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Orrenda strage in famiglia a Varese, padre uccide moglie e una figlia a martellate, grave il secondo figlio. Poi cerca di darsi fuoco

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Il figlio più grande è ora ricoverato a Varese e lotta tra la vita e la morte

Ha agito nel sonno, colpendo i suoi due figli e la moglie.

L’orrendo duplice delitto maturato in famiglia è avvenuto a Samarate, in provincia di Varese.

A commettere il gesto folle è stato Alessandro Maja, che ha tentato il suicidio dandosi fuoco dopo aver aggredito a martellate i familiari mentre dormivano.

A cadere sotto le martellate mortali dell’uomo sono state Stefania Pivetta, 56 anni, la moglie, e Giulia, appena 16 anni, morta anche lei per le ferite riportate. Si è salvato miracolosamente il secondo figlio, Nicolò, 23 anni, che è stato soccorso in elicottero e trasportato a Varese, ma sta ancora lottando per la vita.

Il padre Alessandro Maja, autore dell’orrenda carneficina, è un architetto, mentre la moglie Stefania era una casalinga. Avevano acquistato la villetta nel 1999, dopo essersi trasferiti da Milano. Il sindaco della cittadina ha affermato che “non risulta alcun episodio di violenza pregressa”.

Saranno i Carabinieri, ora, a stabilire le dinamiche del delitto e soprattutto quello che c’è dietro la strage. Dai primi rilievi pare che i due ragazzi siano stati aggrediti in camera da letto, mentre la madre si trovava sul divano. A dare l’allarme sono stati i vicini di casa, che hanno sentito le urla.

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Foto: archivio LaPresse