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Napoleon – Recensione

Inesattezze storiche, ma anche costumi e regia eccellenti: Napoleon di Ridley Scott è un Kolossal moderno non esente da difetti.

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Napoleon - Recensione
Crediti immagine: Profilo Instagram Film Napoleon

Era il sogno mai concretizzato di Stanley Kubrick: realizzare un film sulla figura di Napoleone Bonaparte. Ridley Scott eredita il progetto incompiuto del compianto regista cinquantadue dopo, e racconta un eroe protagonista antiepico, insicuro, con diverse debolezze. Ma anche dotato di grandi abilità da stratega e condottiero. Un Kolossal moderno, che narra le vicende e la carriera del condottiero francese, dalla sua rapida ascesa al potere fino alla sua caduta, passando per la tormentata storia d’amore con la moglie Giuseppina e per le battaglie politiche e militari. Fino all’esilio, prima all’isola d’Elba e poi a Sant’Elena, e agli ultimi anni della sua vita. Premesse entusiasmanti, per uno dei film più attesi dell’anno. Ma Napoleon ha tanti pregi, come altrettanti difetti.

Napoleon – Una sceneggiatura traballante

Al di là delle inesattezze storiche, le quali necessitano di un’analisi secondaria (peraltro, sempre molto presenti e ridondanti), il problema principale è riscontrabile nella caratterizzazione dei personaggi principali. A partire da Napoleone, la cui figura è esposta, sulla base degli eventi narrati, in maniera macchiettistica e poco approfondita. Per entrare dentro il rapporto tra il nativo di Ajaccio e la moglie Giuseppina infatti, ci perdiamo il Napoleone generale, il condottiero, lo stratega. E ancora il furfante, il politico, l’imperatore ossessionato dal potere. Queste sue caratteristiche vengono appena abbozzate, scelta che limita inevitabilmente la resa a schermo. La sua identità viene frammentata, raccontata attraverso le sue debolezze, probabilmente nel tentativo di farne emergere il lato umano. Ma l’influenza di Giuseppina, per quanto sia stata importante nella vita del generale francese, a volte appare eccessiva. In alcune occasioni, diviene l’unica ragion d’essere del personaggio, che sembra sopravvivere trascinato dalla compagna.

Interpretazioni di alto livello

Tuttavia l’interpretazione di Joaquin Phoenix riesce a rendere il personaggio maggiormente interessante. Nonostante la sceneggiatura lo imprigioni in una narrazione priva di tensione o colpi di scena, l’attore esprime rabbia, dolore, apprensione, ed i sentimenti primordiali del generale con la sua caratteristica espressività. Phoenix appare coinvolto, in quanto riesce a raccontare il Napoleone goffo nelle relazioni diplomatiche ed impacciato in quelle interpersonali. Oltre che ansioso e vulnerabile. La figura del generale irrequieto e distante dallo stereotipo del classico condottiero storico rigido, lo rende originale, innovativo. In altre parole moderno, attuale, e imperfetto, immerso nelle sue insicurezze. Se da un lato abbiamo dunque una sceneggiatura che ne racconta le gesta (poche, e molte storicamente sbagliate) con sufficienza, dall’altro abbiamo una buona interpretazione, che ne salva, almeno parzialmente, la caratterizzazione. Discorso simile per Giuseppina Beauharnais, interpretata da Vanessa Kirby. Anch’essa viene limitata molto dal rapporto, tormentato, con il marito. La sua intera identità viene espressa solamente attraverso questo rapporto. L’attrice tenta comunque di raccontare, con uno sguardo triste e malinconico, i tratti più reconditi della sua umanità, ma il suo personaggio non viene mai approfondito, se non tramite il rapporto con Bonaparte.

Cambiare la storia (allerta Spoiler)

Filo conduttore della sceneggiatura traballante. Anche se non è indice della qualità del film, in quanto devono essere distinti il Biopic dal Kolossal cinematografico destinato al grande pubblico, è comunque importante segnalare alcune inesattezze storiche presenti in Napoleon. Senza elencarle tutte, analizziamone alcune che cambiano la natura reale del personaggio storico. Innanzitutto, Napoleone viene presentato come un generale e soldato eroico, pronto a subentrare in battaglia nei momenti di difficoltà dei suoi uomini. In realtà, il condottiero francese restava spesso nelle retrovie, lontano dai pericoli dello scontro. Questo tratto cambia notevolmente la caratterizzazione del Bonaparte reale, diverso quindi dal film alla realtà. Una delle sequenze più discusse riguarda poi il bombardamento delle Piramidi durante la battaglia in Egitto. I francesi hanno combattuto in quel territorio, senza però mai danneggiarle. E ancora, durante l’esecuzione pubblica di Maria Antonietta del 1793, momento cruciale della rivoluzione francese, Napoleone non era presente nel luogo, come invece mostrato nel film. Egli si trovava, in quel momento, nelle guarnigioni della Francia del sud. Ovviamente, Napoleon non si è mai proposto come un Biopic totalmente fedele alla realtà. Ma alcune soluzioni di sceneggiatura modificano anche, come nei casi segnalati, la caratterizzazione del personaggio.

Napoleon – Costumi e regia eccellenti

Tra i lati positivi però è impossibile non citare i costumi e la regia. Ridley Scott torna dietro la cinepresa e dimostra nuovamente il suo magistrale talento. L’esperienza del regista emerge specialmente nelle sequenze all’aperto ed in zone di guerra. Le riprese laterali sull’avanzata della cavalleria permettono di osservare nel dettaglio i loro movimenti e gli scontri a fuoco, così come i volti, alcuni terrorizzati e altri entusiasti, dei soldati. Anche negli spazi chiusi, nel quotidiano di Napoleone e Giuseppina, la regia spicca per la naturalezza e la scelta di approfondire i dettagli della vita di tutti i giorni, dagli oggetti dei protagonisti, fino ai pasti. La stessa attenzione è stata riservata anche ai costumi, in particolare delle comparse, i quali variano, ovviamente, a seconda dell’evento narrato e del luogo in cui si trovano. Tra feste private, scontri armati, dibattiti politici: ogni abito permette allo spettatore di rivivere, da vicino, la Francia del 1800, quella successiva alla Rivoluzione.

In conclusione, Napoleon di Ridley Scott è a tutti gli effetti un Kolossal moderno. Un film, non un Biopic, non esente da grandi difetti. Tra scelte di sceneggiatura rivedibili e inesattezze storiche, emergono una regia e dei costumi eccellenti, oltre che una recitazione di alto livello. Un capolavoro destinato a segnare la storia del cinema storico o solamente un buon esercizio di stile? Il responso lo darà solo il tempo.

Crediti immagine: Profilo Instagram Film Napoleon

 

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