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Hiroshima, 75 anni fa l’orrore della bomba atomica

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Hiroshima

6 agosto 1945, alle ore 08:15 in punto, il bombardiere statunitense B29 “Enola Gay” sgancia la bomba atomica sul centro della città di Hiroshima

Cerimonia

Alle ore 08:15 in punto, il momento esatto del lancio della bomba atomica su Hiroshima da parte del bombardiere americano B29, sono stati il rintocco di una campana e un minuto di silenzio a ricordare, a 75 anni di distanza, la tragedia giapponese all’interno del “Memoriale della Pace”. Un evento in grado di cambiare, per sempre, il concetto di conflitto armato. La cerimonia, per motivi legati alle restrizioni dovute alla pandemia da Coronavirus, si è tenuta in versione più contenuta: il numero degli ospiti è stato ridotto di un decimo, con rappresentanti di oltre 80 Paesi che hanno assistito alla manifestazione insieme al premier nipponico Shinzo Abe. E’ stato il sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, a rivolgere l’appello, ai capi di Stato e di governo di tutto il mondo, d’impegnarsi con maggiore forza nella denuclearizzazione del globo.

Enola Gay

Era il 6 agosto 1945 quando il bombardiere americano, “Enola Gay” sganciò sulla città di HiroshimaLittle Boy“, il nome attribuito all’ordigno, causando la morte immediata di almeno 140 persone. Tre giorni dopo, il 9 agosto, era stata la volta di “Fat Man“: la bomba al plutonio lanciata su Nagasaki. Il tragico evento portò alla morte di 70 mila persone e alla resa del Paese del “Sol Levante”, mettendo fine alla seconda guerra mondiale.

Little Boy e Fat Man 

La bomba nucleare “Little Boy” fu costruita con l’uranio-235. Intorno alle 07:00 di mattina, gli “operatori radar” giapponesi notarono l’ingresso, nello spazio aereo, di velivoli americani nella zona meridionale del Paese. Inviarono via radio un messaggio di allerta alle basi militari, annullato poi dall’operatore di Hiroshima (il Giappone aveva deciso di non intercettare le piccole formazioni aeree). L’ordigno esplose alle 08:15 di mattina a circa 600 metri di altezza. La detonazione provocò un’esplosione equivalente a 16 kilotoni di Tnt e si calcola che distrusse il 70% della città. Si stima che la temperatura, nell’epicentro dell’esplosione, abbia raggiunto i 7.000 ºC, causando ustioni fatali nel raggio di circa tre chilometri. La tempesta di fuoco consumò rapidamente tutto l’ossigeno disponibile e molti morirono per soffocamento.

La bomba “Fat Man”, fatta cadere su Nagasaki, fu realizzata, invece, principalmente con plutonio-239 e venne sganciata, sulla zona industriale della città, alle 11:02 con una detonazione equivalente a 21 chilotoni di Tnt. Più del 40% della cittadina venne distrutta.

Vittime

La bomba di Hiroshima uccise subito circa 70 mila persone, ma alla fine del 1945 il bilancio era già salito a circa 140mila vittime. Negli anni successivi, per gli effetti delle radiazioni, i numeri incrementarono a più del doppio. Si stima che entrambi i bombardamenti siano responsabili della morte di quasi 400 mila persone: migliaia subito o comunque nei primi mesi a seguito della tragedia, innumerevoli negli anni successivi (per carcinoma tiroideo o leucemia).

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Crediti Foto: Shutterstock.com

 

 

 

 

 

 

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