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Il magico (ma incompleto) incantesimo notturno di Donatella Rettore

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Cover "Incantesimi notturni"

Dopo lo scarso successo dello sperimentale “Son Rettore e canto“, la Donatella Nazionale torna sulle scene nel 1994 spinta dal fortunato “Di notte specialmente“, presentato alla quarantaquattresima edizione del Festival Della Canzone Italiana e partecipante al nostro contest “Sanremo History. Vorrei cantarti tra cent’anni“, superato poi da Mietta.

INCANTESIMI NOTTURNI | LA RECENSIONE

Regola numero uno, non sottovalutare mai le icone. Per quanto dive, piene di contraddizioni, capricci, follie e trash genuino, tutte le principali esponenti del settore hanno sfornato nel corso della carriera prodotti musicalmente e (soprattutto) discograficamente validi. Donatella Rettore è uno degli esempi viventi in tal senso, basti pensare a “Incantesimi notturni“, undicesimo lavoro in studio pubblicato nel 1994 per Ros-Sony.

Il disco, trainato dal successo sanremese “Di notte specialmente“, brano piazzatosi al decimo posto, riporta la nativa di Castelfranco Veneto in una dimensione leggermente più quadrata rispetto al precedente “Son Rettore e canto” (apprezzatissimo più dalla nicchia che dalla massa per via dei suoi accenni sperimentali e innovativi) proiettando l’ascoltatore in dieci tracce certamente gradevoli seppur squilibrate da un punto di vista qualitativo.

L’album si apre con il brano presentato alla kermesse sanremese, stroncato da buona parte della critica soprattutto per il testo (“Non significa nulla”, scrisse qualcuno al tempo); in realtà il pezzo descrive in un’atmosfera malinconica la condizione dell’anima avvolta dalle tenebre. Il nonsense voluto e oculato arriva solo successivamente con “Bianco“, dove giungono frammentarie sensazioni notturne come la solitudine, la voglia di evadere e rumori come le sirene della polizia.

Ma è la terza traccia il vero gioiello incastonato nell’album, quel mix di generi e di lingue impazzito dal titolo “Locura“, con riferimenti continui al mondo dei volatili che fanno prepotentemente pensare al cult “Kobra“. Sonorità più spiccatamente fine 80’s quelle di “Quello che non sei“, episodio che si lascia ascoltare non lasciando particolarmente il segno; folle e in pieno stile Rettore invece “Voglio la mamma, dove la cantante cerca di cancellare le schifezze del globo tornando direttamente da sua madre, con tanto di polenta e osei.

Se il climax arriva infine conLegami, riflessione donatelliana sull‘affascinante mondo delle emozioni, nelle ultime quattro tracce la magia va via via spegnendosi, rendendo l’incantesimo notturno di Donatella Rettore riuscito solo in parte, abbassando purtroppo il livello di un progetto discografico potenzialmente leggendario.

VOTO: 7/10

AGGETTIVO:  INCOMPIUTO

TRACKLIST:

1. Di notte specialmente
2. Bianco
3. Locura
4. Quello che non sai
5. Voglio la mamma
6. Legami
7. E non cambierò
8. Nel viale della scuola è sempre autunno
9. Sudo
10. L’uomo vero

ARTISTA: DONATELLA RETTORE

ALBUM: INCANTESIMI NOTTURNI

ANNO: 1994

ETICHETTA: ROS-SONY

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