Produzione industriale: aprile mese più nero secondo l’Istat

Ieri sono stati pubblicati i dati sulla produzione industriale di aprile 2020 raccolti dall’Istituto di statistica, Istat. Secondo le stime aprile sarebbe stato il mese più buio dall’inizio della crisi, con numeri peggiori di quelli di marzo. Così è stato.

Il dato complessivo indica un ulteriore crollo della produzione industriale del 19,1% rispetto a marzo (che aveva già perso il 28,4% rispetto a febbraio). Facendo un confronto tra aprile 2019 e aprile 2020 il crollo arriva, invece, al 42,5%.

Come per il mese precedente, alcune eccezioni sono state rappresentate dall’industria alimentare, quella chimica e farmaceutica, ma nel complesso nessun settore registra performance positive. Nella gara a chi va meno peggio, il settore dell’automotive è sicuramente all’ultimo posto.

Il lockdown ha avuto effetti ancora peggiori per le industrie che faticavano già prima dell’esplosione della pandemia, come quelle dell’auto. La produzione dei mezzi di trasporto registra una perdita del 74% rispetto all’anno scorso. La produzione di auto, invece, segna il dato più allarmante. Ad aprile in Italia non è stata prodotta nessuna auto, con l’industria che perde quasi il 100% (il 98,4%) rispetto allo stesso mese del 2019.

Il settore tessile e dell’abbigliamento non va meglio con una riduzione quasi totale della produzione (-80,5%) rispetto ad aprile 2019. Basti pensare allo shopping, non solo la domanda è crollata, ma i negozi sono stati costretti a chiudere. Per questo molte aziende hanno deciso di puntare più sulla vendita online, disponendo la chiusura di alcuni punti vendita come ha fatto Zara.

Con aprile i dati più neri dovrebbero essere alle spalle. Maggio è – infatti – il mese in cui è iniziata la fase due che ha visto una parziale ripartenza di tutti i settori, seppur con limitazioni. Non sono ancora attesi risultati positivi, ma la forbice della perdita dovrebbe cominciare a restringersi. Appuntamento al 10 luglio per i prossimi dati.

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Crediti foto: LaPresse