblicata come quarto singolo dall’album nel novembre 2013.

Nel febbraio 2017, Ella Eyre e il fidanzato Lewi Morgan, della band pop-rock Inglese Rixton, si separano dopo 2 anni di relazione. In aprile 2017, una settimana dopo il tanto atteso concerto di ritorno al KOKO di Camden Town (Londra) Eyre annuncia pubblicamente la morte di suo padre. Il giorno prima dello spettacolo di ritorno a Camden, Ella Eyre apprende la sconvolgente notizia arrivata dalla Giamaica, della morte di suo padre – “Non sapevo che cosa fare, non l’ho detto a nessuno. Le poche persone che lo sapevano mi consigliarono di annullare il concerto” – afferma.  Era da un po’ che non si esibiva in uno spettacolo live, dal suo album di debutto del 2015 “Feline”, arrivato pochi anni dopo aver sfondato con “Waiting All Night”, la sua collaborazione numero uno con i Rudimental. “Molte persone aspettavano questo spettacolo da tempo”, dice la cantante R&B di 25 anni – “e se questa fosse stata la prima volta che mio padre vedeva un mio spettacolo, non l’avrei mai potuto cancellare”. Così, indossata una pelliccia finta e un paio di pantaloni blu paillettes, ha deciso di salire sul palco a cantare per suo padre e per i suoi fan. “Era la cosa migliore che potevo fare”, dice – “Ho ottenuto così tanto da quel concerto”.

Ella

Una settimana dopo il concerto, annuncia quindi pubblicamente la morte del padre, ma ci sarebbe voluto molto tempo prima di affrontare il suo dolore e il senso di colpa che provava per non averlo visitato più spesso, vista la lontananza e il fatto che Eyre è cresciuta a Londra con sua madre. Eyre inizia a concentrarsi sul lavoro pubblicando la collaborazione con Sigala “Came Here For Love” diventata di platino pochi mesi dopo. A seguire, una manciata di altri singoli – “Ego”, “Answerphone” e l’inno del giorno di paga “Just Got Paid” – tutti legati dai suoi ganci incisivi e da una voce distintiva ricca e piacevolmente nasale. Ma stava ancora scappando dagli eventi. “Non ho vissuto il dolore, non ho addirittura avuto il tempo di pensarci” – dice – “ho solo lavorato, lavorato e lavorato. Mi sono occupata lo spazio ed ero così ansiosa e stressata e anche molto chiaramente sconvolta per quello che era successo, ma non l’avevo ancora affrontato. Non ero in grado nemmeno di scrivere. Mi sentivo solo frustrata. Avevo bisogno di strappare il cerotto e vedere cosa sarebbe successo” –  si disse, e decise di prenotare un viaggio in Giamaica, pensando che potesse essere un disastro. Non appena atterrata, “e collegata di nuovo a quella parte della mia linea di sangue”, quella forza creativa tornò immediatamente. Decide quindi di creare tre studi – uno in una palestra convertita, un altro in una camera da letto convertita e infine un reale studio, per poter lavorare sulla scrittura.

Questa volta, non era più una tecnica di elusione ma una sorgente creativa. Dopo mesi, se non anni, di blocco dello scrittore – “Posso essere il mio peggior nemico e tendere a sabotare le sessioni” – le canzoni scorrevano fuori di lei. Una canzone chiamata “Rain In Heaven”, presente nell’ultimo album, è stata ispirata dai “monsoni che si riversavano in un ambiente idilliaco”. “New Me”, il suo eccellente nuovo singolo uscito a gennaio 2020 è una riflessione provocatoria su una situazione tossica come quella che sente di aver vissuto. Dopo l’uscita di “New Me”, Eyre ha annunciato l’uscita del suo terzo singolo dal suo secondo album in studio, “L.O.V.(e)”, che sarà pubblicato proprio oggi, (8 maggio 2020) pur essendo stato eseguito numerose volte dal vivo, prima dell’uscita. Ormai nemmeno la Brexit spaventa Ella Eyre che è fiduciosa riguardo una ripresa degli spettacoli in UK a partire dalla fine dell’estate. Il prossimo tour nel Regno Unito è atteso a novembre e dicembre 2020: prima tappa a Londra, O2 Kentish Town, il 30 novembre per poi proseguire a Glasgow, Birmingham, Newcastle, Manchester, Bristol e Belfast.

Foto: profilo Ella Eyre-Facebook