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Cinema

PUNTI LUCE Di Chiara Sani. Keanu Reeves e i suoi “misteri”

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Di Chiara Sani

Oggi il nostro raggio di luce è puntato su KEANU REEVES.

Keanu Reeves è un attore che lascia il segno, che illumina lo schermo raggiungendo il cuore di chi lo guarda. Su questo non ci sono dubbi. La sua vita privata però è sempre stata oggetto di chiacchiere, considerazioni mai confermate, deduzioni senza fondamenta concrete e curiosità morbose da parte del mondo del gossip.

In realtà, molto probabilmente, il mistero che lo avvolge è soltanto il suo ‘scudo protettivo’ dalla massa di occhi curiosi, puntati avidamente su di lui.

Stiamo parlando di un attore che, secondo la rivista PEOPLE è tra le 50 persone più belle del mondo. Una star di Hollywood che ha recitato per premi Oscar come il maestro Bernardo Bertolucci (Il piccolo Buddha), Kathryn Bigelow (Point Break), Francis Ford Coppola (Dracula di Bram Stoker) e poi le collaborazioni con i fratelli Wachowski in Matrix, Gus Van Sant per Belli e Dannati, eccetera, eccetera.

Non solo, forse molti non sanno che Keanu è da anni un costruttore di moto… e con la sua ARCH MOTORCYCLE è sul mercato con grande successo. Ha così realizzato il suo sogno di costruire e mettere regolarmente in vendita moto che il cliente può personalizzare nei minimi dettagli.

Questo è il Keanu Reeves pubblico, ma quello privato è sempre stato un mistero… I giornalisti per anni hanno speculato su questo, scrivendo di lui cose mai confermate e mai smentite. E’ sicuramente gay… si è sposato con un uomo… vive in un albergo e non possiede una casa…”. E se venivano poste domande sulla sua vita personale, Keanu non rispondeva ed evitava drasticamente di entrare nel privato durante le interviste. In realtà non è mai stato considerato che Keanu Reeves, durante l’intera sua esistenza, ha dovuto affrontare e superare momenti tragici e dolorosi.

L’infanzia di Keanu Reeves fu molto difficile: nacque a Beirut da madre inglese e padre cinese-hawaiano. Il padre era alcolista e lasciò la famiglia quando Keanu aveva 3 anni. La madre decise di partire dal Libano e portò Reeves e le sue due sorelle a crescere tra Hawaii, Australia, NY e Canada. L’attore era molto legato alla sorella Kim, con la quale condivideva un grosso ostacolo: la DISLESSIA. La sorella Kim, inoltre, si ammalò di leucemia che tuttora continua a combattere. Keanu è sempre stato al fianco della sorella durante la lotta contro questa malattia: da sempre la aiuta e sostiene per le cure e il mantenimento, comprandole anche una villa a Capri per metterla nelle condizioni di trovare serenità, lontano dai riflettori.

Un’altra terribile scossa arrivò quando il suo migliore amico, la star della ‘young Hollywood’ River Phoenix, morì per overdose nel 1993. Dopo appena 5 anni da questo lutto, Keanu si fidanzò con l’assistente del regista David Lynch, Jennifer Syme e un anno dopo la ragazza rimase incinta. Ma mentre l’attore si trovava in Australia per girare il film Matrix, la figlia della coppia a cui era stato dato il nome Ava, nacque senza vita.

La coppia non resse lo shock del dolore di una simile perdita e si separò dopo poche settimane. Un anno e mezzo dopo, mentre tornava da una festa, Jennifer morì in un incidente stradale. A quel punto Keanu Reeves decise di uscire di scena e diede uno stop alla sua carriera di attore.

Nel 2006 rilasciò un’intervista in cui, per la prima volta, parlò di sé: “Il dolore cambia forma ma non finisce mai. La gente ha l’idea distorta che si possa affrontare il dolore e dire: -E’ andato e sto meglio-. Si sbagliano. Quando le persone che ami se ne sono andate, sei solo”. Reeves ha dichiarato che la morte della figlia Ava e di Syme sono il motivo per cui tutt’oggi evita di coinvolgersi in relazioni serie.

Questo dolore immenso che Keanu Reeves porta in sé da quando era piccolo, incrementato dalle terribili esperienze durante la sua vita, lo hanno reso sempre più unico, empatico e attento a chi soffre.

Molte sono le persone che hanno osservato la sua generosità nei confronti dei fans, non risparmiandosi a firmare autografi o fare selfie insieme a loro. Ma soprattutto è tanta la sua attività di beneficenza e donazioni, che Keanu non pubblicizza ma effettua nel totale anonimato, evitando radicalmente di parlarne durante le interviste.

Dopo l’uscita dei sequel di Matrix, per esempio, donò la sua percentuale sugli incassi a costumisti e truccatori, definiti da lui “I veri eroi della trilogia”. Come in altri casi, in cui Reeves donò migliaia di dollari a membri della troupe in difficoltà economiche.

La carriera di Keanu Reeves continua con successo e tanti sono i progetti che lo porteranno sempre più in alto, come il quarto capitolo della saga di Matrix, le cui riprese sono previste per l’anno 2020. Una cosa è certa ed è ciò che più amiamo di questa splendida stella lucente: Keanu è innanzitutto una persona come noi, con una vita vera che nulla ha a che fare con le luci della ribalta. La sua reticenza a concedersi alle domande di giornalisti curiosi è la conferma di questo: il grande schermo, i red carpet, i bagni di folla sono una cosa. La vita reale è sua e di nessun altro.

La storia di Keanu Reeves ci regala una bellissima dimostrazione di umiltà, discrezione e attenzione verso chi ci è vicino e forse è più sfortunato di noi. Il lavoro dell’attore ‘sfrugola’ spesso l’egocentrismo, il narcisismo e l’arroganza. Porta a confondere il palcoscenico con la vita reale. Porta a dimenticare chi sul set lavora nell’ombra, con meno benefits e meno gratificazioni…

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Dice il detto ‘per esser belli bisogna soffrire’… sembra fatto apposta per Keanu! La sofferenza lui la conosce fin troppo bene, ma gli ha donato una bellezza incredibile: Una ‘luce’ interiore che illumina gli altri, oltrepassa lo schermo e ci ricorda che ESSERE GENTILI CON GLI ALTRI E’ FIGO!

Keanu Reeves è una persona speciale quindi gli auguriamo che tutta la bellezza che emana gli ritorni indietro per regalargli giorni felici. Citando una frase di Cypher in Matrix: Allacciati la cintura, Alice, che da adesso di meraviglie ne vedrai un bel po’