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Premio Sakharov del Parlamento Europeo all’opposizione bielorussa

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“Continueremo a combattere, a protestare pacificamente, a scendere in piazza” così ha commentato la campionessa di basket Elena Leuchanka, dissidente e cestista della Wnba, dopo che il parlamento europeo ha conferito all’opposizione bielorussa il premio Sakharov, per la lotta che sta portando avanti da quando il presidente Lukashenko è stato rieletto in Bielorussia con forti sospetti di brogli.

Le parole della dissidente hanno poi difeso la libertà minacciata dal presidente. Lei era infatti stata imprigionata per 15 giorni, come altre 30.000 persone, per aver partecipato alle manifestazioni di protesta alla rielezione di Lukashenko. Ha poi sottolineato come alla repressione armata operata dalle forze dell’ordine, i manifestanti abbiano risposto con “la fede, le parole e il sostegno”.

L’opposizione bielorussa era stata candidata al premio Sakharov 2020 per la libertà di pensiero, rappresentato dal Consiglio di Coordinazione, e ha prevalso sui rivali. Per il presidente del parlamento europeo David Sassoli: “”L’Unione europea si pone al fianco di chi viene privato dei diritti fondamentali”. Il presidente ha poi aggiunto: “non vogliamo interferire nelle vicende della Bielorussia ma accompagnare in questo cammino di libertà e democrazia il popolo”.

Anche il ministro italiano degli Esteri Luigi di Maio ha commentato il conferimento del premio, sottolineando che: “i nostri obiettivi prioritari rimangono la liberazione di tutti i detenuti politici, il rientro a casa in condizioni di sicurezza degli attivisti esiliati all’estero, l’avvio di un processo politico serio, significativo e inclusivo come unica via verso elezioni libere ed eque e verso una soluzione sostenibile della crisi”, ricordando che “l’Italia ha reagito con indignazione e condanna a circostanze che considero inaccettabili nell’Europa del 21esimo secolo”.

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Foto: LaPresse