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Interviste

Iucca, il cantautore naif dai sani valori: «Sono un’antifascista. La mia poetica nasce da una certa empatia per uomini emarginati» – L’INTERVISTA

Il fascino sempreverde della pianta di Yucca e dei cantautori anni Sessanta e Settanta lo ha ispirato. Dino Semeraro, in arte Iucca, si racconta in un’intervista a tutto tondo, svelando simpatie, antipatie e anticipazioni intuibili

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DIno Semeraro
Iucca in uno scatto di Paola Pasanisi

Con il brano “Amore senza fretta” ha debuttato nel panorama dei cantautori italiani di nuova generazione anteponendo all’amore mordi e fuggi – proprio dell’era di Tinder e Grindr – lo slow sex che, prolungando l’attimo, ravviva l’eros e determina una connessione di coppia più autentica, meno istintiva e superficiale. Il tema della perfezione estetica come ossessione che ci affaccia ad un mondo finto e infelice è al centro, invece, del secondo e recente singolo “Due corpi”.

Parliamo di Dino Semeraro, il musicista, compositore e autore di Taranto che è attivo dagli anni Novanta e che oggi apre il capitolo solista Iucca per Nos Records. Attingendo a piene mani da un archivio musicale e un modus vivendi smaccatamente vintage, Iucca oltrepassa i sussulti fascisti contemporanei e ammicca all’amore. Un uomo e un artista per nulla scontato al tempo d’oggi, nemmeno nel ringraziarmi dell’attenzione e dello spazio a lui dedicato attraverso l’intervista che segue.

L’INTERVISTA A IUCCA

Dino, in quale genere del panorama musicale indipendente ti collochi e come ti piacerebbe essere definito?

Credo di essere banalmente un cantautore pop, ma vediamo dove mi collocheranno dopo aver ascoltato le mie canzoni!

Diversamente da quello che accade nel pop, la formazione accademica di eccellenza è alla base della preparazione dei jazzisti. Un divario che genera complessi di superiorità e di inferiorità?

Posso dire che dentro di me non genera nessun complesso. Io non ho una formazione accademica, anzi, non ne sono mai stato attratto. Mi sento naif e ho sempre pensato che la musica deve emozionare, far vibrare chi l’ascolta. Può farlo l’accademico, l’artista di strada o paperino.

Quanti e quali step ti hanno portato ad essere il musicista di oggi?

Ho iniziato alla fine dei ’90 con il mio primo gruppo, i Leitmotiv. Abbiamo registrato 2 EP e 4 LP, centinaia di concerti in giro per l’Italia e anche qualche puntata all’estero fino al 2020, poi abbiamo deciso di prendere una pausa. Con loro quindi, i primi approcci a scrivere le nostre canzoni, lavorare sul suono, imparare ad autoprodurre demo, i primi lavori in studio. Nel 2011 ho iniziato a collaborare con Amerigo Verardi, che aveva già prodotto artisticamente i primi due album dei Leitmotiv. Una collaborazione che dura tutt’ora! (Amerigo è il direttore artistico di Nos records, etichetta che ha lanciato i primi 2 singoli di Iucca). Nel 2017 sono stato in tour con i Telepathic Dreambox e ho iniziato una collaborazione live e studio con Elius Inferno fino ad oggi; il 28 aprile fuori il nuovo EP, ascoltatelo! Dal 2020 sono a lavoro sul progetto Iucca insieme a Simone Prudenzano, che sta curando la produzione artistica e mi auguro che sia solo l’inizio di una proficua collaborazione.

C’è grande attesa per la Barbie di Greta Gerwig. Nel film di prossima uscita l’iconica bambola, in crisi di personalità, proverà a cercare la felicità nel mondo reale, dove invece accade il contrario. La vera bellezza nasce dall’imperfezione come canti in “Due corpi”?

Assolutamente sì. “Due corpi” è la storia di due amanti che vivono insieme ma in solitudini reciproche e solo grazie all’imperfezione riescono ad incontrarsi, comprendersi, amarsi. Come due corpi che viaggiano in maniera parallela. Senza un qualcosa che li faccia deviare, non riusciranno mai a toccarsi. Anche la bellezza segue questo percorso, come due fragole in un bicchiere di vino!  È l’imperfezione che ci tiene vivi. Oggi questa ossessiva ricerca di perfezione sta sfuggendo di mano. Perfezione che in realtà non è altro che omologazione.

Cos’è per te la perfezione?

Credo che la perfezione non esista. Certo, l’idea di raggiungere la perfezione ci tiene in continuo movimento, aiuta a migliorarci, ma se diventa un’ossessione non va bene. La natura, la materia, l’intero universo non lo è, magari è armonico. Ecco, per me la perfezione potrebbe essere armonia.

La figura della bambola è presente anche in “Amore senza fretta”, il tuo singolo di debutto. È un personaggio reale?

Sì. Una cortigiana del mio paese, che per questioni anagrafiche non ho conosciuto. Ne avevo sentito parlare e non in maniera positiva. La chiamavano Bambolina, probabilmente per il suo aspetto fisico. Poi un giorno, ritrovandomi per caso nella sua casa di campagna, ormai abbandonata e semidistrutta, me la sono immaginata. Un’artista, che amava dipingere, che amava senza fretta. Le lunghe chiacchierate con i suoi amanti nel giardino, e chi riusciva ad entrare in sintonia con lei non la dimenticava più.

Il brano potremmo considerarlo il sequel di “Amore di plastica”, indimenticabile hit anni ’90 di Carmen Consoli?

Non saprei, non credo, non ci avevo mai pensato. Forse “Bocca di rosa” di De Andrè!

I primi due singoli che lanciano il tuo progetto solista Iucca strizzano l’occhio al grande cantautorato che fu. Chi ha maggiormente ispirato le tue composizioni? 

Lucio Battisti è uno dei miei cantautori preferiti. Insieme a Califano, Dalla, De Andrè, Rino Gaetano, Pino Daniele. Anche Patty Pravo e la Vanoni degli anni ‘60. Ci sono i Beatles, i Nirvana, i Tinariwen e la musica africana. Poi la produzione di Simone Prudenzano ha contribuito tanto a dare quest’aurea che fu, nel suo studio si respira aria anni sessanta!

Come mai i migliori cantautori italiani di nuova generazione sono per lo più dei perfetti puzzle del genio e dell’originalità di un tempo?

In Italia negli anni ‘60/’70 si produceva ottima musica, genio e originalità come ben dici. Mi sembra normale “rubare” da quei mostri sacri, se si riesce a mescolare bene con personalità e approccio più moderno, è fatta. Io ci sto provando.

Pensi ci siano delle eccezioni?

Non saprei, sinceramente ascolto pochissima musica italiana di nuova generazione.

Dietro alla tua produzione discografica c’è anche Mimmo Pesare, che non è solo un musicista ma anche un docente e ricercatore universitario di grande fascino, cultura e sensibilità. Come vi siete conosciuti e fin dove si è spinta o si potrebbe spingere l’attrazione mentale?

Mimmo è prima di tutto un grande amico, ci conosciamo da tantissimo tempo, siamo cresciuti nello stesso paese. Abbiamo sempre seguito vicendevolmente le nostre esperienze musicali e lo stimo tanto a livello umano e professionale. Direi che è stato abbastanza naturale un giorno, chiacchierando sulle ultime cose che stavo facendo in studio, decidere di pubblicare qualcosa insieme. Ed io lo ringrazio tantissimo!

La tua poetica attinge da storie di uomini emarginati e di personaggi universali sullo sfondo di una società moralista e bacchettona che in Italia ha trovato la sua massima espressione in Giorgia Meloni. Come commenti la sua lenta e astuta ascesa al potere e i suoi primi sei mesi come donna capo di governo?

Partiamo dal fatto che sono un’antifascista. La mia poetica nasce da una certa empatia per uomini emarginati e personaggi universali, quindi non potrei mai essere d’accordo con lei. Sicuramente è molto furba, sa come prendere la pancia della gente, ma poverina è sempre arrabbiata, urla, urla! Io cerco sempre di stare alla larga da questo tipo di persone. Io canto l’amore, lei incita all’odio.

L’altra Italia le ha contrapposto Elly Schlein: una donna senza figli che ama un’altra donna, femminista, ecologista e progressista. L’hai votata anche tu? Che aspettative hai? 

Non ho votato alle primarie. Sicuramente mi sento vicino a questi temi e mi fa piacere che ci sia qualcuno che li affronti con determinazione, che faccia una sana opposizione e mi auguro diventi un punto di riferimento per tanta gente che aveva perso la fiducia per una sinistra, ormai inesistente.

Come nasce il nome d’arte Iucca?

Nasce durante una bellissima esperienza come giardiniere. Un periodo a stretto contatto con la natura. La yucca come pianta la trovavo affascinante, esotica, super resistente, sempreverde. Ammiravo i germogli che spuntavano da pezzi di tronchi tagliati e abbandonati da tempo e il nome mi piaceva come suonava. Poi ho scoperto che è considerata una pianta portafortuna. Ho solo cambiato l’iniziale ed è nato IUCCA.

Spoilera il tuo primo album con almeno tre anticipazioni.

Sono usciti già due singoli, prossimamente uscirà il terzo. Più spoiler di così!

BIOGRAFIA, ECCO CHI È IUCCA

Dino Semeraro è un musicista, compositore e autore pugliese che vanta un curriculum ultraventennale, tutto all’interno della scena alternative-rock italiana: già alla fine degli anni Novanta è tra i fondatori dei Leitmotiv, band di culto nel tarantino, con cui ha registrato 2 Ep e 4 LP e suonato in centinaia di concerti in Italia e all’estero, partecipando alla Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo a Skopje, Macedonia. Ha tenuto numerosi concerti dal vivo e collaborazioni in studio con il cantautore Amerigo Verardi, padre nobile dell’underground musicale italiano e neo-Direttore Artistico di NOS Records. Semeraro ha anche suonato e inciso un LP con la band Elius Inferno and Magic Octagram, esibendosi allo Sziget Festival di Budapest. Realizzatore di colonne sonore per il cinema e per il teatro, è stato co-fondatore dell’agenzia Pelagonia, curando la direzione artistica di numerosi live-club pugliesi.

Con lo pseudonimo di IUCCA presenta il suo nuovo progetto musicale nelle vesti di solista, avendone composto musica, testi e arrangiamenti. Dopo “Amore senza fretta”, fortunato singolo d’esordio, “Due corpi”, anch’esso prodotto da Simone Prudenzano (Lola and the lovers, A morte l’amore) insieme a Dino Semeraro, prosegue il viaggio stilistico di IUCCA, un coerente percorso all’interno di un pop d’autore che strizza l’occhio a Gainsbourg e a melodie di genuina ispirazione anni Sessanta/Settanta, supportate da un cantato caldo e confidenziale e filtrate da moderni arrangiamenti di elegante electro-pop.

DUE CORPI, IL NUOVO SINGOLO DI IUCCA

È una release della NOS Records il secondo singolo IUCCA, progetto musicale solista di Dino Semeraro, musicista pugliese cofondatore dei Leitmotiv e partner musicale di Amerigo Verardi. Si tratta di “Due corpi”, che segue “Amore senza fretta”, il fortunato singolo d’esordio che ha riscosso l’interesse di critica e pubblico e ha fatto parlare di IUCCA da numerosissime testate musicali. Il singolo, uscito il 24 febbraio con distribuzione esclusiva Believe, è stato preceduto da uno speciale graphicvideo ufficiale rilasciato sul canale YouTube di IUCCA il giorno di San Valentino.

Attraverso la storia di due amanti che vivono insieme si tocca il tema della bellezza dentro l’imperfezione. Il testo racconta di due corpi che viaggiano paralleli ma in solitudini reciproche e solo grazie all’imperfezione riescono a incontrarsi, capirsi e amarsi. In un tempo in cui la dittatura della perfezione ci vuole impeccabili, “Due corpi” sottolinea l’urgenza del difetto e dell’incompletezza. Tutto è manchevole, tutto è imperfetto, a partire dalla natura, dai misteri dell’Universo. E l’amore segue questo percorso frammentato e meravigliosamente incompiuto. Come due fragole in un bicchiere di vino.

TESTO DI “DUE CORPI”

Noi
Che cosa può succedere?
Passeggiando sembriamo lucertole
Nascoste nell’erba più soffice
Poi
Soffiamo sulla polvere
Mantenendo sospese le palpebre
Lo sguardo perso sul satelliteSiamo soli
Solo due corpi imperfetti che s’incontrano
E che si scontrano coi fiori
Come la stella polare sopra il mare
Siamo soli
Solo due corpi imperfetti che s’incontrano
Come gli intrecci delle vene
Portano ossigeno dritto nella testaNoi
Che tutto può succedere
Mischiando il vino con le fragoleSiamo soli
Solo due corpi imperfetti che s’incontrano
E che si scontrano coi fiori
Come la stella polare sopra il mare
Siamo soli
Solo due corpi imperfetti che s’incontrano
Come gli intrecci delle vene
Portano ossigeno dritto nella testaUna linea tra il cielo e il mare
Una risata
Tutto normale
La fatica, la vita
Schiocca le dita, amore mio
Chissà cosa faremo lunedìSiamo soli
Solo due corpi imperfetti che s’incontrano
E che si scontrano coi fiori
Come la stella polare sopra il mare
Siamo soli
Solo due corpi imperfetti
Siamo soli
Solo due corpi

credits

Parole e musica: IUCCA
Produzione artistica: Simone Prudenzano
Arrangiamento: Simone Prudenzano e IUCCA
Mixaggio: Marco Ancona
Artwork: Luciano Marchetti
Suonato e registrato da Simone Pudenzano e IUCCA al “ChidroStudio” di Manduria (TA)
Mixato e masterizzato da Marco Ancona presso “La villetta studio” di Lecce (TA)

released February 24, 2023

TESTO DI “AMORE SENZA FRETTA”

L’inconfondibile odore tabacco nazionale
Sopra il muro anni ‘60
È ancora appesa una targa
In via dell’accoglienza
Qualche cerino, una moneta ed una siepe molto fitta
Amore senza frettaPiccola bambola
Fuori madonne di plastica
I tuoi disegni nell’aria
Qui chi ti capiva poi ti cercava
Oh piccola bambola!Lo sfrigolio di zolfo prima di ricominciare
Io ho iniziato negli anni ‘40
Mi sento ancora una diva
Ci tengo all’apparenza
Quante decine di soldati americani in tempi di guerra
Amore senza frettaPiccola bambola
Fuori madonne di plastica
I tuoi disegni nell’aria
Qui chi ti capiva poi ti cercava
Oh piccola bambola!Sono una piccola bambola
Mi sento dentro una favola
Qualcuno oggi mi critica per la mia passione artistica
Però nessuno se la merita!

credits

Parole e musica: IUCCA
Produzione artistica: Simone Prudenzano
Arrangiamento: Simone Prudenzano e IUCCA
Mixaggio: Marco Ancona
Cover grafic: Paola Pasanisi Dragonetti
Suonato e registrato da Simone Pudenzano e IUCCA al “ChidroStudio” di Manduria (TA)
Mixato e masterizzato da Marco Ancona presso “La villetta studio” di Lecce (TA)
Label: Nos Records
Distribuzione: Believe

released December 27, 2022

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Crediti Foto: PAOLA PASANISI

 

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