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Italia di nuovo sotto attacco da parte degli hacker russi: colpiti i siti istituzionali strategici del Paese

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L’Italia di nuovo sotto attacco da parte degli hacker russi. I siti istituzionali italiani strategici sono finiti ancora una volta nel mirino del collettivo filorusso NoName 057(16), che ha rivendicato sui propri canali social di aver violato i siti del ministero dei Trasporti, dell’Autorità regolatrice dei trasporti e dell’Atac, l’azienda per la mobilità del comune di Roma, che risultano al momento irraggiungibili.

Il gruppo ha condiviso anche un messaggio di rivendicazione, citando “20 soldati ucraini addestrati per usare Samp-T in Italia”, il sistema missilistico sviluppato dal consorzio europeo Eurosam, formato da Mbda Italia e Francia e Thales. Viene citata anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha detto che le condizioni per l’avvio di un processo negoziale in Ucraina non sono ancora mature. Ma i nostri missili Ddoss per il sistema internet russofobo italiano lo sono. Frattasi stiamo arrivando”. Il riferimento è al nuovo capo dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, che lo scorso mese ha preso il posto di Roberto Baldoni.

Gli hacker russi hanno cominciato a sferrare i loro primi attacchi all’Italia all’indomani della visita di Giorgia Meloni a Kiev. Il giorno successivo alla visita, gli hacker hanno attaccato e messo offline una serie di siti, tra cui quello dei Carabinieri, del ministero degli Esteri e della Difesa. Nelle settimane successive sono stati colpiti diverse volte i siti del Csm.

“Preoccupa che in queste ultime settimane si stia osservando una crescita di alcune ‘botnet’ di recente genesi e che potrebbero essere utilizzate anche da gruppi pro-Russia negli attacchi. La concomitanza di questi eventi non deve essere sottovalutata”. Lo ha detto all’ANSA Pierluigi Paganini, esperto di cybersicurezza, in merito alla nuova ondata di attacchi di hacker russi ai siti italiani. “Le botnet – ha aggiunto – sono gruppi di macchine compromesse e sotto il controllo di un attore che può utilizzarle per condurre diverse attività malevole, compresi gli attacchi DDoS. Nelle ultime settimane alcune botnet sono cresciute in modo preoccupante”.

NoName 057(16) è tra i gruppi russi più attivi nella cyberguerra che affianca il conflitto in Ucraina. Il gruppo è stato creato un anno fa, a marzo 2022, poco dopo l’ingresso dei carri armati russi nel territorio di Kiev. Si è reso subito protagonista di una serie di attacchi contro enti governativi e infrastrutture critiche in Ucraina e nei Paesi che la supportano. In particolare Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia. Ma il gruppo quotidianamente rivendica attacchi a tutti i Paesi in qualche modo sospettati di supportare Kiev. Negli ultimi giorni ha anche sferrato diversi attacchi al Giappone e alla Spagna, anche loro accusati di non supportare la causa russa.

 

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Crediti Foto: Shutterstock

 

 

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