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Cinema, LA FABBRICA DEI SOGNI: Ritratto della giovane in fiamme

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Giovane in Fiamme

Di Chiara Sani

Quest’anno, il film candidato ai GOLDEN GLOBES come miglior film straniero è ‘Ritratto della giovane in fiamme’, il film che ha vinto la PALMA D’ORO e l’OSCAR EUROPEO per la miglior sceneggiatura, diretto da Cèline Sciamma giunta alla sua quarta regia.

Il film è ambientato nella Francia del diciottesimo secolo, ma la regista assicura che la storia è più moderna e attuale che mai:

Sin dall’inizio, aver scelto di fare un film ambientato nel passato mi ha dato coraggio e la spinta di fare un film che fosse più contemporaneo e radicale. Quando si pensa a un film in costume, si ha un’idea di un’atmosfera pesante o polverosa. HO VOLUTO CREARE QUALCOSA DI NUOVO”. La regista poi aggiunge:

Il senso del film si racchiude in questa domanda: QUANTO LE STRUTTURE SOCIALI IMPEDISCONO AGLI INDIVIDUI DI FARSI RITRARRE (cioè guardare) PER CIO’ CHE VERAMENTE SONO?

Valeria Golino fa parte del cast e sottolinea l’unicità di questo progetto cinematografico: “ROMPIAMO LE CONVENZIONI DEI FILM IN COSTUME”.

Giovane in fiamme

La storia parla di MARIANNE, una pittrice di talento, che viene ingaggiata per fare il ritratto di HELOISE, una giovane donna che ha da poco lasciato il convento per sposare l’uomo a lei destinato. Heloise tenta di resistere al suo destino, rifiutando di posare. Su indicazioni della madre, Marianne dovrà dipingerla di nascosto, fingendo di essere la sua dama di compagnia. Le due donne iniziano a frequentarsi e tra loro scatta un amore travolgente e inaspettato.

Il film ha già fatto incetta di premi, come il PRIX DU SCENARIO al festival di Cannes, l’EUROPEAN FILM AWARD per la miglior sceneggiatura, il NEW YORK FILM CRITICS CIRCLE AWARD alla miglior fotografia, l’EUROPEAN UNIVERSITY FILM AWARD ed ha ottenuto una candidatura ai prestigiosi SPIRITS AWARDS.

Il film è stato apprezzato soprattutto per lo stile narrativo e di regia. Infatti, sono più le immagini che le parole ad esprimere le emozioni e i sentimenti, grazie ad una accuratissima ricerca  non solo dell’inquadratura, ma anche dei costumi, degli spazi e delle locations… il tutto per mettere in evidenza il dramma esistenziale dei personaggi principali, coinvolti nella difficile scelta di affermare soprattutto a sé stessi chi sono e cosa vogliono essere veramente.