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Cronaca Nera

Ancona, salta la gita per colpa della vodka, genitori alterati bloccano il bus, interviene la polizia

Momenti di nervosismo a piazzale Michelangelo, salta la gita, ma i genitori non ci stanno e protestano

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Crediti Foto: Shutterstock

Nessun insegnante si è fatto vivo due giorni fa alla partenza per accompagnare quella classe seconda del liceo Rinaldini (indirizzo Scienze Umane) di Ancona, in gita a Roma. Il motivo sembra derivare da una sfilza di sospensioni ai ragazzi avvenuta qualche giorno prima, per aver introdotto una bottiglia di vodka a scuola.

Ma i genitori non ci stanno, quella gita era già stata interamente saldata e nessuna comunicazione formale di annullamento della stessa era pervenuta alle famiglie. E così ieri mattina, da piazzale Michelangelo, gli studenti di quella classe hanno assistito alla partenza del bus che trasportava gli alunni delle altre seconde, ma non il loro, il loro è rimasta li.

La decisione della sospensione della gita risalirebbe al pomeriggio di lunedì scorso, durante il consiglio di classe. Stando a quanto emerso, ad impedire la partenza dei ragazzi, ci sarebbe stato un problema di reperimento di insegnanti accompagnatori, causata da motivi disciplinari.

I nostri ragazzi non hanno colpe!” E’ il grido dei genitori che hanno tentato di fermare il bus. Per sedare i disordini, è dovuta intervenire la polizia. I genitori lamentano il pagamento di 130 euro anticipato più un saldo di 15 euro, da pagare entro il 2 aprile, ovvero 2 giorni prima della partenza per il Lazio. Dunque “c’è stata una totale mancanza di rispetto nei confronti nostri e dei nostri figli, proprio ieri (lunedì, ndr) un’insegnante era passata in classe per l’organizzazione del pranzo al sacco e la divisione delle camere dell’hotel. Perché qualche ora dopo è cambiato tutto? Nei confronti dei ragazzi non c’è alcun provvedimento disciplinare in atto e non era stata alcuna comunicazione che la gita sarebbe stata subordinata a qualche fattore. Non era mai stato detto che poteva essere a rischio” affermano le famiglie, e ancora “è passato un messaggio diseducativo per il modo in cui è stata gestita la faccenda. Così non si insegna certo qualcosa di positivo proprio in un liceo che dovrebbe fare dell’educazione il suo punto cardine“.

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Crediti Foto: Shutterstock

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