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DMX: morto di overdose il rapper americano e star dell’hip hop, lascia quindici figli

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DMX è morto: ci lascia a 50 anni la star americana del rap

È morto Earl Simmons, conosciuto artisticamente anche con gli pseudonimi Dark Man X e The Divine Master of the Unknown. Si è spento all’età di cinquanta anni a causa di un attacco di cuore dopo esser stato per una settimana in coma. 

È morto DMX: il celebre rapper, attore e attivista americano si è spento all’età di 50 anni lasciando 15 figli

“È con tristezza che annunciamo che il nostro amato DMX è scomparso all’età di 50 anni all’ospedale di White Plains” – Ha dichiarato la famiglia attraverso un comunicato ufficiale. DMX, all’anagrafe Earl Simmons, lascia la sua famiglia e ben quindici figli a causa di un’overdose che gli ha procurato un infarto dopo esser stato per una settimana in stato vegetativo.

Star dell’hip hop internazionale, quattro volte disco di platino con l’album di debutto It’s Dark and Hell is Hot (1998), nella sua carriera ha lavorato anche come attore ed è stato anche impegnato come attivista.

DMX, conosciuto anche come Dark Man X e The Divine Master, non ha mai nascosto la dipendenza dalla droga che gli procurato non pochi problemi giudiziari, ma nel 2019 decise di ricoverarsi per venirne fuori. Purtroppo la storia ci racconta qualcosa di diverso e nella notte dello scorso 2 aprile è stato ricoverato in ospedale dopo aver subito, intorno alle 23.00, un attacco di cuore causato da overdose. Nella giornata di ieri, 09 aprile 2021, la famiglia ha comunicato il decesso.

Cristiano, Earl Simmons leggeva la Bibbia e credeva moltissimo in Gesù Cristo. Nel corso della sua vita ha avuto ben 15 figli, l’ultimo dei quali nato nel 2016. Nel 1999 sposò Tashera Simmons, da cui ha avuto i primi quattro bambini. I due divorziano undici anni dopo e gli altri figli nascono da relazioni extra coniugali o occasionali.

DMX: l’ultimo album pubblicato nel 2012 dopo lo stop causato da priblemi giudiziari

Nell’arco del suo percorso artistico ha pubblicato otto album in studio ed è stato candidato tre volte ai celebri Grammy Awards. Nel 2000 ha ricevuto anche una nomination agli American Music Awards nella categoria ‘Favorite Rap/Hip Hop Artist’.

La sua discografia si compone di sette lavori; l’ultimo dei quali, dal titolo “Undisputed“, risale al 2012 e arrivò dopo sei anni di stop dovuti ai diversi problemi giudiziari che hanno costellato la sua esistenza.

La veglia per DMX e l’omaggio dei fan

Dopo che si è diffusa la notizia della morte del grande rapper, lunedì 5 aprile centinaia di persone sono accorse davanti al White Plains Hospital di New York, dove era ricoverato l’uomo, per una veglia di preghiera che poi si è trasformata in una vera e propria manifestazione in suo omaggio.

La folla fuori dall’ingresso dell’ospedale ha gridato in coro “DMX! DMX!“, incrociando le braccia a forma di “X”. Molti dei fan accorsi hanno suonato dalle loro macchine alcune delle sue hit, raccontando e condividendo pensieri su cosa abbia significato per loro la produzione musicale del famoso rapper nato a Mount Vernon il 18 dicembre del 1970.

Crediti Foto: Lapresse/Mary Altaffer

Crediti Foto Copertina: Instagram/dmx


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